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Ciclo solare, tutto e il contrario di tutto

Per parlare di questo argomento dobbiamo tornare indietro nel tempo a 5 anni fa, quando nel maggio 2006 la NASA pubblicò un articolo divulgativo che metteva in evidenza come all’alba della transizione tra i cicli solari 23 e 24 il grande nastro trasportatore solare avesse fatto registrare una velocità di avanzamento estremamente bassa, come mai si era registrato in passato.

Fig.1: il grande nastro trasportatore è una grande corrente di plasma del sole. I suoi 2 bracci impiegano circa 40 anni per compiere il giro intero. I ricercatori credono che il movimento del nastro trasportatore controlli il ciclo solare e misurano la sua velocità misurando lo spostamento delle macchie solari dai poli verso l’equatore.

Il dott. Hathaway, (responsabile della NASA per le previsioni dell’attività solare) ci spiega che normalmente il nastro trasportatore si sposta a 1 m/s, ma che in tempi recenti esso ha rallentato notevolmente ed ora si sposta a 0,75 m/s nel suo braccio nord, e 0.35 m/s nel suo braccio sud. Questi valori in accordo con la teoria e con le osservazioni fanno presupporre che il ciclo solare 25 (ora stiamo osservando il ciclo 24) sarà un ciclo estremamente debole con un picco di attività nel 2022.

Eccoci invece a tempi più recenti. Siamo nel maggio dello scorso anno e il dott. Hathaway annuncia in un nuovo articolo che il nastro trasportatore di cui sopra ci sposta alla velocità più elevata mai registrata negli ultimi 5 anni; e aggiunge che questa scoperta può giustificare l’insolito minimo solare che stiamo attraversando. Ma il dott. Hathaway non si accontenta, e gira il dito nella piaga, spiegando al grande pubblico che questo comportamento del sole sfida i modelli esistenti, in poche parole: signori non ci abbiamo capito assolutamente nulla.

La Nasa fa notare un’altra apparente contrattazione e cioè che mentre la superficie appare muoversi ad alta velocità, la parte più profonda del nastro trasportatore si muove molto più lentamente1. Dopo questo articolo sia la Nasa sia le riviste specializzate tacciono anzi alcuni continuano a ribadire che la bassa velocità del nastro trasportatore è la causa del prolungato minimo.

Intanto le previsioni riguardanti il ciclo solare 24 sono state riviste ancora una volta al ribasso come avete potuto già leggere su CM nei giorni scorsi e le macchie dell’emisfero nord si sviluppano in regioni sempre più equatoriali, indice di un ciclo forse ancora più debole delle ultime previsioni.

Vi ho riportato questi fatti perché, a mio avviso, sono un caso emblematico di quanto a volte dati completamente opposti tra loro vengano usati per giustificare lo stesso accadimento. E’ quantomeno curioso notare che la responsabilità di questo ciclo solare così debole venga attribuita alla stessa causa (il grande nastro trasportatore) ma con due comportamenti opposti (prima perché lentissimo poi perché velocissimo). Vi ricorda qualcosa? Che so, tipo: “fa troppo freddo perché il pianeta si è scaldato troppo”, a me sì.

I dati vengono spesso piegati alla nostra volontà per non dire ai nostri desideri, vengono presentati in modo diverso a seconda dell’obbiettivo perseguito e alle necessità del momento.

Viviamo in un mondo dove i modelli non sono strumenti per comprendere la realtà, sono essi stessi la realtà. E su questa realtà virtuale, teorica, matematicamente certa la politica e l’opinione pubblica prendono decisioni reali sulla base di informazioni virtuali, si mettono in gioco enormi capitali e risorse umane per combattere una guerra preventiva tanto osteggiata se chi l’ha pensata non è del “gruppo” quanto invocata se chi chiama alle armi è il guru del momento.

Una cosa non è stata considerata: nessuno ha avvisato il sole di attenersi ai modelli.

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  1. http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2010/12mar_conveyorbelt []
Published inAttualitàNewsSole

3 Comments

  1. Maurizio

    Un Termostato per il Sole:

    http://www.spacedaily.com/reports/Building_A_Global_Thermostat_In_L1_999.html

    Alcune cose sono interessanti, altre mi sembrano abnormi.

    Per esempio:
    “Nel breve termine, la razza umana è relativamente al sicuro da processi naturali, quali l’aumento del riscaldamento solare. Nei prossimi 100.000 anni, le condizioni cambieranno in modo significativo. Le temperature medie aumenteranno. Il livello del mare anche, provocando una riduzione delle aree di terraferma… Un milione di anni da oggi il calore solare può essere aumentato a sufficienza da rendere invivibile la Terra per gli standard odierni.”

    Secondo me un milione di anni sono troppo pochi per gli standard di variazione solare, moltiplicherei per 100 o per 1000.

  2. Martino Giorgioni

    Interessante. Mi potrebbe dare qualche riferimento su come viene misurata la velocità del nastro trasportatore del Sole?
    Grazie

    • Certo, il metodo classico prevede di misurare la velocità con la quale le macchie solari traslano verso l’equatore mentre ora gli strumenti eliosismografici di SDO permettono misurazioni della velocità superficiale del nastro trasportatore. Come abbiano ricavato i dati precedenti alla messa in orbita di SDO lo ingoro. Proverò a documentarmi. Forse altri strumenti satellitari possono fornire dati indiretti.

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