Si potrebbe dire non tutto il male viene per nuocere, oppure, perdonate l’ironia, non tutte le emissioni vengono per cuocere. Con le emissioni antropiche di anidride carbonica avremmo contribuito in modo decisivo al riscaldamento del Pianeta e con quelle di aerosol sempre di origine antropica al suo raffreddamento.
Questa la spiegazione secondo uno studio pubblicato di recente sui PNAS per la stasi che le temperature medie superficiali hanno fatto registrare nel corso dell’ultimo decennio o più. In presenza quindi di un forcing antropico combinato nullo, le dinamiche naturali sarebbero tornate a prevalere. Tra queste, sempre secondo lo studio, la prolungata fase di quiescenza del Sole e l’andamento assunto dal Southern Oscillation Index, ovvero dall’indice che racchiude le dinamiche della pressione atmosferica nell’area del Pacifico tropicale.
L’articolo è questo: Reconciling anthropogenic climate change with observed temperature 1998–2008 – PNAS, Kaufmann et al. 2011.
In prima battuta sono due gli elementi significativi di questa ricerca. L’ammissione dell’attuale arresto del riscaldamento globale a prescindere dalle cause, e la conferma del forcing esercitato dall’attività solare sulle dinamiche del clima anche nel breve periodo. Il tutto in un articolo sottoposto a peer-review che reca oltretutto come prima firma un sincero sostenitore dell’ipotesi AGW, ovvero della posizione del mainstream scientifico. Con riferimento al trend delle temperature infatti, si continua a leggere da più parti che “il Pianeta continua a scaldarsi”. Evidentemente, ma sarebbe stato sufficiente, guardare i grafici che riportano le serie di temperatura per rendersene conto, così non è. Per quel che riguarda il Sole, essendo innegabile anche con la vocazione antropocentrica più estremista che questo Pianeta e le sue dinamiche di lungo periodo non esisterebbero nella forma in cui le conosciamo se non ci fosse la nostra stella, la posizione di chi sostiene l’ipotesi AGW è stata sin qui quella che vede l’attività solare non in grado di esercitare un forcing anche nel breve periodo. Anche questo, evidentemente, così non è.
Ma cerchiamo di entrare un po’ di più nello specifico di questa ricerca. L’intento, e lo si capisce benissimo dal titolo, è quello di riconciliare – letteralmente- l’ipotesi AGW con le osservazioni della temperatura. Si tratta cioè di individuare le ragioni per cui il Pianeta non si è scaldato quanto avrebbe dovuto in presenza di un forcing antropico continuo e in aumento quale si suppone sia l’emissione di grandi quantità di anidride carbonica in atmosfera.
Una differenza tra ipotesi e realtà dei fatti divenuta via via più evidente e un quesito non nuovo, divenuto via via più pressante. La risposta, come anticipato in apertura, sarebbe nelle emissioni di Aerosol, ovvero di particelle in larga misura originate ancora una volta dalle attività umane attraverso l’impiego di combustibili fossili, le cui proprietà in termini di forcing sulle temperature sono per lo più raffreddanti. L’aumento della quantità di aerosol in atmosfera infatti fa diminuire la trasparenza dell’aria facendone diminuire lo spessore ottico, autorizzando di fatto l’ingresso di una minore quantità di radiazione solare e quindi riducendo i W/m2 che incidono sulla superficie nel computo del bilancio radiativo. Non solo, l’aumento di particolato in atmosfera ha un ruolo importante anche nella formazione della nuvolosità, perché fornisce maggiori quantità di nuclei di condensazione. Anche le nubi, con particolare riferimento a quelle più basse, hanno un potere raffreddante, di qui l’ulteriore “aiutino” che questo particolato avrebbe fornito nel mitigare l’azione riscaldante delle emissioni di CO2.
Il discorso sugli aerosol è naturalmente molto più complesso di così. La maggior parte del particolato sospeso in atmosfera ha infatti origini naturali. Viene dal mare, dai deserti, dai composti organici e, soprattutto, dalle eruzioni vulcaniche. A tutto questo, come detto, si aggiunge il particolato di origini antropiche.
L’ipotesi di questo contributo perturbante ma di segno opposto a quello indicato come causa del riscaldamento è stata avanzata in effetti già in passato per spiegare il deciso trend di diminuzione che le temperature medie superficiali hanno assunto nel secondo dopoguerra. Un periodo culminato verso la metà degli anni ’70 (con un ingiustificato ma assai indicativo atteggiamento della comunità scientifica a prendere abbagli clamorosi), nel timore che si fosse alle soglie di una nuova era glaciale. Evidentemente ancora una volta, così non è stato.
Nessuna era glaciale in arrivo ora naturalmente, quanto piuttosto un resumé nell’oriente del mondo, Asia e soprattutto Cina, di quanto accaduto nell’occidente con il boom industriale della seconda metà del secolo scorso. Sarebbe infatti la grande quantità di aerosol che i giganti asiatici stanno producendo ad aver opacizzato l’atmosfera quel tanto che basta per aiutare la Natura a riprendere il sopravvento – in modo del tutto temporaneo naturalmente- sul riscaldamento globale antropogenico.
Dunque, che la Cina continui ad aprire una centrale elettrica alimentata a carbone a settimana è un fatto; che questo abbia dal punto di vista ambientale e climatico un effetto locale molto importante pure. Nel lavoro di Kaufmann et al. però, sia nel testo che nella bibliografia, si parla esclusivamente di emissioni, in particolare di particelle short-lived, cioè con tempi di permanenza brevi in atmosfera, non di quantità netta di aerosol presente sempre in atmosfera. E, sempre le emissioni, sono impiegate per calcolare il forcing raffreddante e giungere all’annullamento di quello riscaldante da CO2, riportando però il tutto a scala globale.
Così, vale forse la pena cercare di capire, per un forcing calcolato su scala globale che agisce sulla temperatura, un fattore stimato sempre a scala globale, quale sia la situazione e eventualmente la tendenza su tutto il Pianeta.
Ci aiuta questo lavoro: Satellite remote sensing reveals regional tropospheric aerosol trends – Mishchenko & Geogdzhayev 2007, Optical Society of America.
Si analizzano i trend regionali e globali dell’AOT (Atmospheric Optical Thickness) al netto del contributo dell’attività vulcanica. Questo l’abstract:
The Global Aerosol Climatology Project data product based on analyses of channel 1 and 2 AVHRR radiances shows significant regional changes in the retrieved optical thickness of tropospheric aerosols which had occurred between the volcano-free periods 1988–91 and 2002–05. These trends appear to be generally plausible, are consistent with extensive sets of long-term ground-based observations throughout the world, and may increase the trustworthiness of the recently identified downward trend in the global tropospheric aerosol load.
Downward sta per diminuzione. Sicché dagli studi sull’AOT si scopre che la quantità di aerosol in atmosfera è stata in realtà in diminuzione per gran parte del periodo in cui secondo il lavoro di Kaufmann et al. l’aumento delle emissioni di Aerosol avrebbe contrastato il global warming raffreddando il Pianeta.
Le due cose non conciliano. O forse sì, ma non nel senso che forse Kaufmann voleva dare al suo lavoro. Una diminuzione, se debole può essere una stasi, ma non può essere un aumento. Di contro, questo è noto, la CO2 è senz’altro aumentata. Ammesso che questi forcing – e sappiamo che così non è ancora- siano correttamente soppesati, la loro azione combinata nel periodo 1998-2008 non può essere zero. Deve necessariamente essere positiva in favore della CO2. Quindi o le dinamiche naturali sono più incisive di quanto stimato dal mainstream scientifico, oppure il sistema è meno sensibile al forcing antropico di quanto sempre il mainstream scientifico sostiene. Io propendo per una combinazione dei due fattori che, di fatto, allontanerebbe non poco lo spauracchio del riscaldamento globale ad oltranza. Chi legge, si faccia la propia idea.
NB: a questo link una interessante pagina della NASA dove è possibile visualizzare le dinamiche di oscillazione degli aerosol a scala regionale e globale.
Addendum: ai lettori più attenti non sarà sfuggito che lo studio di Kaufmann et al. analizza il decennio 1998-2008, sottolineando due cose in particolare per il periodo successivo, 1) le temperature sarebbero tornate ad aumentare e 2) il trend in diminuzione degli aerosol si sarebbe invertito. Nell’articolo in cui questo trend viene esaminato, ci si ferma al 2005. I periodi in effetti non coincidono. Però, ponendo il caso che le emissioni di aerosol ne abbiano invertito il trend negli ultimi anni, perché sarebbero tornate ad aumentare le temperature, per di più con una fase solare sprofondata ancora di più? Infatti non sono aumentate, perché per quanto questa sia la decade più calda da quando si fanno misurazioni oggettive, il 2010 NON è stato più caldo del 1998 e del 2005, rispettivamente primo e secondo in questa nobile quanto inutile classifica. Ma c’è di più. Come abbiamo riportato più su, una delle componenti naturali che avrebbero maggiormente contribuito alla recente stasi delle temperature è l’indice SOI. Nel periodo 1998-2008 l’indice è stato quasi sempre in territorio negativo, cosa che indica una prevalenza di condizioni di El Niño, un evento climatico che tende a far salire e non scendere le temperature medie superficiali, prova ne sia che i famosi anni più caldi appena citati, sono arrivati tutti con SOI negativo, almeno per una parte dell’anno.
Addendum # 2
Per completezza di informazione, vi suggerisco anche la lettura del post di Judith Curry sull’argomento, nel quale sono contenuti molti interessanti link a dati osservati e relativi trend globali e regionali sugli Aerosol di origine antropica. A fine post una netta posizione di critica sulle considerazioni degli autori e su quello che la Curry definisce un articolo con intento molto più politico che scientifico. Eccolo qua.
An Explanation(?) for lack of warming since 1998 – Climate Etc, Judith Curry.
Questa mattina ho deciso di prendermi qualche ora di relax per cui sono andato a spulciare il post della Curry al link indicato nell’articolo e qualcuno degli oltre quattrocento commenti al post medesimo. J. Curry è fortemente critica nei riguardi dell’articolo di Kaufmann et al. (dice, chiaramente, che non la convince totalmente anche perché l’esperienza degli autori dell’articolo nel campo degli aerosol è molto modesta). Kaufmann ed al., in realtà, sostengono che la teoria AGW è perfettamente valida e la mancata corrispondenza tra i valori di temperatura previsti e quelli misurati dipendono dall’aumentato livello di solfati in atmosfera conseguentemente all’incremento delle emissioni inquinanti da parte di Cina, India ed altri paesi in via di sviluppo. In altre parole il forcing radiativo della CO2 (riscaldante) è compensato dalla copertura (rinfrescante) dovuta a questi benedetti solfati. Gli autori sostengono che tali sostanze sono responsabili anche della pausa nell’aumento delle temperature verificatasi tra il 1940 ed il 1980. Riassumendo: a partire dal 1980 a causa della lotta all’inquinamento da parte delle nazioni industrializzate, è diminuita la concentrazione di solfati in atmosfera e le temperature hanno ripreso ad aumentare (il forcing antropico dovuto alla CO2 ha ripreso il sopravvento a causa della maggiore pulizia dell’aria). Dopo il 1998 i solfati emessi dalla Cina & C. hanno fatto diminuire le temperature globali. 0, come si dice nel post, hanno permesso alle normali forzanti naturali del clima (ENSO, POD e AMO) di prendere il sopravvento in quanto l’effetto riscaldande della CO2 è stato controbilanciato da quello opposto dei solfati.
Leggendo i commenti sono rimasto impressionato dal feroce dibattito che si è originato nel blog: altro che C.D., ASF e via cantando. Il dibattito, comunque, è basato quasi interamente su citazione di lavori scientifici, formule, diagrammi e via cantando.
La cosa mi ha fatto molto riflettere circa il livello del dibattito in corso in Italia. Da qualche giorno, infatti, impazza sul Web uno scontro molto acceso tra noti sostenitori dell’AGW e altrettanto noti scettici impenitenti. Uno dei pezzi forti della polemica riguarda proprio i solfati. Ciò che mi ha colpito è stata la lontananza tra quello di cui si discute oltre oceano e quello di cui si discute da noi. Stando alle nostre polemiche, infatti, sembrerebbe che gli scettici siano diventati i sostenitori ad oltranza dell’azione mitigatrice delle emissioni di solfati e, quindi, gli avvelenatori del mondo: essi sosterrebbero la necessità di aumentare le emissioni da combustibili fossili per mitigare l’effetto dell’incremento di CO2. Ad essi si opporrebbero i salvatori rappresentati dai sostenitori dell’AGW. Con le discussioni in corso in altre parti del mondo sull’articolo di Kaufmann ed altri le polemiche nostrane non c’azzeccano (scusate la citazione) un fico secco: da una parte si discute in “punta di scienza”, dall’altra in “punta di pettegolezzo”.
Ciao, Donato.
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Concordo.
gg
Questo CD non lo conosco, spero non sia l’ennesimo pseudonimo di CDV. Comunque mi piace, i suoi commenti sono “completi” nel senso che contengono sia la tesi, che l’antitesi. In pratica gli si può rispondere semplicemente usando le sue stesse parole. Fossero tutti così!!
@ C.D.
Baggianate?
Siccome sono ateo e darwinista e mi interessa il confronto le faccio un piccolo riassuntino delle baggianate
– prova glaciologica Vostok: balle la CO2 cresce dopo 1000 anni dall’aumento delle T e soprattutto cala dopo 1000 anni dal calo delle T
– stima delle forzanti radiative del 3° rapporto IPCC: Balle nel 4° rapporto Hansne per far quadrare i conti ( che ancora non tornano perchè sempre ne manca il 30%) ha raddoppiato i raffreddanti
– i modelli sono stati validati con il passato: balle su 3 fasi climatiche del 900 i modelli ne mancano due il riscaldamneto al 1910 al 1940 e il raffreddamento dal 1940 al 1975 imputato ai solfati ch eperò crescono solo dagli anni 60 e continuano a crescere fino al 1985 in pieno riscaldamento. Ancora nessuno sa spiegare le oscillazioni climatiche all’interno dell’Holocene e dell’Emiano
– più CO2, più caldo, più uragani: Balle
– Hockey stick : balle fatte tra l’altro su commissione (Briffa scrive a Mann: so che avete avuto pressioni per raccontare la favoletta di un perido caldo medioevale inesistente)
– la zootecnia è la prima(WWI) la seconda (FAO) o la terza (Pachauri) causa di riscladamento : Balle fanno le misure sul metano lordo e non sul netto che è quello che realmente rimane in atmosfera
balle su balle su balle per giustificare la riduzione delle emissioni,
pur sapendo che l’efficacia di questa itigazione da nessuno è stata dimostrata e anche se fosse vera sarebbe coq dell’ordine di qualche centesimo di grado (Hadley center)
Il tutto facendo spendere (solo agli occidentali) miliardi di euro e di dollari per delle aberrazioni come i pannelli fv fatti in Cina con il carbone sporco, il mais buttato nel liquame, le foreste abbattute per fare biocarburanti, la dieta vegana e varie baggianate del genere
“Il tutto facendo spendere (solo agli occidentali) miliardi di euro e di dollari”
mi dica, quanto costa l’invio di soldati nei paesi produttori per garantirci l’economia che abbiamo?
quanto costa in termini di ricaduta sanitaria l’utilizzo del combustibile fossile?
ah dimenticavo, c’è l’alternativa nucleare! Poco costosa sicura e senza problemi sanitari. Solo da noi che ancora non l’abbiamo!
La storia dell’abbattimento delle foreste non direi che è iniziata con l’avvento dei biocarburanti!Faccia pure notare a Botteri, che tanto si preoccupa per le sorti del 3 mondo, che il progresso occidentale pur di radere al suolo intere foreste non si è preoccupato né della sorte delle popolazioni indigene né di quella dell’ecosistema. E’ ovvio, sono un cavernicolo che vuole bloccare il progresso.
Le faccio notare che per quel che riguarda gli altri punti troverà un sacco di documentazione scritta da gente che non la pensa come lei: a chi credere? per voi è solo un problema ideologico per me no. Se siete convinti di essere così bravi da riuscire a confutare le principali tesi dell IPCC (e non solo pensate un pò anche all’ICTP di Trieste c’è chi crede nell’agw, maledetti si sono infiltrati ovunque!!) come mai non trovate spazio con i vostri dotti post ,referati da gg & co., nei canali scientifici ufficiali? E’ un complotto? Non vi sorge il dubbio che la scienza sia un pò più seria e su livelli ben più alti dei vs riassuntini per bambinetti di scuola elementare? meditate anche voi per cortesia prima di esporvi sul web.
Reply
…credere all’AGW…
Appunto.
gg
@ CD
Guerre per il controllo del petrolio o dell’uranio: nessuno le nega
morti per inquinamento: nessuno le nega
Ma sono altri problemi, che hanno altre soluzioni, diverse e molto più efficaci della presunta mitigazione climatica, che tra l’altro non risolve nè la prima nè la seconda perchè: sempre servirà uranio, o combustibile fossile per le centrali con impianti a sequestro, o combustibile fossile per fondere il silicio fino al grado elettronico, o per fondere l’alluminio della pale eoliche.
Per quanto riguarda l’inquinamento tutti i sistemi di bio-combustione sono più inquinanti delle centrali a gas così pure i pannelli fv fatti con il carbone sporco in Cina, leader indiscussa del settore.
Invece sulle varie stime del peso dell’uomo sui cambiamenti climatici le mie non sono opinioni ( a differenza di quelle del WWF citate spesso nei rapporti dell’IPCC) io cito solo e sempre peer review su riviste ISI. Ho raccolto ormai più di 200 articoli che criticano direttamente o indirettamente le conclusioni dell’IPCC.
Per non parlare della zootecnia..
Eppure su qualsiasi media siamo bombardati dal catastrofismo climatico:
– caldo record allarme mortalità ( ma dove?)
– siccità in Africa e guerre climatiche ( balle vergognose) la siccità è in atto da 6000 anni e le guerre in Darfur sono etniche
– malaria e febbre emorragica in USA e Europa a causa dell’agw : balle storiche abbiamo avuto la malaria in Svezia, in Siberia e in Italia, la febbre emorragica a Philadelphia in epoche molto più fredde di ora, e l amaria a Nairobi non è tornata per l’AGW (balle speculative) ma perchè non hanno fattoi trattamenti
– acidificazione degli oceani e sbiancoamento dei coralli:
archeoballe con il CO2 a 8000 ppm la barriera corallina era 4 volte più estesa di adesso e dove ci sono le riserve marine ( New Zealand) non c’è stato nessun sbiancamento della barriera perchè i pesci e i tritoni che qui non vengono pescati controllano i ricci e le stalle marine che mangiano la barriera vera causa dello sbiancamento!
– saremo sommersi da 6 mt di mare: a dir tanto saranno 20 cm
ecc ecc ecc
Lei è arrivato da poco quindi la invito alla discussione sull’effetto serra qui http://www.climatemonitor.it/?p=16240
perchè ancora devo capire su cosa basate le vostre certezze visto che il CO2 è saturato nei primi 200 mt e in alta troposfera il TOA di ir nella banda di assorbimento del CO2 ne arrivano pochissimi.
In base a cosa lei crede:
– all’AGW, pari al 96% delle frozanti riscaldanti come scritto nel 4° rapporto IPCC?
– che sia necessaria la mitigazione?
– che sia efficacia la mitigazione?
Se niente e nulla dal punto di vista scientififco lo dimostra e soprattutto mancano completamente i riscontri nel paleoclima e anche adesso (dovrebbe infatti spiegarci dove è finito il 30% di caldo previsto e che nessuno ha visto)
se dovessi riflettere su tutte le baggianate che leggo qui non avrei ore a sufficienza. Navigando alla cieca nel web si legge di tutto, dubito voi siate in grado di distinguere le cose valide dalle sciocchezze. Botteri, lei ha sbagliato mestiere, doveva fare il prete.
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Fa’ una bella cosa allora, risparmia il tuo tempo e dedicati ad altre letture, di quelle che ti dicono sempre quello che vuoi sentire. Enjoy.
gg
le ricordo, caro gg, che esiste anche la possibilità che siate VOI a togliere il paraocchi e a cominciare ad intuire che si può progredire anche senza danneggiare il mondo ed affamando miliardi di altri esseri umani. Non è ambientalismo ma buon senso.
“dedicati ad altre letture”: credo che a lei per primo farebbe bene seguire questo consiglio.
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Sai dov’è la differenza? Io penso che tu possa aver ragione e per questo leggo e scrivo. Tu pensi che gli altri abbiano comunque torto e per questo leggi e scrivi. Non mi pare la stessa cosa. Ad ogni modo quando si riuscirà a parlare evitando questo atteggiamento ipocritamente salvifico sara’ sempre troppo tardi.
gg
La vera differenza è che lei finge d’ascoltare e gode circondandosi di yes men, io no.
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Ecco, questo e’ l’insulto più becero che potessi fare ai lettori/collaboratori di questo blog. Complimenti, hai vinto.
gg
Guido lascia perdere, lui ha più livore, più odio, rabbia di quanto tu o chiunque altro possa sopportarne, la teoria della montagna di…che avevo linkato era per gente come lui, il nostro anonimo-a tratti non anonimo- preferito, quello che ci brucerebbe vivi se potesse, insieme a tutti quelli che non hanno la sua fede.
e allora sig.Botteri continuiamo a produrre schifezze e a non preoccuparci per i ns. figli e nipoti tanto le immodizie le consegnamo al 3 mondo? Non pensa di essere fortunato a godere di privilegi che non si è guadagnato ma ha ereditato per il solo fatto di essere nato nell’angolino giusto del pianeta? Voi sostenete di non fare politica e di pensare solo alla scienza ma il suo commento dimostra proprio il contrario.
Finora la storia europea ha invece dimostrato il contrario: il benessere e la tecnologia ci concedono un lusso prima sconosciuto, l’ambientalismo. Parliamo di cementificazione, ma invece l’Europa (Italia inclusa) non è mai stata così boscosa da almeno 3 secoli (quando le foreste venivano abbattute per farne case, navi, legna da ardere, pascoli o campi coltivati). Parliamo di inquinamento, eppure i nostri cieli, dopo il picco “sporco” del XX secolo, non sono mai stati così luminosi da prima della Rivoluzione Industriale (addio carbone&piombo in città). Parliamo di rifiuti, però ne ricicliamo una grande quantità, ed il nostro ambiente è protetto da leggi inimmaginabili 50 anni fa (quando la gente si bagnava nei fiumi perché non sapeva quali schifezze vi fossero dentro). Ecc. Ecc.
Solo Adamo ed Eva possono non hanno ereditato dai genitori! Una maggiore distribuzione dei “privileggi” sarebbe sicuramente cosa giusta ma da qui a colpevolizzare ce ne passa. Certo che mi sento fortunato, per quello cerco di migliorare questo sistema ma non dico che fa schifo ed è tutto da rinnegare, che tutto va male. Il fatto è che un certo ecologismo più che combattere la povertà colpevolizza il benessere, anziché estendere l’angolino fortunato si accontentarebbe di estendere la zona sfortunata. Il 3° mondo le immondizie se le produce da solo, vedi ad esempio la ABC sull’Asia. Tutti fanno politica se dicono come pensano, cosa diversa è invece propgandare le idee di un partito. Saluti.
Caro CD, non ho nulla da imparare in fatto di etica o morale dal movimento ambientalista che ha portato al bando del DDT. Si informi su quante persone del terzo mondo sono morte e continuano a morire per la malaria.
Viviamo in una parte più fortunata, perché ha percorso la via del progresso, che ci ha consentito di vivere un maggiore benessere, una vita molto più lunga, di avere maggiori diritti e democrazia (proprio dal mondo ambientalista vengono sempre più richieste di “sospensione della democrazia” per “salvare il pianeta”).
Io mi batto perché il progresso arrivi anche nei Paesi del terzo mondo, in modo che anche essi possano averne i vantaggi. Gli ambientalisti invece cosa fanno ? Si battono contro gli OGM, contro il progresso, e per la “decrescita felice”….ma il terzo mondo NON ha bisogno di decrescita, ha bisogno di progresso e di democrazia, e di cibo. E il cibo è un prodotto del progresso. Si informi su quanto cibo si possa produrre con la zappa, e senza l’uso delle moderne tecnologie, e quanto invece con quelle più moderne.
Io posso guardare al terzo mondo a testa alta e con amicizia, e NON sono così masochista da pensare che essere nato in una parte più fortunata sia una vergogna o una colpa da espiare, come non invidio chi è nato in parti ancora più fortunate.
Da me il terzo mondo avrà solo aiuto e comprensione, mentre dall’ambientalismo riceve ostacoli al suo sviluppo, proprio perché le teorie ambientaliste frenano il progresso e lo sviluppo, e se questo è un male per l’Occidente, lo è anche, e a maggior ragione, per chi non ha raggiunto ancora quei livelli di sviluppo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Eco-imperialism
non sta a me stabilire se Roy Innis e Paul Driessen abbiano ragione, ma credo che prima di fare la morale agli altri, dovreste riflettere se la via che state seguendo aiuti davvero, o condanni, il terzo mondo.
Mea sententia.
non ho nulla da imparare in fatto di etica o morale dal movimento ambientalista
Anzi! C’è moltissimo, da imparare. Come scrivi, praticamente nel 100% delle sue scelte il movimento ambientalista (che va distinto da quello conservazionista) ha optato per la strada moralmente più abietta SPECIALMENTE sul lungo termine.
Per esempio adesso si fa gran clamore dei “diritti intergenerazionali” e dell’obbligo (?) di prendere in considerazione le generazioni che non sono ancora nate. Tutti bei discorsi fatti però proprio da coloro che, ossessionati dalla limitazione delle nascita, vogliono impedire a tantissimi individui nelle generazioni future di venire al mondo…
Questo intervento vi qualifica in toto! A quando l’attacco a Darwin?
Messo in un angolo il pugile suonato mena le mani a destra e a manca usando parole di cui non conosce neanche il significato.
I C.D. pare siano destinati all’estinzione…E’ l’evoluzione, bellezza!!!!
Ognuno, caro CD, si qualifica per quel che è. La Sua è una risposta che la qualifica assai male, visto che alle mie argomentazioni non è in grado di rispondere. Ma non se la prenda, evidentemente ha bisogno di tempo per riflettere. Le consiglio di distendersi sul letto, o su una buona poltrona, con poca luce, chiudere gli occhi e riflettere, riflettere. Provi a domandarsi se sta sbagliando impostazione, se magari ci fosse qualcosa di vero in quel che Le dicono quei brutti ceffi di Guido Botteri e altri, che pensano addirittura che l’ambientalismo stia massacrando il terzo mondo, e gli voglia negare il progresso. In particolare (La aiuto, perché magari da solo non ci vuole arrivare, non per mancanza di intelligenza, ma per remore pregiudiziali) pensi se la decrescita aiuti davvero i Paesi sottosviluppati, e se impedirgli di avere e usare energia aiuti o non aiuti quei Paesi… ci pensi, con calma, ma ci pensi. E pensi pure se i milioni di morti per malaria abbiano aiutato il terzo mondo, o se forse Rachel Carson con la sua primavera silente non abbia fatto molti più morti di Hitler… ci pensi… e poi, quando Le venisse un dubbio, come spero, vada a computer e verifichi se quello che le dice il Botteri sia vero o no. Nessuno pretende di avere la verità in tasca, ma Lei è persona colta che può certamente informarsi, e formarsi una Sua idea. Ormai tanti si stanno rendendo conto che le cose non stanno andando come ce le raccontano certi siti che Lei frequenta, e allora guardi anche ad altre fonti, dove le idee stanno cambiando e dove sempre più stanno sorgendo dubbi e “distinguo” rispetto alle tesi ambientalistiche che vanno tuttora per la maggiore. Le auguro un proficuo e profondo esame critico di tutta la faccenda. Pensi che perfino Mark Lynas si è pentito di aver buttato una torta in faccia a Lomborg, perché quello era un sostenitore dell’ipotesi AGW troppo tiepido. Vada a leggersi cosa dice ora quel personaggio, studiato all’università, sulle bugie che dicono gli ambientalisti, facendo notare che lui… “I was one”. Buona riflessione.
Non più tardi del rapporto IPCC 2007, quindi appena 4 anni fa, si stabiliva chiaramente che il forcing dovuto all’anidride carbonica compensava e sopravanzava nettamente quello dovuto agli aerosol, improntando il pianeta ad un riscaldamento “inarrestabile”.
Ammettere invece che tale “inarrestabile” riscaldamento si basa su retroazioni positive di dubbia probabilità (praticamente uno scenario estremo, in cui tutto va verso il riscaldamento e nulla verso il raffreddamento) pare poi così brutto? E non sul forcing dell’anidride carbonica che, qualunque sia il suo contributo, è una funzione non a crescita infinita ma asintotica ad un valore massimo (quindi è improprio anche il logaritmo per definirla)
I conti non tornano in casa ipotesi AGW, e le arrampicate riescono male quando i vetri, a causa degli aerosol, sono sporchi 🙂
Ho visto l’animazione dell’evoluzione degli aerosol che hai linkato, e mi pare di tutta evidenza che il mondo occidentale giochi un ruolo assolutamente secondario e periferico. Ma si sa, le colpe vanno date all’homo occidentalis progreditus, per principio. Del resto come faresti a far pagare ad Apollo la carbon tax ? Chissà però se tra questi esseri umani occidentali e fruitori di un progresso che gli ha allungato di molto la vita e il benessere (nonostante e contro tutti i veleni e gli inquinamenti che volete) calunniati e bistrattati, a forza di mostrare i fatti e le contraddizioni, non risorga un po’ di autoconsiderazione e autostima…speriamo.