Questa è veramente grossa, la più grossa di tutte. Grossa come una nube di cenere. Già perché di questo si parla, o almeno si vorrebbe parlare, ma quando c’è di mezzo Giampiero Maracchi non c’è verso, si finisce sempre a parlare di clima che cambia.
E così, mentre l’Europa ha passato (e sta ancora passando) dei momenti difficili per la nuova eruzione del vulcano Grimsvotn in Islanda, il nostro ottimo clima-rondinologo presagisce che a causa dei cambiamenti climatici, che secondo lui starebbero favorendo più frequenti scambi d’aria lungo i meridiani, la cenere vulcanica giungerà nei nostri cieli.
Punto primo: se davvero volete sapere cosa si “pensa” possa accadere andate qui. Sono le uniche informazioni disponibili riconosciute ufficialmente e, nei limiti del buon funzionamento del modello, anche affidabili.
Punto secondo: la primavera è la stagione per eccellenza degli scambi meridiani, per cui il clima che cambia non c’entra un accidente. Anche perché, con buona pace del presagista, di scambi meridiani per i prossimi giorni non se ne parla proprio.
Come disse Mario Brega al reverendo: “Manco le basi del mestiere!!!”
Il Professore (che non capisce molto di motori di aviazione, e farebbe meglio a stare zitto in argomento) probabilmente ha ragione: a far andare a zonzo la nube sono i “cambiamenti climatici”, nel senso che sono i calcoli fatto dallo screditatissimo Met Office, dove i “cambiamenti climatici” hanno preso il sopravvento sulla scienza. E si vede.
ahhhhh che musica!