Questa è proprio uno spasso! La settimana scorsa finalmente, dopo svariate settimane di penombra e come accade da sempre, è tornato il sole in Groenlandia, ovvero in quella ridente cittadina che si chiama Ilulissat, adagiata in un fiordo (dal 2004 dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco) sulla costa occidentale della regione. Solo che a quanto pare, invece di arrivare il 13 gennaio, il sole ha fatto capolino l’11.
Ohibò, siamo fritti! Che diavolo sarà successo? Facile, trattasi di uno dei più perfidi effetti del riscaldamento globale, il ghiaccio si scioglie e l’orizzonte cambia, per cui (tac!) alba anticipata nella terra verde che di fatto è bianca.
La prima ipotesi che era stata fatta però era diversa e per certi aspetti ancora più risibile. Qualcuno andava dicendo che fosse accaduto a causa della variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, con annesse variazioni di campo magnetico. Ci mette una toppa lestamente un astronomo dell’università di Vienna, il quale più o meno dice così: ma siamo matti? Queste cose le controlliamo bene, non c’è traccia di niente del genere nei nostri dati. Meno male, verrebbe da dire. Il nostro esperto di turno sa che la comunità scientifica cui appartiene lo avrebbe esposto al pubblico ludibrio se avesse detto qualcosa di diverso, ma sa anche che esiste un’altra comunità scientifica e copiosi media che ad essa si abbeverano, che stupidaggini del genere le lasciano passare, anzi, le tracannano tutte d’un sorso, come il tizio della foto.
Sicché ecco pronta la bufala climatica della settimana (non si può dire del mese, dell’anno o del secolo perché altre ce ne saranno di ben più succose): è colpa del caldo. E il quotidiano nazionale che riporta il tutto naturalmente ci rende edotti anche di quanto abbia fatto caldo -ben 3°C più della norma- da quelle parti quest’anno, noto a tutti per essere stato il più caldo di sempre! Che quei tre gradi stimati e non misurati abbiano poi portato le temperature a quella fatidica soglia dove il ghiaccio diventa acqua non sembra sia in effetti una cosa meritoria di più attenta verifica.
Ma il problema è un altro. Dopo la sagace uscita del nostro esperto, o per supportare la stessa, vi risulta che qualcuno si sia preso la briga di controllare di quanto dovrebbe essersi abbassato l’orizzonte, ovvero lo spessore del ghiaccio perché potesse esserci addirittura un anticipo di due giorni? Niente, nada, nix! E sapete perché? Perché da quella città non c’è ghiaccio all’orizzonte nella direzione del punto di massima altezza del Sole zenith, c’è una collina di 113mt (non sede di ghiacciaio). E vi risulta che qualche sapientone climatico si sia preso la briga di smentire?
Ecco qua. Indipendentemente dalla latitudine il Sole al punto di massima altezza zenith è sempre a sud (in questo emisfero). Su questo siamo tutti d’accordo ok? Si presume anche che al termine della notte artica, il Sole cominci a superare l’orizzonte appunto quando raggiunge il punto più alto nell’arco apparente che traccia nel cielo. Infatti l’11 di gennaio il Sole era quasi un intero suo diametro sotto l’orizzonte ideale (terra piatta etc etc) alla latitudine di Ilulissat. Come diavolo poteva essere sopra?
Urge una spiegazione. In realtà il Sole in città ci arriva più tardi, circa una settimana, per le ragioni di cui sopra. Infatti la tradizione vuole che gli abitanti della zona vadano in pellegrinaggio ad attendere il fatidico momento sulla cima della collina il giorno 13. Meno di due chilometri di viaggio e un centinaio di metri di quota, quanto basta per vedere i primi bagliori stagionali della nostra stella. Quest’anno evidentemente ci sono andati prima, magari se lo sentivano vai a capire. Fatto sta che pare che i bagliori ci siano stati, ma lo stupore deve essere stato tale da impedire a chicchessia di scattare una foto. Dell’avvenimento infatti abbiamo solo molto inchiostro (lo stesso articolo ripetuto ad libitum in cento lingue) e zero immagini. Non è dato sapere inoltre se l’evento si sia ripetuto il giorno dopo, quando sarebbe dovuto durare anche parecchio di più permettendo magari di girare un video, sempre dopo essersi ripresi dallo stupore. E invece niente. Che cosa è successo allora? Forse il Sole non c’era, come pare si possa dedurre anche dai dati del sito Timeanddate.com. Magari c’era la sua immagine, Cani del Sole, rifrazione o altro effetto ottico innescato dalla presenza di prismi di ghiaccio in sospensione, evento affascinante ma praticamente invendibile al mercatino del climarrosto. Questo in realtà lo ipotizza in calcio d’angolo anche il famoso esperto di turno, non prima di essersi assicurato perenne riconoscenza tra i fanatici dell’AGW con la sua ben più appetibile precedente dissertazione, completamente ignaro del fatto che associare questa risibile spiegazione senza argomentarla opportunamente a quella delle mutazioni astronomiche in stile 21/12/2012 da’ la misura della solidità degli argomenti. Contento lui.
Ne consegue che se la gita in collina fosse avvenuta con due giorni di anticipo anche gli anni scorsi, o se si fossero arrampicati sui tetti, il Sole in anticipo lo avrebbero visto comunque. Come scritto poco più su, quando la “notte polare” sta per terminare, il Sole è appena sotto sotto l’orizzonte. Più l’aria è fredda, maggiore è la rifrazione, per cui, in assenza di opportune misurazioni dello spessore del ghiaccio sull’orizzonte visibile e in assenza di informazioni circa la temperatura (per quel giorno ma anche per l’ultimo anno), dire che il Sole sia sorto prima a causa del riscaldamento globale e dire che si è vista la sua immagine per effetto ottico causato dal freddo è la stessa identica cosa.
Morale: non importa cosa accada, tu dì che è colpa del global warming, che di sicuro vai sui giornali.
PS: In questo video, c’è il punto di vista della popolazione locale, un video di una anno fa, in cui, guarda un po’, si dice che il Sole non è più quello di una volta. Attenzione però, perché si dice pure che gli Orsi Polari invece di diminuire aumentano, per cui temo che la fonte non sia attendibile, a meno di non fare un meticoloso cherry picking. Tornando in città, cioè scendendo dalla collina, cosa che chi ha scritto l’articolo non si è dato la briga di fare, potremmo dire che se le cosse fossero effettivamente andate come abbiamo letto, con la collina di 113 metri a delimitare l’orizzonte a un miglio di distanza, perché il Sole potesse sorgere la prima volta ben due giorni prima del previsto si sarebbero dovuti sciogliere la bellezza di 25mt di ghiaccio (che sulla collina comunque non c’è). Qualcosa mi dice che lo avremmo saputo parecchio prima del fatidico giorno.
Addendum
A questo link un interessante studio sulle temperature in Groenlandia. Si ferma all’anno 2000, ma contiene parecchie informazioni di rilievo, come ad esempio l’assoluta mancanza di correlazione tra il trend delle temperature superficiali e quello in area artica.
Ecco l’indagine antibufala sull’argomento pubblicata da Paolo Attivissimo:
http://tinyurl.com/6aw3lbd
Reply
E luce fu.
ssp
Grazie della segnalazione.Molto interessante.
Dunque, l’ipotesi Novaja Zemlja è probabile, secondo Attivissimo… Avrei dovuto avere il coraggio di scommettere qualche euro un paio di giorni fa con qualche amico, diciamo così, “meno scettico” di me 😉
PS Dallo stesso articolo: “… l’ex cronista sportivo della BBC che oggi sostiene che i governanti del mondo sono alieni rettiliani camuffati in stile Visitors…” – probabilmente sarebbe il caso di approfondire per capire a chi mettiamo in mano la diffusione di informazioni con questa fantastica rivoluzione dei blog, ma tutto sommato preferisco lasciar perdere.
non c’entra nulla con la Groenlandia, ma è un link interessante:
http://www.guardian.co.uk/environment/2011/jan/19/false-climate-change-study
Reply
Grazie Max.
ssp
dal link citato:
[ In an email, Gavin Schmidt, a Nasa climatologist wrote: “2.4C by 2020 (which is 1.4C in the next 10 years – something like six to seven times the projected rate of warming) has no basis in fact.” ]
…e sappiamo chi sia Gavin Schmidt, non certo uno scettico.
La cosa per me grave, anzi gravissima, è che Liliana Hisas, l’autrice, era stata avvisata dell’errore, ma questo non l’ha fermata. Per me un atteggiamento del genere è inqualificabile.
Ora farà bene a riflettere sulle conseguenze. Non abbiamo bisogno di questo tipo di “ricercatori”. Ci sono altri mestieri per chi crede di poter prendere in giro impunemente la gente.
Secondo me.
La stessa bufala è stata ripresa dalla newsletter de LE SCIENZE.
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1346344
Non ho parole…
Se e’ vero che il mondo degli scettici ha il problema di dover convivere con un mucchio di svitati, e’ altrettanto vero che il mondo di chi crede nella catastrofe climatica ha il problema di attirare tutti i creduloni
A proposito di Groenlandia e di sole, ecco un link dove parlo di un “refuso” pubblicato anni fa dal National Geographic:
http://omnologos.wordpress.com/2006/06/20/inaccurate-reporting-on-the-national-geographic-magazine/
Invito anche io a correggere il testo, cambiando “zenith” con “il punto giornaliero di massima altezza”.
Reply
Marò, state col forcone! 🙂
ssp
Non sono/siamo mica scettici a comando… 😎
Questo tutto sommato fa il contrappunto all’increscioso errore del quadro attribuito su altro sito a un pittore inesistente. Naturalmente i lettori cambioclimatisti di quel sito non si sono neanche posti il problema di verificare…chissa’ perche’, non me ne meraviglio.
Concordo! Forcone per tutti… è l’unico modo di fare le cose bene.
Ecco, va bene la correzione, ma bisognerebbe ancora togliere la parola zenith che lì non ha senso. E scusa ancora per il forcone…
🙂
Reply
Dannato wordpress… 🙂
ssp
non sno un astronomo o astrofisico, però mi viene da pensare una cosa: ma il sole sorge sempre esattamente nello stesso punto anno dopo anno? non è che forse con la precessione degli equinozi e altre variazioni cicliche dei paramentri orbitali e rotazionali la posizione delsole varia leggermente con il passare degli anni? Ora non ricordo bene ma mi sembra che avevo fatto caso un po di anni fa al fatto che dalla mia camera da letto di bambino il sole ora sorgesse da una posizione diversa rispetto a quanto succedeva 30 anni fa …forse mi sbaglio……
se qualcuno ha argomenti a proposito.
Se cosi fosse sarebbbe semplicemente spiegato il perchè il sole possa sorgere due giorni prima rispetto alla media…
Non sono effetti così rapidi, su scala decennale non si hanno fenomeni percettibili ai sensi umani. Però le variazioni ci sono tanto che il fenomeno della precessione degli equinozi era noto già 2000 anni fa dato che gli astronomi si dovevano preoccupare del calendario per i cicli dell’agricoltura (e magari per gli oroscopi del re). Le osservazioni trascritte e raccolte dalle generazioni successive consentirono di rilevare fenomeni dai cicli millenari come la precessione o multidecadali come il ciclo delle eclissi (saros). Il sorgere del sole è comunque un ciclo relativamente stabile nel tempo di una vita umana, ma occorre tener conto che l’effetto stagionale è importante. Al solstizio d’inverno il sole sorge circa a sud-est per le nostre latitudini, agli equinozi sorge ad est e al solstizio estivo circa a nord-est. La culminazione che per il Sole avviene a mezzogiorno è il punto di massima Altezza (in gradi dall’orizzonte) ed è dipendente dalla latitudine dell’osservatore.
Tenderei ad escludere la possibilità fisica di avere un anticipo del sorgere del sole in un determinato luogo per cause astronomiche in tempi così brevi. Tutto il resto, qualità delle osservazioni comprese, è argomento di dibattito 🙂 ….
grazie x le precisazioni!
..Francamente appresa la notizia mi e’ venuto da sorridere.. Perche?
Chiaro, qualsiasi cosa succede e’ colpa dell?AGW!! sembra di stare nel Medioevo,qualsiasi cosa succedeva non in linea con le proprie idee
qualcuno veniva brustolito senza attendere risposte piu’ razionali..Una nuova caccia alle streghe in chiava moderna! Attendevo la risposta di CM,ed e’ARRIVATA PUNTUALE. Grazie.
PS C’è una descrizione un po’ più dettagliata alla voce specifica qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Mirage_of_Astronomical_Objects
Grazie della segnalazione! Non è che che il punto di osservazione sulla collina su cui sono saliti era più alto del solito a causa delle locali cospicue precipitazioni nevose invernali? Senza i dati si può inventare di tutto come hanno fatto in questo caso senza mai far vedere foto dei due giorni, serie dati temperatura sotto zero per sciogliere ghiaccio, etc. Naturalmente il mio è uno scherzo, cmq anche questa ipotesi potrebbero divenire dimostrazione presenza AGW che ha aumentato precipitazioni a tal punto che….
Saluti Fabio
Negli ultimi anni non l’ho più fatto, ma una po’ di anni fa d’inverno ogni tanto mi dedicavo alle foto dei tramonti, in Maremma, dove il sole tramonta in acqua. Si verificano tanti divertenti effetti ottici, oltre ai citati sundog, su cui poi mi ero documentato – in un caso ho assistito (ho la foto da qualche parte, purtroppo era ancora su pellicola e non è facilmente rintracciabile) a quello che credo fosse un “Novaya Zemlya”, il sole apparve per alcuni minuti dopo il tramonto come una linea luminosa sull’orizzonte. In generale, l’effetto pare comune all’Artico e ha come effetto di far apparire il sorgere del sole in anticipo (o il tramonto in ritardo), e quindi direi anche di fare vedere il suo bagliore mentre è ancora sotto l’orizzonte.
http://en.wikipedia.org/wiki/Novaya_Zemlya_effect
Vi pare plausibile?
Confesso! Avevo preso la notizia per uno scherzo ma, ovviamente, nessuno ci sarebbe potuto cadere. No, non ditemelo.
Reply
Teo, secondo me è uno scherzo infatti, ma semplicemente non lo hanno capito…
SSP
Ottimo e tempestivo intervento di chiarimnento. Speriamo che la correzione di traiettoria di questo boomerang mediatico, faccia saltare qualche testa (ne dubito!) o la riorienti verso la realtà dei fatti (che non sono l’alternativa ai beoni). Mi chiedo se queste trovate abbiano un fondamento a scopo turistico-promozionale (vedi governo subacqueo delle Maldive e fatti del genere), oppure semplici provocazioni giornalistiche all’assopito mondo della scienza, di cui si sono perse gran parte delle tracce tra le infinite vie dei mass media.
Tra l’altro, confrontando i dati del passato sul sito Timeanddate, ci si rende conto che una certa variazione nell’orario preciso del ri-sorgere del sole c’è sempre stata in quell’area, con un’oscillazione che varia in quel preciso luogo anche di oltre 24 ore, tra il 12 e il 13 gennaio; ma ovviamente le cause sono da ricercarsi negli impercettibili e pseudo-ciclici movimenti astronomici del sistema terra-sole and co.
Solo una correzione sullo Zenith. E’ il punto del cielo proiettato sulla verticale del punto di osservazione, il suo opposto è il Nadir.
Quindi il sole culmina sempre giustamente a Sud nell’emisfero Nord e viceversa, ma allo zenith, cioè sulla verticale, passa solo in certi giorni dell’anno e solo nella fascia tropicale, da cui la Groenlandia, e anche noi, distiamo parecchio. Saluti.