Mi è stata segnalata una interessante iniziativa, di cui leggo sulle pagine di Donna Laframboise1 . Da sempre l’IPCC si fa vanto di non fare ricerca ma di attingere ad un bacino di studi e ricerche, le più prestigiose del mondo. E oltre a questo ci hanno ripetutamente fatto notare che questo immenso bacino fatto di 18 mila e più citazioni bibliografiche è tutto saldamente all’interno del circuito della revisione paritaria.
Ottimo, cosa potremmo mai chiedere di più, in termini di serietà?
Peccato che questa garanzia di solidità abbia cominciato a scricchiolare a partire dall’anno scorso, quando sono emerse le prime “stranezze”. E’ stato così, quindi, che un gruppo di 40 persone, provenienti da 12 nazioni diverse si è messo al lavoro per controllare voce per voce, la provenienza di ciascuno studio all’interno del report dell’IPCC. L’attività volontaria è durata ben cinque settimane e ha demolito in breve la più famosa delle frasi di Pachauri (pronunciata nel 2008):
People can have confidence in the IPCC’s conclusions…Given that it is all on the basis of peer-reviewed literature
Certo fidiamoci tutti ciecamente. Meno male che ci hanno pensato queste 40 persone a far emergere l’ennesima imbarazzante verità.
Sempre Pachauri, infatti ha affermato quanto segue2 :
IPCC studies only peer-review science. Let someone publish the data in a decent credible publication. I am sure IPCC would then accept it, otherwise we can just throw it into the dustbin.
In italiano, in poche parole dice che l’IPCC attinge solo alla scienza peer review. Se la pubblicazione e i dati sono riportati in modo decente e credibile, dice Pachauri, è certo che l’IPCC la approverebbe, altrimenti la butterebbe nel cestino.
Tuttavia ci chiediamo che strada abbiano preso ben 5587 studi (il 30% del totale!) che fanno parte del bagaglio bibliografico del report IPCC ma che non hanno affatto affrontato la trafila della revisione paritaria.
Stiamo parlando del 30% del totale e, scusate se è poco, questo significa che non abbiamo un report basato al 100% su scienza peer review. L’autrice dell’articolo ci fa sapere, inoltre, che la distribuzione di questi studi non revisionati è disomogenea: vi sono alcuni capitoli del rapprto che hanno una percentuale bassissima di studi peer review.
Un altro pezzo che viene giù.
Come sempre, ASF non ha capacità alcuna nel dialogare. Il che fa ben sperare che in Italia come altrove, i cambioclimatisti rimarranno una sparuta minoranza tossica dal punto di vista elettorale.
L’ASF aveva infatti scritto che le regole IPCC per la letteratura grigia erano “MOLTO RIGIDE”, con tanto di maiuscole. Mi è stato semplice invece mostrare come sia lo IAC sia lo stesso IPCC abbiano dimostrato diversamente, considerando la gestione della letteratura grigia un problema aperto ed importante.
A questo punto una persona seria avrebbe riveduto il “MOLTO RIGIDE” e ammesso l’errore, che si basa evidentemente sulla mancata lettura sia del lavoro dello IAC, sia delle risposte dell’IPCC.
Invece la “risposta” di ASF è stata solo un vagheggiare su “tuttavia è umano a volte si sbaglia” che o non c’entra niente oppure contraddice l’originale “MOLTO RIGIDE”, facendo pensare che di ASF forse ce ne sia più d’uno.
Attendiamo adesso nuova riunione del Comitato, fra una preghiera a Santo Hansen e l’altra.
ps allora quand’è che ASF si legge i lavori linkati da Skeptical Science? Voglio dire, che se li legga personalmente, e per davvero, non in improbabili riassunti non scritti dagli scienziati originali. Ma se lo facesse, si troverebbe di fronte a sorprese molto poco convenienti. Quindi, non lo farà mai.
Cocco non si tratta di citare UN lavoro ma di fare un discorso citando VARI lavori; e spiegando non solo a lei ma anche a chi altri legga; e poi io non sono mica al suo servizio; oggi ho dipinto la cucina; ripeto buona domenica;
Strafalcione, cosa non aveva capito della mia richiesta originale? le avevo detto da principio di non fare come quelli che non conoscendo la risposta e non potendola conoscere, si mettono a citare lavori che non dimostrano alcunchè, perche sappia che la cosa triste è che tali lavori anche presi in gruppo continuano a non dimostrare alcunchè! Un qualsivoglia numero di lavori tra simulazioni modellistiche, correlazione statistiche e misure dello spettro elettromagnetico di ritorno, non dimostrano un bel nulla riguardo all’implicazione umana nell’attuale trend termico.
Voi dimostrate sempre piu spesso di avere una mentalità aristotelica, io rispondo con una galileiana e sopratutto newtoniana espressione, l’experimentum crucis che non è piu di moda ma che sarebbe l’unico modo per poter affermare qual che voialtri affermate, ma stranamente, di esperimenti ad hoc realizzati sul campo nemmeno l’ombra. Quindi non si affatichi troppo a scrivere parole su parole e presentere i soliti lavoretti con correlazioni statistiche a gogò, “verificate” con lavori modellistici, quelli si ad hoc, sarebbe tutto tempo perso (a meno di non avere una forma mentis aristotelica!), si preoccupi invece di trovare uno (1) lavoro sperimentale condotto sul campo che verifichi l’impronta umana nel trend termico attuale.
Morabito le ho risposto; se vuole capire bene; se no pace, quanto a Cocco sto scrivendo una ampia risposta; buona domenica
Buona domenica?! significa che la risposta non arriverà prima di lunedi? ma siamo appena alla metà di sabato, quanto è lunga questa risposta? facciamo cosi vediamo il tanto atteso articolo ora, uno solo, ma con tutti i crismi richiesti, poi i fiumi di parole li spenderemo per commentarlo…perchè se ci saranno fiumi di parole (spero non siano i soliti insulti) senza l’arrosto sarebbe l’ennesima delusione.
Cocco quando lei ne scriverà uno solo contro vedremo di rimediare meglio, anzi quando ne scriverà uno solo ISI vedremo; per il momento quelli che ho citato vanno benissimo se si sa leggere la letteratura;
quanto al commento di Morabito contro l’IPCC cosa dire? le regole ci sono; e i controlli (DEGLI AUTORI, morabito, non dei lettori) anche; tuttavia è umano a volte si sbaglia, un numero di volte ridicolo nel caso IPCC; ma l’essenziale è giusto: il 75% dei ghiacciai indiani si riduce di vari chilometri,la media temperatura aumenta, etc etc;
ora questo detto da chi spesso difende l’indifendibile tipo chi critica il 1 principio è veramente il colmo; fra l’altro l’unico lavoro peer reviewed recentemente citato, e per giunta erroneamente, da GG cosa dice? che le differenze dovute alle stazioni in zone considerate dagli autori “improprie” non inficiano nulla del trend; ma allora di cosa parliamo?
la terra si sta scaldando per colpa nostra, questo è un fatto cosi’ semplice che c’è poco altro da dire,occorre agire non continuare a resistere per difendere l’indifendibile : i fratelli Koch, Battaglia, etc etc;
saluti da Trento a 30°C!
http://www.meteotrentino.it/
o a vostro piacere:
http://www.meteotrentino.it/clima/pdf/reports/Analisi_climatica_del_2010.pdf
Strafalcione siamo passati agli attacchi personali per l’ennesima volta per non rispondere? io non devo rendere conto a te di quel che faccio tranquillo, e tu quando dimostrerai di aver scritto quacolsa in più di scempiaggini sul web allora forse risulterai meno patetico, nel frattempo ti informo che tu non hai indicato ancora un bel nulla, quindi devi ancora presentare il lavoro in questione che dimostri quel che dici.
Continuo a ripeterlo, l’anonimato (e le regole di questo blog) ti permette di dire quel che vuoi, forse perche altrimenti col nome vero avresti perso la faccia vero?
Dai un (1) lavoro, uno…o sei cosi scarso da non riuscire a citare nemmeno i lavori degli altri?
Immagino che sia il modo tutto ASF-iano per dire “scusate ho cannato di brutto sulla grey literature e non mi sono neanche preso la briga di leggere il lavoro dell’IAC“
ma quale sarcasmo? Alessio ha ragione in quanto l’IPCC contrariamente a quanto scrive Morabito (che peraltro non cita l’IPCC ma un altro sito che cita impropriamente IPCC) ha delle regole precise e MOLTO RIGIDE per usare la letteratura grigia e le ha fin dal 1997;cosa che invece non avviene per altri (incluso questo sito che come si sa da spazio a posizioni che negano addirittura il primo principio)
per quanto poi riguarda i lavori che provano l’impronta umana li ho già citati ma li ricito qui:
i motivi schematicamente scritti e ciascuno linkato ad una pubblicazione peer review sono i seguenti:
http://www.skepticalscience.com/10-Indicators-of-a-Human-Fingerprint-on-Climate-Change.html
Strafalcione, quei lavori in quei siti li abbiamo visti e nemmeno uno di quelli è un lavoro di campo che prova l’impronta umana, ma se tu sei piu bravo a leggere citane 1 ed uno solo ma di lavoro e non un link, se vuoi fatti aiutare da Alessio con cui sei in risonanza, vediamo se in 2 riuscite a citare un lavoro come quello che ti chiedo oramai da tempo.
Mi sta venendo il dubbio che tu non solo non sei esperto ma non hai mai nemmeto letto un lavoro sull’argomento, cribbio non riesci a citarne uno ed al contempo dici di conoscerne tanti (a chiacchiere siamo tutti splendidi se vogliamo).
Uno solo 1
ha delle regole precise e MOLTO RIGIDE per usare la letteratura grigia e le ha fin dal 1997
“MOLTO RIGIDE”…qualcuno nomini ASF a capo dell’Interacademy Council, visto che gli Accademici che lo gestiscono adesso fanno un lavoro proprio di bassa qualita’ e scrivono sciocchezze riguardo l’IPCC. Per esempio (il link l’ho gia’ postato)
Anzi, qualcuno nomini ASF al posto di Pachauri visto che l’IPCC dichiara (almeno, a chiacchiere) di voler seguire i suggerimenti dello IAC, nonostante le procedure siano “MOLTO RIGIDE”.
ps per l’ennesima volta il nostro mancato interlocutore e’ beccato a non leggere le fonti originali. Forse e’ questo, il suo problema.
Il nostro mancato interlocutore sara’ contento di sapere che l’IPCC ha deciso di nascondere i riferimenti alla letteratura non-peer-reviewed, in barba alla decenza e all’IAC. Sara’ ancora piu’ contento di sapere che un numero di lettori ben determinati ha deciso di fare in modo che tali riferimenti non siano nascosti.
wow Morabito si dà alle letture impegnate…..bel blog….bel pezzo di giornalismo.Dato che l’inglese lo mastichi, ci spieghi che capisci della frase citata nel blog: “On sources of data and literature, delegates addressed the blurry lines between peer-reviewed, grey literature and other sources, including references to sources such as the International Energy Agency and World Bank reports. The group agreed not to flag information derived from grey literature in the reports and focus instead on ensuring the high quality of all information, placing priority on peer-reviewed literature.”
Davvero dice “nascondere i riferimenti alla non pr literature”?
Qui (http://www.ipcc.ch/meetings/session33/ipcc_p33_decisions_taken_procedures.pdf), pag 3 parte 4, come avrai certamente letto assieme all’illuminante pezzo sul blog dell’amico di Cthulhu.
E basta con questo inutile sarcasmo.
CG
Allora…lo IAC scrive: “ensuring that unpublished and non-peer-reviewed literature is appropriately flagged in the report”.
La risposta nel documento linkato da Alessio (titolo:”IPCC 33rd SESSION, 10-13 May 2011, ABU DHABI – DECISIONS TAKEN WITH RESPECT TO THE REVIEW OF IPCC PROCESSES AND PROCEDURES”) è: “At its 32nd Session the Panel agreed with this recommendation” (niente di niente – in quel documento).
Pero’ poi compare lo Earth Negotiations Bulletin che scrive nell’edizione titolata “SUMMARY OF THE 33RD SESSION OF THE INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE: 10-13 MAY 2011”:
http://www.iisd.ca/download/pdf/enb12500e.pdf
“The group agreed not to flag information derived from grey literature in the reports and focus instead on ensuring the high quality of all information, placing priority on peer-reviewed literature“.
La raccomandazione dello IAC è stata dunque disattesa. E a che pro era stata fatta? Leggiamo “Climate change assessments – Review of the processes and procedures of the IPCC”
http://reviewipcc.interacademycouncil.net/report/Climate%20Change%20Assessments,%20Review%20of%20the%20Processes%20&%20Procedures%20of%20the%20IPCC.pdf
p.17: Some of the errors discovered in the Fourth Assessment Report had been attributed to poor handling of unpublished or non-peer-reviewed sources
p.63: IPCC procedures require authors to critically evaluate such sources and to flag the unpublished sources that are used
Dunque l’IPCC ha deciso di disattendere le proprie stesse procedure. Il risultato e’ che il fatto che una fonte sia peer-reviewed oppure no sarà evidente solo al lettore attento che confronterà ogni singolo riferimento. Quindi, i riferimenti alla letteratura non-peer-reviewed sono (rimangono, cioè) nascosti.
Cito da Wikipedia: “Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l’osservazione e l’esperimento; dall’altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell’esperimento.”. E’ una definizione del metodo scientifico forse un po rigida e so che la cosa è più complessa e che esistono più sfumature. Tuttavia mi sembra il minimo sindacale se mi si vuole dimostrare scientificamente qualcosa.
Cocco mi pare chieda di prendere visone di un qualcosa che dimostri l’effettiva esistenza del riscaldamento globale e nel caso, le sue origini antropiche.
Vorrei unirmi anch’io alla sua richiesta. Preciso che non sono particolarmente ferrato sui modelli climatici, ma visto che come contribuente sono chiamato in causa per porre rimedio a un problema della cui esistenza non sono convinto, gradirei conoscere almeno uno studio eseguito con i criteri che cito in apertura, per poterlo verificare e comprendere, per quanto posso, o farlo verificare da altri in possesso di competenza in materia, che nel caso mi aiuteranno a capire. D’altronde con questo approccio ho compreso persino la teoria della relatività. Quindi se effettivamente esiste un surriscaldamento del pianeta e se siamo noi (specie homo sapiens sapiens) a provocarlo, dovrei riuscire a comprenderlo.
Attendo fiducioso.
Guido per favore non cancellare le straordinarie dichiarazioni di ASF che paragonano (…) a Rajendra P.
E’ importante sottolineare come neanche un cambioclimatista di ferro riesca a distinguere fra un partito politico e l’IPCC. E se e’ confuso lui…
certo strafalcione tu puoi anche ridere, come fanno gli sciocchi, e puoi anche cercare di svicolare la risposta, gettando fango sugli altri (ma cerca di fare ricerche migliori su di me, perche nonostante quello che pensi non sai nulla di me o di quel che faccio), tanto poi qui ti lasciano sempre fare in fin dei conti, facendo involontariamente il tuo gioco.
Tornando a noi, allora non riesci a trovare un (1) lavoro, dico uno, solo uno, sei cosi disperato che non riesci a prendere nulla dalla bibliografia dei report e porlo alla nostra attenzione? credi che riuscendo a schivare la risposta poi potrai tornare in un secondo momento e dirci che si conoscono le cause del riscaldamento globale? parli dei numeri a vanvera IPCC Dixit,e allora portaci all’attenzione l’esperiomento reale sul campo che ha generato quella tua percentuale ridicola. Nnn ci riesci? sei patetico!…e sai di esserlo, per quello non metti la faccia in quel che dici.
Insomma, il cambioclimatismo e’ con noi da piu’ di quattrocento anni.
gg la politica non c’entra nulla; morabito pretende la coerenza alla lettera da Pachauri e poi egli medesimo è (…) che fa dell’incoerenza la sua ragion d’essere; egli Morabito è incoerente al 100%
avete solo paura di guardarvi dentro; ahivoi!
Reply
…uff…non ce la fai proprio eh?
Toglimi una curiosità, ma se mi guardo dentro (vincendo così le mie paure) vedo ASF? Niente da fare, continuo a preferire la finestra…
Ah, un’altra cosa, non credi che per continuare a scavare nella vita degli altri dovresti avere gli attributi di consentire agli altri di fare altrettanto? Altrimenti puoi sempre smettere di farlo. Anzi facciamo così, smetti e basta, almeno qui.
gg
sentite qua c’è solo da ridere:
1 che crede a (…) e lo (…) addirittura in altro paese se la prende con pachauri perchè non dice cose vere “alla lettera”! e il suo (…)?
un altro invece che non ha pubblicato manco un lavoro ISI va cercando qualcuno che gli DIMOSTRI la validità di una relazione che l’IPCC e cioè i migliori risultati del mondo climatologico distillati hanno per ora provato con una credibilità del 95%, ma come potrei trovare una dimostrazione certa per una cosa che i migliori provano al 95%?
siamo al mondo alla rovescia, non capite e pretendete di dettar legge
ma smettetela!
gg lei mi cancellerà, ovvio, ma almeno privatamente mi dia ragione
Reply
Allora, io non cancello, modero. Nonostante lo consideri un inutile spreco di tempo, perché e’ ovvio che lo fai apposta. Questa dannata abitudine di stereotipare i pensieri e comportamenti altrui e’ di gran lunga più antipatica della fede incondizionata nell’AGW.
Qui se c’e’ qualcuno che pretende di dettar legge sei tu. E nella foga non tu curi neanche di dire le cose come stanno, tanto sei convinto di avere a che fare con dei minus habens. L’IPCC non ha provato un accidente con il 95% di credibilità (frase tra l’altro priva di senso). L’IPCC ha sommarizzato nell’SPM il suo messaggio politico dicendo che c’e’ (politicamente) un livello di confidenza statistica del 95% che il riscaldamento cui il pianeta e’ andato soggetto nelle ultime decadi del secolo scorso sia attribuibile alle attività umane. La credibilità e’ un’altra cosa, e se vuoi sapere cosa penso, te lo dico pubblicamente e non privatamente, l’hanno persa proprio con quel messaggio di chiaro stampo politico, con il quale chi ha prodotto i lavori esaminati, nel 95% dei casi non ha nulla a che fare. Ora, sempre pubblicamente, ti dico anche per l’ennesima volta che la politica su CM non ce la voglio. Fattene una ragione.
gg
Fatemi fare il coming out. Quando ho cominciato a interessarmi di clima, VOTAVO (…) !!!!!
Wow…l’ho detto!! L’ho detto!!!
Ecco il Nostro parlare esplicitamente della necessita’ o meno di Comitati che guidino il lettore disattento:
Maurizio, hai fatto bene a citare aristotele, guarda caso mr strafalcione alla richiesta di 1 lavoro che dimostri la sua tesi, invece di indicarcelo ha risposto ipse dixit, pardon IPCC DIXIT…
Non occorre forse infierire troppo. Magari, come “le grand Cremonin”, anche ASF sta seguendo il motto, intus ut libet, foris ut moris es, per cui si ritiene obbligato a difendere il “consenso” in pubblico, sempre e comunque.
Nuova citazione:
Dopodiche’ il Gran Pisano invita coloro che si abbandonano a un tal “vergognoso” atto (traslando le parole originali in chiave moderna) a smettere di chiamarsi scienziati, e piuttosto a definirsi cronisti o memorizzatori…
Cocco c’è una intera relazione quella dell’IPCC ultima che lo dimostra al 95% di affidabilità se la legga e la capisca come hanno fatto migliaia di scienziati o se no la critichi ma non su CM ma su una rivista seria dico e intendo ISI; dovrebbe farcela in quanto postdoc; auguri.
quanto a Morabito ho capito che ti sta antipatico Pachauri, ma io ho altro da fare che rispondere alle tue idiosincrasie; seppure Pachauri avesse letteralmente inteso quel che tu hai capito Morabito la cosa piu’ probabile è che tu non abbia capito;) ripeto: non si puo’ prendere ALLA LETTERA le parole di pachauri in una presentazione al grande pubblico; quel che vale sono i documenti e lo ripeto per l’ultima volta ufficiali e pubblici dell’IPCC; il tentativo palese è di buttargli a pachauri c..a addosso per rifletterla sul resto dell’IPCC; ma non ti riesce.
ho capito che ti sta antipatico Pachauri
Le mie antipatie sono irrilevanti. Quello che e’ rilevante e’ come Simplicio-ASF non abbia ancora capito che la ricerca di Donna Laframboise e’ partita dalle dichiarazioni di Pachauri, per cui parlarne senza fare riferimento a Pachauri sarebbe sommamente illogico.
Quanto al fatto che le dichiarazioni di Pachauri in pubblico non si possano prendere “alla lettera”…insomma, a giorni l’IPCC decidera’ sulle nuove strategie di comunicazione. Un riconoscimento, evidentemente, che il caro Rajendra ha straparlato un po’ troppo, in pubblico.
Lei scrive:
“Cocco c’è una intera relazione quella dell’IPCC ultima che lo dimostra al 95%…and so on…”
poteva scrivere anche questo : “bla bla bla…” tanto il significato non sarebbe cambiato, lo sapevano tutti che non sarebbe stato in grado di citare un solo lavoro, non 1 (uno) con le caratteristiche richieste, semplicemente perchè tale lavoro non esiste.
Se lei sapesse piu di un nulla sull’argomento saprebbe che i report ippc si basano su dei lavori, puo benissimo citare quello che lei ritiene piu rappresentativo (ovviamente sa benissimo di non potere perche nessun esperimento ha mai dimostrato quel che lei dice, solo ipotesi, modelli e correlazioni statistiche).
Lei che dice di essere un attempato ricercatore, va bene crediamoci per un attimo, sarà allora benissimo in grado di dimostrare quello che le migliaia (ma siamo seri per favore) di scienziati ipcc non sono riusciti a dimostrare, su via dovrebbe farcela, non vorra mica andare in pensione senza aver lascito ai posteri nulla che nessuno ricorderà mai? se ci riesce diventero un suo discepolo, in quanto a me ho tempo non si preoccupi.
Ah mi raccomando adesso per celare il fatto che non riesce ad indicarci quel mitico lavoro 1 (uno) ci riempia come al solito di vuote parole.
ma cosa proverebbe la frase di pachauri? è una frase in un discorso generico in cui la preoccupazione centrale è dare affidabilità; e la da; anche i “nemici” riconoscono che il peer erview è il 70%; che il non peer review è usato solo se necesssario; che ci sono settori come quelli del WP3 dove il non peer review è dominante; Alessio vi ha dato esempi di come non peer review non vuol dire nulla se non libri o classici in molti casi; ci sono criteri SCRITTI per usarlo PUBBLICI che sono scritti dove servono nei documenti tecnici ufficiali, ma non avrebbe senso ripetere a ogni piè sospinto questo fatto in OGNI discorso ufficiale; la verità è che siete disperati e non sapendo a cosa aggrapparvi fate come i giornalisti che devono pur vendere i giornali e voi dovere pur vendere la vostra ideologia: Pachauri ci imbroglia perchè se si interpreta ALLA LETTERA cosa scrive ci sta mentendo; siete veramente in difficoltà.basta Morabito! dimostri solo di essere alla disperata ricerca di un qualcosa da criticare; i fatti del riscaldamento globale sono fatti e le cause anche; contenti voi di essere ciechi; prendetevela con le parole, xchè con i fatti non potete; buoenas noches; in disperata attesa del prossimo articolo antispagnolo antirinnovabili; vado a letto , voi continuate a cercare qualche parola da criticare; ma i fatti quelli vi danno torto.
a proposito di ciechi, tu scrivi…
“i fatti del riscaldamento globale sono fatti e le cause anche” …”prendetevela con le parole, xchè con i fatti non potete”
Va bene sfida accettata, dammi almento un lavoro dove si dimostri, in maniera scientifica quali sono le cause del riscaldamento globale, e parlo di dimostrazione sperimentale, non di ipotesi, elucubrazioni od ancor meno di correlazione statistica. Se son cose dimostrate ti sarà facile farcele vedere, ma non una lista di articoli che cianciano di nulla, che quelli come te elencano per far fumo e glissando la risposta, ma uno solo ma che dimostri come stanno le cose mediante esperimenti compiuti sul campo!!!
…ascolta, un consiglio, parla di quel che conosci e lascia stare le tematiche dell’atmosfera…
Tore, ma di quale “sfida” parli? Stai mostrando la luna al telescopio ad un aristotelico, che vuoi che ti risponda??
Eqque’ qqua’ (si parla di nervi, cuore e cervello, ma va bene lo stesso):
niente premio a chi ne scopra l’origine…
basta Morabito!
L’esempio numero 225 (come minimo) del fatto che in certi ambienti l’obiettivo e’ letteralmente lo zittire chi la pensi diversamente.
E qualcuno un giorno mi spieghera’ davvero cosa trova di cosi’ difficile il nostro ASF da capire in un concetto cosi’ semplice…di fronte a una policy chiara e ragionevole dell’IPCC sull’uso della letteratura grigia, il Chairman e’ andato in giro gonfio come un tacchino cercando di darsi credibilita’ dicendo stupidaggini, che se implementate porterebbero ad assurdita’ palesi (come il dover buttare via tutti i libri, e il non poter citare l’IPCC stessa).
Un concetto (messo qui in grassetto nel caso ci fossero problemi alla vista) riguardo al quale non ha preferito alcun verbo, preferendo ritornare a ripetere quanto saputo da tutti, e cioe’ che la letteratura grigia e’ necessaria.
“proferito”, non “preferito”…oops!
Stiamo assistendo alla teorizzazione che ciò che va dicendo e ripetendo, più volte, in giro il presidente di un’organizzazione non avrebbe NULLA A CHE FARE CON I VERI METODI della stessa.
Vi lascio trarne le logiche conseguenze.
Credo che Morabito abbia più volte colto nel segno, tuttavia A&A sono davvero troppo di parte per ammetterlo. Ho capito una cosa grazie a loro, però. Pachauri non serve ad una beneamata mazza…
Ecco allora Pachauri che dice stupidaggini di persona sulla peer-review e l’IPCC, a pagina due di questo documento.
Contenti? Immagino di no.
Se non altro adesso si sa che il parere del Chairman espresso in interviste pubbliche non e’ considerato importante. Chissa’ che ne pensa il Focal Point Italia?
In ogni caso, stiamo parlando di Pachauri perche’ e’ di Pachauri che parla Donna Laframboise. Anche questo dettaglio, ahime’, e’ invisibile a chi esterna diktat invece di ascoltare. L’ennesimo esempio, insomma.
ps facciamo finta che la Reuters si sia inventata tutto. Stiamo parlando della Reuters, non del giornaletto della parrocchia. Dove sono, le smentite di Pachauri?
Morabito hai UNA SOLA intervista intera in cui quelle frasi si capisce chiaramente a cosa si riferiscano?
NO
Morabito quelle frasi sono “citate” in articoli giornalistici senza citare la domanda da cui sono scaturite
Morabito quandanche Pachauri avesse fatto quel che dici e fosse da definirsi fesso cosa ce ne frega noi di cosa dice lui quando la politica IPCC a riguardo è chiara?
a cosa vuoi attaccarti?
Morabito xchè vuoi (…) Pachauri?
Morabito la risposta non puo’ essere educata quando la domanda è capziosa; non trovi?
Beh io un esempio di domanda e risposta l’ho riportato e chiunque lo puo’ ascoltare su youtube. Ed in quel caso particolare (2008) la domanda è chiara e la risposta pure. Ma, ovviamente, è solo un caso particolare…Quanto alle ovvietà di MM: beh, qualunque cosa diventa ovvia dopo che uno la fa notare.
Morabito credo che sia a me che ad Alessio (che non conosco) sembra di aver abbondantemente risposto al “problema” (falso) sollevato da Donna:
– il 30% di non peer reviewed nei documenti IPCC è concentrato in alcune parti perchè in quegli argomenti c’è meno molto meno di peer review (essenzialmente nella 3 parte)
– nelle altre parti la percentuale è molto più bassa e riguarda poi testi che non sono peer review ma sono comunque autorevoli libri, articoli storici etc
– l’IPCC usa regole ferre per scegliere ed usare il non PR;
cosa altro c’è da dire? oltre che è un falso problema montato ad arte per smerdare l’IPCC e Pachauri?
Donna prima cita frasi di pachauri estratte dal contesto per dire che l’IPCC usa solo letteratura PR (falso ci sono addirittura documenti su come usare tale letteratura) poi conta quanto non PR c’è e lo attribuisce praticamente alla volontà di imbrogliare; infine sostiene che ci sia un misterioso fenomeno per cui la nonPR è distribuita in modo non omogeneo;
ma di cosa stiamo parlando? volete ancora perdere tempo?
avete preso una cantonata a supportare Donna; punto
ma di cosa stiamo parlando?
Stiamo parlando di una cosa che ASF si rifiuta di sentire, e dunque di ascoltare. Stiamo parlando del fatto che di fronte a una policy chiara e ragionevole dell’IPCC sull’uso della letteratura grigia, il Chairman e’ andato in giro gonfio come un tacchino cercando di darsi credibilita’ dicendo stupidaggini, che se implementate porterebbero ad assurdita’ palesi (come il dover buttare via tutti i libri, e il non poter citare l’IPCC stessa).
Se Alessio o ASF avessero ascoltato questo punto molto semplice, avrebbero a questo punto portato prove p.es. riguardo la presunta accusa di “frasi estratte dal contesto”, invece di continuare a ripetere quelle che sono ormai ovvieta’.
Ma come si dice in inglese, non tratterro’ il respiro in attesa di una risposta seria, compiuta, educata ed esauriente. Quando qualcuno si fa vedere in giro con l’unico obiettivo di edukare le masse incolte, gli sara’ davvero impossibile mai ascoltare.
Alessio – tu non capisci ma nemmeno io. Si vede che i miei commenti non ti interessano? Non hai detto una parola sul problema riportato da Donna (Pachauri non sa di cosa parla, e si abbandona a dichiarazioni gonfiate per la stampa) e continui a filosofare sul fatto che la letteratura non-peer-reviewed sia necessaira (e lo e’). Boh.
Ho dato una scorsa ai contributi per la verifica delle ref dei WG2 e 3. E noto che nel sacco delle non peer rev. abbondano libri. Non sono esperto su volumi di mitigazione ma mi sembra abbiano subito la sorte dell’Holton.
Punto primo: rifare le statistiche specificando al di fuori dei libri, quale è la letteratura non p.r. e poi se ne riparla.
Un bel po’ di citazioni riguardano precedenti rapporti IPCC. Ok, si citano da soli tutto quello che si vuole. Pero’ buttare tutto nel sacco….
Punto secondo: cernire self citations come punti a parte.
Per quanto riguarda il WG1, quello che interessa maggiormente come nuove ricerche e il punto sulla scienza del GW risulta “afftetto” da un 7% di non p.r. ma in realtà molto meno dati i punti di cui sopra, ed è considerato praticamente tutto A in quel lavoro. E’ screditato?
Nella How-to guide per chi doveva decidere se una referenza è p.r. o no si dice: “What’s peer-reviewed?
It’s as simple as this: if it is in a journal, consider it peer-reviewed.” Well it’s not. Senno’ va a finre che non consideri l’Holton o i lavori di Buys Ballot e li butti nel sacco delle grey literature. E tra l’altro lo dicono esplicitamente qualche linea sotto che i libri, tutti, finiscono nel sacco. Come ASF ha specificato, in maniera trasparente nell’IPCC si dichiara quale grey literature è ammessa:
“Lead Authors will work on the basis of these contributions, the peer-reviewed and internationally-available literature, including manuscripts that can be made available for IPCC review and selected non-peer review literature according to Annex 2 and IPCC Supporting Material (see section 6). Material which is not published but which is available to experts and revie wers may be included provided that its inclusion is fully justified in the context of the IPCC assessment process (see Annex 2).”
Il policymaker legge e poi pensa. Se non lo fa, non è un problema dell’IPCC.
Le parole di Pachauri che tanto premono a MM: andiamo a sentire il pezzo su youtube riferito alla frase del 2008. la domanda è:
“….how’s the ipcc responding to the many concerned voices by scientists (!? la cosa è lasciata li e non meglio specificata) that scientific inquiry does not support humans as the cause of GW?” e Pachauri ribatte “[….] you have a transparent, comprehensive extremely widespread process involving the best scientists and experts from all ‘round the world telling you that climate change is for real. And this is not something that the authors working on the ipcc report have invented this is based on p.r. …etc”. Le basi scientifiche del GW/AGW sono nel WG1, che è riconosciuto dal lavoro di Donna Laframboise come accurato.
Ora: annunciare tronfi, come si evince dal sito “noconsensus” di aver discreditato tutto il lavoro IPCC sparando un 5600 grey refs. e quindi tacciandolo as “not as advertised”, a me pare sinceramente capzioso ed inutile.
E che non mi si venga a dire, educatamente per carità, che siccome sollevo queste obiezioni sono un polipo torbido che rivolta frittate mentre guarda dita e non satelliti terrestri. Perchè, com’è chiaro dal testo senza bisogno di spiegazioni, si usano acriticamente questi risultati per minare la serietà di tutto il lavoro IPCC.
Non commento oltre sul sito “noconsensus” che è off topic, ma trovo davvero altisonanti esternazioni del tipo “The environment is important. But so are other things. The freedoms that generations of our forbearers sacrificed and died for cannot be brushed aside in the name of saving the planet.”
Ma sarà un problema della mia natura naive.
Ecco bravo non commenti altri siti sul nostro. Vada direttamente alla fonte, se lo ritiene.
CG
Eviti di sovrapporsi ulteriormente anche in discussioni che non la riguardano.
Altrimenti ne esce un bel fritto di mare.
Per quanto riguarda la sua analisi, sì, ok e quindi? Ho già ampiamente dato spiegazioni del MIO articolo. Poi sulle motivazioni altrui, ripeto, vada a parlarne con i relativi autori. Qui è OT e come tale verrà cassato, se proseguirà ulteriormente su quella strada.
CG
Primo: io ho cercato di discorrere civilmente e in dettaglio le cose. Sono stato zittito malamente. Questo non è discutere.
Secondo: TUTTO il mio commento è in topic. Il suo sul fritto misto no. Si cassi da solo. E mi rivolgo al SUO articolo Gravina, se legge con calma le cose invece di inalberarsi subito. Ho scritto chiaramente, e ripeto:
“Perchè, com’è chiaro dal testo senza bisogno di spiegazioni, si usano acriticamente questi risultati per minare la serietà di tutto il lavoro IPCC.” E’ un commento diretto al SUO articolo.
Terzo: Gravina, le ripeto (e non mi diverto più): il suo atteggiamento inutilmente rude è controproducente. Non sono cretino e mi accorgo quando i commenti sono rivolti a tutti quelli che pongono obiezioni a quanto LEI scrive. E lo ha appena confermato col commento sul fritto misto. E’ altresì chiaro che gli insulti a ASF erano per lui. E’ chiaro anche che erano rivolti alle stesse obiezioni che io ho rivolto.
Reply
Io non capisco. Claudio ha riportato di un’analisi che ha effettivamente prodotto dei risultati. Tra questi, probabilmente, una parte dei documenti non avrebbe dovuto comparire. E’ già stato detto in commenti ad altri post che la letteratura scientifica non e’ tutta in quanto prodotto con revisione paritaria, altrettanto, se non di più (e in alcuni casi molto di più) contano i testi consolidati. Fatta questa necessaria distinzione,resta una percentuale variabile di letteratura non pr che nelle regole del panel e’ contemplata. Come possano esserlo state puttanate come quelle dei ghiacci dell’Himalaya, della sommersione dei Paesi Bassi o delle sofferenze della foresta Amazzonica resta un mistero risolvibile solo con la necessita’ di scrivere qualcosa di sensazionale e di utile alla causa ma questa e’ un’altra storia. Il leader di questa organizzazione dice altro, e non mi si venga a dire che si tratta di estrapolazioni avulse dal contesto, perché il lavoro di quel leader e’ anche fare interviste, perciò le sue parole scritte e o dette hanno sempre un gran peso. Perché avrebbe dovuto dire cose diverse da quelle che sono contemplate dalle regole del panel? Perché un ascoltatore generico medio – leggi anche policy maker- non e’ in grado di comprendere la differenza, quindi meglio non rischiare. Questa e’ una scelta precisa, far prevalere il messaggio che si vuol dare sulla realtà di quanto si può dare. Significa scendere dal piano della scienza e entrare nell’agone politico. Perché dovrei/dovremmo condividere le scelte politiche di Pachauri? Quando ha ricevuto il nostro mandato? Perché non e’ possibile leggere/comprendere e quindi decidere leggendo le migliaia di pagine del report? E quindi ci dobbiamo sorbire le scelte di advocacy di Pachauri? Non mi pare che possa funzionare così.
gg
Nel frattempo, ecco una bella lettura dai dubitazionisti della Reuters.
Aggiungo anche (link “rotto” per evitare di finire tra gli spam) la collezione di “frasi scollegate dal contesto”:
http://www.noconsensus.org/ipcc-audit/not-as-advertised.php
L’ho ricomposto io, il link.
CG
La ringrazio per il “giornalaccio di seconda categoria”, lei conosce l’educazione come Pachauri la sua letteratura grigia. Non importa.
In questo ennesimo confronto mancato, a perdere è sempre e comunque lei, ASF.
Non aggiungo altro, ovviamente lo scopo dell’articolo era ben diverso da quello indicato dal “Sig” ASF che, astutamente come una volpe furba, ma torbido come un polipo, ha cercato di spostare il senso su ben altri concetti che io non ho espresso e che nemmeno mi interessano in questo contesto. Ce l’ha con la scientificità, se la tenga.
Qui il focus era sull’impatto politico. Anche perchè, diciamoci due cose: primo, il report dell’IPCC NON fa scienza (la draga a destra e a manca, sebbene nella media sia di buona qualità), in secondo luogo questa scienza dragata viene distillata per i POLICYMAKER, non per altri scienziati… quanti politici noteranno mai la differenza tra letteratura grigia e letteratura pr? Uno o due, forse. E se il padre-padrone dell’IPCC dice che la scienza è tutta pr, cosa penserà il policymaker?
Questo era il senso dell’articolo.
E ora basta, se c’è da aggiungere qualcosa IN TOPIC, EDUCATO, APOLITICO bene, altrimenti i commenti si chiudono qui.
gg se i “I riferimenti politici diretti, specie se personali, non sono ammessi a prescindere dal segno” ripeto come mai Morabito puo’ accusarmi di essere iscritto o rifarmi a inesistenti “komitati” cui la k conferisce una ovvia caratterizzazione […] mentre io non posso dire che lui è […] ben preciso del […]?
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Perché l’ovvia caratterizzazione la stai facendo tu. Per me, che tra l’altro ho iniziato con questa faccenda della K, è solo un modo di pensare e agire.
E adesso possiamo tornare a parlare dell’argomento del post o chiuderlo o dobbiamo continuare il ping pong?
Sì, possiamo. Ogni altro commento che riporti riferimenti politici lo cancellerò.
gg
il problema ripeto non è che Pachauri in frasi scollegate dal contesto sostenga che tutto il materiale IPCC è peer reviewed, ma che l’ipcc come tale abbia delle regole trasparenti per usare la letteratura grigia e che tale uso sia ridotto come è ai casi in cui non se ne puo’ fare a meno e che siano comunque giustificati;
usare le frasi di pachauri per screditare lui e l’iPCC e contemporanemente dire che tanto si sa che l’ipcc usa la letteratura grigia in quei casi è un modo per disinformare per fare confusione
il lavoro di analisi del testo citato nel post assevera una cosa che già si sa: l’IPCC usa quando non puo’ farne a meno letteratura grigia in modo dettato da regole trasparenti; che Pachauri in ripeto frasi giornalistiche estratte dal loro contesto fin dall’origine della citazione dica che l’IPCC usa solo testi peer review o è una sciocchezza di Pachauri, ma ammetterete che è strano perchè lui sa benissimo che non è cosi’ o più verosimilmente significa che nella discussione col giornalista di cui NON abbiamo l’intero testo IN UN CERTO CASO SPECIFICO la letteratura usata è solo peer review;
ergo il vostro post non ha senso, è fuffa e accusare me di rifarmi a ipotetici comitati (mi riferivo a quelli editoriali) mentre chi lo fa come Morabito […] è il colmo.
Reply
Commento moderato.
Mi sorge un dubbio. Ma è ti sempre così difficile capire?
gg
non più che a te e a voi suppongo 😉
Il problema ripeto non e’ se io ascolto. E’ se il nostro mancato interlocutore ascolta me (e tanti altri). Invece per l’ennesima volta mi viene inviato un Comunicato da “ascoltare” in silenzio evidentemente.
Eppure e’ facilissimo dialogare via internet, basta non ritenersi Depositari della Scienza e comunicare piuttosto che tentare di dettare Legge e Verita’. Magari a furia di provare e riprovare succedera’ anche quello.
C’era da aspettarselo. Prima non riesce a parlare con noi, adesso ASF non riesce neanche ad ascoltare Pachauri. Non importa cosa abbia o non abbia scritto l’IPCC riguardo la “letteratura grigia”. Come ho gia’ detto, e’ chiaro che di un po’ di “letteratura grigia” non si possa farne a meno. Anzi, specie per il capitolo III, la “letteratura grigia” potra’ anche farla da padrona. Si tratta di quasi-ovvieta’ che andrebbero semplicemente dichiarate per onesta’ e decenza (come fatto, appunto, dall’IPCC).
Ma se poi quell’intelligentone di Pachauri va raccontando frottole alla stampa, e lo fa ripetutamente e su tanti fronti (dimostrando fra l’altro di non conoscere le procedure dell’organizzazione di cui e’ a capo), allora c’e’ poco da lamentarsi se qualcuno si prendera’ la briga di dimostrare quanto frottole erano quelle frottole. E chi racconta una frottola oggi, e poi un’altra domani, non ispirera’ certo fiducia ne’ in se’ ne’ nell’organizzizione di cui e’ a capo.
Evidentemente il nostro mancato inter-locutore non inter-loquisce perche’ con quasi tutto il mondo e’ solo capace di “loquire”, non di ascoltare, e riesce ad ascoltare solo quanto riferitogli dagli Esperti e dai Comitati Centrali.
Questo spiega molte cose, incluso l’impossibilita’ di dire le proprie idee se non siano state esaminate dal Comitato, e l’incapacita’ di rendersi conto che ci siano persone che ragionano con la propria testa.
morabito ascolta bene:
ho letto le tue frasi che sono basate su un trucco e sulla
tua abilità di disinformatore: le frasi citate di Pachauri non sono mai citate da un testo scritto ma da interviste riportate a loro volta in parte, sono come scrivevo frasi estratte dal contesto, frasi che possono cambiare completamente di senso se estratte appunto; dato che e lo ripeto e tu stesso lo dici che l’IPCC ha addirittura un metodo per usare la letteratura grigia che senso ha insistere sulla frase estratta dal contesto di un singolo SOLO PER SCREDITARLO? l’IPCC sarebbe buona ma il Pachauri è cattivo? cosi’ pigli due piccioni con una fava come fa ad essere buona l’IPCC se il capo è cattivo?a me di pachauri non frega un fico secco; fanno testo i documenti scritti del metodo IPCC
io non ho comitati centrali a cui fare riferimento […] io ragiono con la mia
Reply
Idem come sopra.
Admin
caro Admin se Morabito è autorizzato a parlare di comitati con la K io sarò autorizzato a dire che lui è iscritto a un partito NON IO.E che partito! o no? non mi sembra giusto cancellare me perchè nomino il suo partito e non cancellare lui che mi accusa di qualcosa che non esiste
Reply
Non ci siamo capiti. I riferimenti politici diretti, specie se personali, non sono ammessi a prescindere dal segno. L’ultima cosa che voglio che accada su queste pagine è che la discussione si sposti su basi idologiche politiche. Abbiamo già abbastanza ideologia sugli argomenti ambientali. L’altra volta ho chiesto chi fosse B. Ora lo so, ma se anche fosse stata l’altra B, avrei comunque cancellato il commento. Se e quando per parlare su CM occorrerà essere iscritti parleremo di iscrizioni. Ogni altro genere di iscrizione non può essere discussa su queste pagine. Fai una bella ricerca, se trovi anche un solo partito politico nominato su CM ti passo il commento. Su questo non accetto repliche.
gg
Ma come, Guido, allora il mio dotto cerchio-e-botte post dove paragono il cambioclimatista medio a un seguace di Joseph De Maistre, non lo pubblicherai? Tsk Tsk
Ma scusate, qualcuno mi spiega come mai, se il padrone dell’ IPCC spara stupidaggini, allora lo difendono dicendo che sono estrapolate dal contesto o che quelli che dice lui addirittura non conta nulla. Se c’è qualche incertezza lato scettico, invece, è frutto di malafede. Non è che oltre a serristi fanno doppiopesisti di nome?
Sarebbe abbastanza un’impronta tipica del vetero-K.Reply
MG, in un commento di ieri ho spiegato la nuova policy. Per favore asteniamoci da commenti fuori tema.
gg
a parte quel che dice Pachauri (estratto dal contesto), è interessante notare, per chi vuol capire, che nei documenti ufficiali dell’IPCC ce n’è uno DEDICATO ai criteri da adottare per usare letteratura grigia:
http://www.ipcc.ch/pdf/ipcc-principles/ipcc-principles-appendix-a.pdf
quindi una certa percentuale ( e abbiamo visto che è CERTAMENTE inferiore al 30%) di letteratura grigia è UFFICIALMENTE PREVISTA , non è mai stata negata e NON inficia un’accidenti; fra l’altro le quote di grigia sono diverse per ogni working group; per motivi abbastanza ovvii;
gli ERRORI (o come altro li volete chiamare) del gruppo di volenterosi dubitazionisti fatti notare da Alessio sono d’altronde evidenti e non recitano a favore della loro buonafede; si tratta come al solito di trovare a tutti i costi un baco per attaccare l’IPCC; ma la sostanza è che la temperatura sale o permane alta e la CO2 anche; mentre la capacità scientifica dei dubitazionisti permane bassa o diminuisce
Reply
…permane alta… Ah però… 🙂
gg
gg sta di fatto che l’IPCC non ha mai sostenuto di usare documenti peer review al 100%, specie per il settore del WG3, la mitigazione credo che sia; molto meno per gli altri settori, come si evince dal medesimo documento della Laframboise; invece il vostro titolo
degno di un giornalaccio di seconda categoriafa pensare esattamente questo e anche l’azione cosi’ “volontaria” che descrivete; si tratta di azioni pienamente disinformative; l’ipotesi di lavoro è falsa ed è basata sulla frase tirata fuori dal constesto di una persona singola seppure importante;o fra l’altro il documento che ho citato prima e che descrive i modi di usare la letteratura grigia esiste da prima del 2000.in pratica da sempre l’IPCC usa anche la lettertura grigia dandosi dei criteri di uso i più rigidi possibile perchè in certo settori come ad esempio ripeto la mitigazione non c’è possibilità alternativa; in settori come la scienza di base le note di Alessio chiariscono che si tratta invece di classici altro che non-peer review, si sa bene che i libri anche di testo non sono peer review, il peer review esiste solo per le riviste e le nuove scoperte non per le scoperte ormai assodate
fate il vostro mestiere:
disinformare e la cosa bella è che ci credete pure;Reply
Moderazione coma da nuova policy.
Admin
Allora, facciamo un po’ di chiarezza, ma per i soliti 2. Perchè loro ci giocano e ci scherzano, nella speranza che qualcuno cada nella loro trappola.
Ebbene, quel gruppo di lavoro cerca di rispondere alla seguente domanda: è vero, come dice Pachauri, che il report è completamente basato su peer review? La risposta è no, che piaccia o meno ai capziosi.
I paper, le pubblicazioni, gli articoli, le tesi ecc. complessivamente conteggiate sono più di 5000.
E’ vero, alcune pietre miliari sono finite dentro le maglie di questo sistema (il cui lavoro di affinamento, tra l’altro, non è concluso e quindi prima o poi questi errori verranno eliminati). Rimangono una valanga di fonti non revisionate.
Ora veniamo all’altro capzioso. Semmai è verissimo il contrario. Dal momento che certa parte di dibattito ne ha fatto un vessillo, il peer review, è davvero imbarazzante scoprire che (oltre alle falle del sistema di revisione, ampiamente dimostrate in questi anni), ci si basi anche su letteratura non revisionata. Non ci fa affatto comodo rifarci al peer review, se non nella misura che questo è l’ennesimo boomerang per i capziosi del quartierino.
Il focus quindi (giusto per rimettere la frittata dal lato giusto) non è che l’IPCC non sia sufficientemente peer-review, ma che Pachauri l’ha sparata grossa per l’ennesima volta. Ma lo sappiamo ormai che i due di turno sono dei maghi a rivoltare la frittata…
CG
E’ infatti una questione di onesta’ intellettuale. Naturalmente, chiunque sia poco piu’ di un mentecatto capisce benissimo che un lavoro come quello dell’IPCC non puo’ essere fatto solo e soltanto intorno a lavori peer-reviewed. Capisce benissimo anche che in migliaia di pagine, qualche errore ci puo’ stare senza inficiare per questo il resto del lavoro. Etc etc. E invece no: Pachauri ha continuato (e continua, ne sono sicuro) a spacciare l’IPCC per infallibile, e assolutamente basato solo su lavori peer-reviewed.
Praticamente, si e’ dato del “pallone gonfiato” da solo. E ha marchiato allo stesso modo il lavoro di chi ha partecipato alle stesure IPCC. Ma ovviamente, su tutto questo viene steso solo un silenzio piu’ che tombale.
pausa pranzo; eccomi qua per la mia quotidiana ricerca di strafalcioni, ma vedo che il buon Alessio mi ha preceduto; grazie; sai com’è qui a CM quando fa comodo si svillaneggia il peer review, poi quando non fa più comodo per la battaglia dubitazionista (notare il cambio aggettivo) si attacca l’IPCC perchè non è abbastanza peer review salvo scoprire che si tratta di classici o di libri che non entrano per statuto nel peer review; e proprio volete fare opera buona
vi segnalo l’ultimo articolo del buon battaglia sul giornale in cui ne infila una dopo l’altro a partire dal fatto che il nucleare è la principale fonte elettrica al fatto che durerà migliaia di anni; come mai non gli fate una pernacchia?
dai Morabito lei cosi’ documentato anche se è un compagno di partito una pernacchia se la merita, povera università…..di Modena
Reply
Sorry, non leggo Il Giornale.
gg
Giuro che appena Battaglia decidera’ che e’ il momento di ridurre le liberta’ personali, passare alla censura piu’ allargata, impoverire tutti, acchiapparsi un mucchio di soldi e lasciare morire i vecchietti di freddo e i bambini di malattie respiratorie da fuliggine per (aggiungere una Causa a piacere), mi sentira’ pure lui…
Per intanto, il solito silenzio sulle solite cantonate prese da Pachauri. Perche’ non me ne meraviglio?
Scusate ma non se ne può più.
Propongo la seguente policy di moderazione.
Rimuovere da ogni post le frasi offensive, provocatorie, ridondanti o decontestualizzate, mantenendo il concetto di fondo, sempre che rimanga qualcosa.
Prendo per esempio il post di ASF. L’unica frase utile e quindi da mantenere è la seguente.
… si attacca l’IPCC perchè non è abbastanza peer review salvo scoprire che si tratta di classici o di libri che non entrano per statuto nel peer review …
Ovviamente la stessa regola valga per tutti.
Devo dire che ultimamente sono parecchio annoiato da questi battibecchi infiniti e, forse, non sono il solo.
Reply
Maurizio, no, non lo sei. Il discorso è il seguente. Intervenire con una moderazione più pesante implica perdere un sacco di tempo dietro stupidaggini. La ragione per cui non lo facciamo (oltre a non averne il tempo purtroppo) è che si nutre fiducia nel fatto che chi interviene lo faccia per dire qualcosa di sensato, non per fare semplice attività di disturbo, né per dare sfogo a non meglio specificate vocazioni personali altrimenti represse. E’ questa la ragione per cui ogni volta ripeto che questo NON è un forum. Non che abbia nulla in contrario, ma una buona parte del successo dei forum è proprio quella di consentire più o meno liberamente le due attività/inclinazioni personali di cui sopra.
Il fatto è che ultimamente siamo stati contagiati. In un certo senso era inevitabile, più si cresce (e CM è cresciuto molto in termini di contatti), più aumenta il rischio che questo possa accadere. Si deve comunque prendere atto del fatto che c’è chi si bea a creare scompiglio, pensando che questo dimostri la propria tesi, ovvero che lo scambio delle informazioni di queste pagine è di scarsa qualità.
Confidando invece nel buon senso dei lettori, metterò da parte (solo per ora) la tua proposta facendone un’altra: se chi pensa di essere stato provocato (non importa da chi e come) evita di rispondere rilanciando, i geni si stancheranno. Per parte nostra, in qualità di amministratori, gestiremo le provocazioni semplicemente come meritano, con il cestino. In quel caso, causa tempo ovviamente, se malauguratamente dovesse esserci affogato nel commento anche qualcosa di interessante, ce ne faremo una ragione facendo atto di contrizione e rinunciandoci con un sonoro pernacchione.
Grazie comunque del messaggio. Riceverlo da un lettore assiduo e attento quale sei mi è estremamente utile, anche se mi fa dispiacere ancora di più avendo già da tempo notato questa deriva.
Vedremo.
gg
Ha scritto “la battaglia dubitazionista (notare il cambio aggettivo)”.
Ho notato, e gliene do atto. Non trova anche Lei che il dialogo ne guadagni ?
Giuro che, non appena vedrò un pannello fotovoltaico dare energia anche di notte, una pala eolica fare lo stesso quando non c’è vento o una Francis girare quando non c’è acqua, mi unirò al coro…
Nel frattempo gradirei avere anch’io utili sollecitazioni intellettuali da parte di ASF, non i soli e patetici tentativi di spostare sempre l’attenzione sui BEN ALTRI PROBLEMI che affligono il mondo.
quindi suppongo di scarsa credibilita’ secondo chi ha affrontato questa penosa ricerca
La solita storia di guardare il dito e non la Luna. La scarsa credibilita’ viene affibbiata a Lorenz, Hawking e compagnia cantanta dalle roboanti dichiarazioni di Pachauri sulle quali poi Donna c’ha marciato.
E ha fatto anche bene (Donna, non Pachauri) perche’ ben si accompagnano quelle assurde parole del chairman alle sue improvvide esternazioni riguardo la “voodoo science” degli scienziati indiani che indicavano invece correttamente l’errore riguardo lo scioglimento previsto dei ghiacciai himalayani. E cosi’ via riguardo ogni errore dell’IPCC, che avrebbe potuto essere semplicemente corretto ed e’ stato invece ingigantito dalla stupida pretesa da parte di Pachauri di avere sempre ragione.
Come al solito quindi, e come stabilito ormai dalla IAC, l’IPCC si rivela una fonte di inesattezze, mezze falsita’, stupidaggini, uso sbarazzino dell’analisi delle incertezze, etc etc. Con buona pace di Lorenz e del suo miserrimo destino nel cestino del Dott. Pachauri.
ah, prima che se ne faccia un caso “penosa” nel senso di faticosa.
Reply
Hai fatto bene a precisare. 🙂
gg
Ci do un occhio meglio dopo che ho tempo, ma e’ interessante. Tra le non peer review citations nel WG1, quindi gray literature, quindi suppongo di scarsa credibilita’ secondo chi ha affrontato questa penosa ricerca, troviamo:
# Lorenz, E.N., 1967: On the Nature and Theory of the General Circulation of the Atmosphere. Publication No. 218, World Meteorological Association, Geneva, 161 pp.
(gia’…Ed Lorenz…quello squinternato che vedeva farfalle ovunque…perche’ mai citarlo)
Holton, J.R., 1992: An Introduction to Dynamic Meteorology, 3rd ed. Volume 48 of International Geophysics Series. Academic Press, San Diego, 511 pp.
Andrews, D.G., J.R. Holton, and C.B. Leovy, 1987: Middle Atmosphere Dynamics. Academic Press, San Diego, CA, 489 pp.
(due libercoli qualunque)
Hawking, S., 1988: A Brief History of Time. Bantam Press, New York, 224 pp.
(hawking mi pare di averlo gia’ sentito pero’…)
Agassiz, L., 1837: Discours d’ouverture sur l’ancienne extension des glaciers. Société Helvétique des Sciences Naturelles, Neufchâtel.
(eh Agassiz…come lo poteva sapere che i suoi lavori a fine ‘800 mentre vagava per la Scozia in cerca di impronte di ere glaciali, sarebbero stati tacciati come dubbi e non citabili)
Buys Ballot, C.H.D., 1872: Suggestions on a Uniform System of Meteorological Observations. Publication No. 37, Royal Netherlands Meteorological Institute, Utrecht, 56 pp.
(hmmm Buys Ballot….quello della legge….)
Questi rientrano nel 30% di non peer rewiev? A leggere le detailed methodology del lavoro parrebbe di si…
Eh? L’IPCC ha ormai la stessa valenza e reputazione dello Human Rights Council, sempre alle Nazioni Unite.
Come si fa a far venire giu’ un pezzo di qualcosa che e’ gia’ per terra???