A questo link sul sito della Nasa si legge del ruolo della siccità e dell’urbanizzazione nell’innesco di un tornado particolarmente rovinoso, che si abbatté su Atlanta nel marzo 2008. Il titolo è suggestivo: Drought, Urbanization Were Ingredients for Atlanta’s Perfect Storm. Quale la deduzione più immediata? Che una politica del clima per le aree urbane e una politica dell’acqua (oggi per inciso si apre in Turchia una conferenza mondiale sulle risorse idriche che non mi pare molto seguita dai nostri media) sarebbe oltremodo utile, non solo per i tornado ma per quegli altri 10.000 accidenti che derivano dalla mancata intrapresa di una tale politica. Non posso fare a meno di rilevare che rispetto a tali problemi il global warming appare sempre più una sovrastruttura retorica a cui inoltre l’articolista NASA attinge a piene mani, che impedisce un’analisi razionale del problemi (fette di salame sugli occhi….) e che i danni derivanti da questa ridotta capacità di analisi sono sempre più rilevanti.
Come fa l’articolista Nasa a scrivere che grazie all’IPCC che abbiamo preso coscienza di problemi di siccità e urbanizzazione (“Such questions are becoming more relevant as the Intergovernmental Panel on Climate Change, NASA, and other institutions investigate the relationships between extreme water cycle events (such as drought), land cover change, weather, and climate change.”), quando anche i muri sanno che la sola monotona solfa di IPCC, UE e ora anche del governo USA è quella di intervenire sulle emissioni di CO2?
Concludo rilevando che La più grande siccità negli USA fu la dust bowl degli anni 30 del 900 e che Roosvelt mirò la sua politica (che fu vincente) alla gestione delle risorse idriche ed alla protezione dei suoli agricoli dall’erosione e dalle desertificazione, cioè proprio quello su cui a mio avviso occorrerebbe puntare oggi1.
- Luigi Mariani è docente di Agrometeorologia presso l’Università degli Studi di Milano [↩]
gestione delle risorse idriche ed alla protezione dei suoli agricoli dall’erosione e dalle desertificazione, cioè proprio quello su cui a mio avviso occorrerebbe puntare oggi.
Il pianeta azzurro è tale per la presenza di acqua …
ma molti non vedono l’evidenza.