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Ricordati che devi vivere!

Tutti sanno che nel mondo dell’informazione per interessare è meglio una cattiva notizia che una buona, il negativo fa vendere più copie per questo motivo è messo in risalto. Inerente tali argomenti, nell’ambito dei cambiamenti climatici ho già scritto in “Capire tu non puoi, Tu chiamale se vuoi emozioni”. In questi giorni si è discusso de “La fine del mondo” al Festival di Roma. Chi ucciderà il mondo? Un asteroide, un cambiamento climatico o lo spegnimento del sole? E’ a queste domandine da un milione di dollari che scienziati e filosofi hanno provato a dire la loro conversando con il pubblico durante la sesta edizione del Festival delle Scienze. Quelli che organizzano queste manifestazioni forse non saranno scienziati, ma sono dei professionisti di alto livello nel loro campo, il loro scopo è di ottenere l’interesse del pubblico. Il consenso del pubblico si può ottenere in molti modi e per certe persone importa poco se per questo scopo si usano previsioni, scenari, bugie, distorsioni della verità e cose del genere. Naturalmente il sollevare insieme tanti allarmi per imminenti catastrofi potrebbe far perdere di credibilità il tutto, una specie di sindrome di “pierino ed il lupo” come scrive uno dei sostenitori della imminente catastrofe a causa del riscaldamento globale e della fine del petrolio1, anche lui però presente al festival2.

Nonostante il rischio di rendere meno credibili le apocalissi previste, sono stati tanti i “catastrofici” interventi. Di questi un’affermazione riportata dall’agenzia ANSIA, ops ANSA, mi ha colpito (tolgo i nomi essendo interessato al contenuto e non alle persone, il grassetto è mio):

17:15 – Scetticismo su cambiamenti climatici per motivi psicologici

(ANSA) 20.01.2011 – ROMA, 20 GEN – Ormai ogni giorno i dati scientifici confermano che la febbre del pianeta sale, come nel caso dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale che ha ribadito oggi che il 2010 e’ stato l’anno piu’ caldo da quando si fanno le misurazioni, ma lo scetticismo sui cambiamenti climatici rimane, soprattutto per ragioni ’psicologiche’. Lo afferma ——- , che sul tema interviene nella giornata di apertura del Festival della Scienza di Roma dedicato quest’anno al tema della ’fine del mondo’. “I motivi per cui rimane lo scetticismo sono tanti, ma uno dei principali e’ che a livello psicologico e’ difficile accettare che l’uomo sta provocando un cambiamento con conseguenze cosi’ gravi – spiega l’esperto – nella mente scattano meccanismi di difesa tipici di quando troviamo qualcosa che ci ferisce, che portano a minimizzare la portata del fenomeno, e a pensare ad esempio che ’l’uomo se l’e’ sempre cavata, e ci riuscira’ anche in questo caso’”. Accanto alle motivazioni psicologiche ci sono poi gli interessi privati: “Chi ha interesse a non far prendere subito misure contro le emissioni tende a magnificare i dubbi poi ci sono casi di narcisismo di alcuni scienziati perche’ ormai se si e’ scettici si va a finire sulle prime pagine”.

Insomma al festival della catastrofe si dice che per avere successo mediatico occorre essere scettici sulle catastrofi (da notare che non ha usato negazionista), un po’ come se una partecipante a miss Italia dicesse durante la manifestazione che per aver successo nella vita occorre essere “racchia”.

Dopo mille anni che il ritornello che rimane nelle menti delle persone è “ricordati che devi morire”, si scopre che psicologicamente era più azzeccato “ricordati che devi vivere”.

Credo che tutti abbiate in mente i film scettici, i premi oscar, i nobel dati a scettici, le prime pagine e le trasmissioni di prima serata concesse ai personaggi definiti “scettici”, quindi non è necessario che commenti ulteriormente la frase. Il problema è che per aver successo come “catastrofisti” occorre “la patente”, cioè occorre aver dimostrato che le proprie previsioni si avverano. E’ quanto scritto anche da Pirandello e recitato da Totò nel film “la patente”, quando per farsi riconoscere la patente ha necessità di testimoni che diamo prove inconfutabili:

Nasce un dubbio: non è forse che anche agli attuali “previsori” mancano le prove inconfutabili di credibilità?

Ma a Totò ”la patente” a che serviva?

Per avere credibilità nelle persone e guadagnare con le previsioni! Per fortuna con il tempo tutto è cambiato dal tempo di Pirandello, anche se qualcuno desidererebbe mantenere l’eccezione del clima. Oggi, ci dicono, l’attenzione delle persone non è per chi prevede catastrofi, è per gli “scettici narcisisti”. Ma se fosse vera quest’affermazione, perché gli organizzatori del festival non gli hanno dato retta dando alla manifestazione un titolo diverso in modo da ottenere maggiore interesse? Non è che non credono a quello che dice neanche loro?

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  1. http://ugobardi.blogspot.com/2010/09/il-lupo-ha-pagato-pierino-il-falso.html []
  2. http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2011/01_gennaio/19/cultura_la_fine_del_mondo_secondo_la_scienza_al_festival_di_roma,27935004.html []
Published inAttualitàNews

7 Comments

  1. giovanni pascoli

    Rispetto ai commenti vorrei fare una precisazione per me fondamentale e spero che lo sia anche per tutti voi.
    La distinzione tra “scettici” e “catastrofisti” non riguarda semplicemente il global warming (GW) ma bensi l’antropic global warming (AGW). Nel senso che io come “scettico” sono consapevole dell’esistenza di cambiamenti climatici ciclici naturali, legati a diverse cause fra loro concatenate. IN quest’ottica sono anche d’accordo con il fatto che stiamo vivendo un periodo particolarmente caldo che può essere riferito au uno dei picchi inerglaciali di epoca quaternaria. Sono anche consapevole del fatto che il ciclo di progressivo riscaldamento legato all’uscita dalla piccola glaciazione del 1700-800 sia giunto quasi al suo massimo e che più o meno velocemente si sta valicando la cima e si sta rientrando in un periodo di raffreddamento ( questo dicono i dati a nostra diposizione). Lungi da me fare previsoni su tempi, modi e quant’altro, si tratta semplicemetne di osservazioni qualitative. Io come “scettico” sostengo il fatto che in questi ultimi decenni ci sia stato un riscaldamento globale (GW). Come scettico ritengo che questi cambiamenti siano comunque naturali e che l’infuenza dell’uomo su questi processi sia in ogni caso trascurabile. Questa osservazione ha una conseguenza fondamentale e cioè il fatto che come scettico ritengo che l’uomo non possa in alcun modo far variare il clima a suo piacimento e quindi non possa in alcun modo intervenire su di esso, ne segue che tutti gli interventi proposti dai “catastrofisti” per modificare il clima ( ex.riduzione emissioni di CO2) siano inutili. Dal mio punto di vista di scettico l’unica azione che l’uomo può fare nei confronti del clima è quello di ridurne gli impatti negativi sulla propri asocietà, quindi mitigarne gli effeti ma non assolutamnente modificarne le cause. La visione dei catastrifisti è copletamente diversa, essi ritengono che sia l’uomo con le emissioni di CO2 a far variare il clima e come tale sarà l’uomo ad avere il potere di decidere in base alle sue scelte e politiche economiche ed industriali il clima del futuro, in questo senso si parla di AGW e non semplicemente di GW con tutte le implicazioni che ne derivano.
    Quindi riassumento come scettico penso:
    Cambiamenti climatici SI
    Cause umane dei cambiamenti climatici NO
    Staticità e immutabilità del clima NO
    possibilità di influire e mitigare i cambiamenti da parte dell’uomo NO
    Possibilità da parte dell’uomo di mitigare gli effetti del clima sulla società SI

  2. Meteogeek

    Viviamo in un mondo di oche (patentate).

  3. teo

    Acc… e io che pensavo di essere bravo!
    Invece, tutti quei begli euroni di finanziamento solo perche’ sono scettico. Quasi quasi li rimando indietro. Che faccio? Disdico anche la cena con la Commissione per il Nobel? Tu Fabio che fai? Ci vai lo stesso? Preferisco cosi’, sapete, tutta quella gente, mi mette in imbarazzo , deve essere il mio problema psicologico, l’ho anche sentito da qualche parte la storia del problema psicologico. Anzi, sai cosa faccio? Mando un bel telegramma: non mi chiamate piu’! Cosi’ faccio contento anche Caserini.

    • Fabio Spina

      Caro Teo,
      ti vorrei rispondere ma sono troppo occupato tra articoli, interviste e prelievi in banca. Per i fondamentalisti della teoria del GW non ti preoccupare, la psicologia è dalla loro parte. Nella loro mente scatteranno meccanismi di difesa tipici di quando troviamo qualcosa che ci ferisce, come il caso delle persone che non ci danno più fiducia, meccanismi che portano a minimizzare la portata del fenomeno, e a pensare ad esempio che se la sono sempre cavata, per i fondi e la visibilità,e ci riusciranno anche in questo caso. Ciao

  4. Guido Botteri

    Questa storia che gli scettici farebbero fortuna (si, assai…) e i poveri catastrofisti sarebbero ignorati, la sento dire sempre più spesso in giro, e credo che sia un esempio dell’immensa, inconfutabile, megagalattica, inarrestabile ipocrisia di questa gentge, che pensa di poter dire qualsiasi menzogna, contro l’evidenza più lampante, che è davanti agli occhi di tutti.
    ma il sovvertimento della realtà è tattica diffusa tra i sostenitori dell’ipotesi AGW, a cominciare dall’accusa che sarebbero gli scettici (insultati in genere col termine di “negazionisti”) i sostenitori della Terra piatta, quando la realtà storica prova l’esatto contrario. Fu quella una vittoria dello scetticismo contro il potere, contro quello che ora chiamiamo mainstream.
    Ora il mainstream ci accusa di detenere il potere mediatico ?
    Non c’è limite, non c’è limite !
    Secondo me.

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