Con la sola imposizione delle mani, posso ungervi la giacca e la cravatta! Indimenticabile gag di Raul Cremona nei panni del Mago Oronzo. Chissà se lo hanno interpellato in occasione della gita sociale in Perù dei membri dei tre working group dell’IPCC conclusasi appena ieri.
Il tema è la geoingegneria o -come leggiamo testualmente dal sito ufficiale dell’evento- “la deliberata manipolazione su larga scala dell’ambiente planetario.” Non vi pare un po’ antropocentrico come obbiettivo per chi si preoccupa che l’effetto antropico possa aver innescato una modifica del clima?
Da rinnovabili.it. Sessanta eminenti studiosi si confronteranno su temi come:
- lancio di specchi riflettenti per ricacciare indietro la luce solare;
- adozione di colture agricole di colore più chiaro che emettano meno radiazione ad onda lunga;
- pittura bianca sui muri e sui tetti delle città;
- fertilizzazione oceanica a mezzo limatura di ferro;
Il tutto per evitare che questo pazzo mondo vada arrosto. Questo e molto altro siore e siori, nel meraviglioso circo del clima che cambia.
Hmmm… dipingere di bianco i tetti delle case? Quindi anche i pannelli FV?
Nooo! Piano con certe idee! Se ti legge qualche inventore con inventiva uno di questi giorni ci troveremo sul mercato dei pannelli fotovoltaici….. bianchi!
Ciao, Donato.
Il mare dovrebbe essere anche fertilizzato con la calce e l’acqua del medesimo andrebbe spruzzata nelle nuvole. Giusto per completezza, che non si dica che trattiamo le idee dell’IPCC con superficialità… 🙂
http://lavalledelsiele.com/2011/06/21/la-banda-del-nobel/
Be’, scherzi a parte, mi sembra avvilente e preoccupante che ambienti che vorrebbero essere seri partoriscano proposte ben oltre il limite del ridicolo. Un giorno qualcuno si farà un sacco di risate quando rileggerà documenti dell’IPCC e fans…
Se ne era occupato Jules Verne nel 1889 giungendo alle solite conclusioni…il rischio e’ molto alto, alcuni sarebbero vittime del cambiamento, etc etc. Sarebbe una cosa mostruosa dal punto di vista etico.
Beh, se quello su “rinnovabili.it” è il livello delle proposte, allora posso lanciare la mia: ho trovato come risolvere il problema energetico salvando la terra dall’andare arrosto. Basta infilare un tubo nell’apposito pertugio di cui ogni animale è provvisto e collegarlo ad un serbatoio da apporre sul dorso dell’animale, cammello o vacca che sia, (in questa fase preliminare dispenserei l’uomo, più in là si vedrà..). Il metano verrebbe poi impiegato per l’autotrazione. Geniale, no? Si certo, c’è qualcosa che non quadra, tipo il fatto che il metano non si crea nell’intestino…ma sono quisquilie…… Da che parte per il Nobel?…