Chi segue Climate Monitor sa che non amiamo le classifiche di stampo calcistico sulle temperature, anzi, per dirla tutta le consideriamo esclusivamente per quello che sono, una leva mediatica nel migliore dei casi, uno strumento di propaganda nel peggiore.
Questa volta sono stati perseguiti entrambi gli scopi, e la marcia di avvicinamento è iniziata con congruo anticipo, giusto prima della conferenza di Can’tCun, così, tanto per avere anche lì un po’ respiro mediatico in un contesto che i media snobbano sempre di più, la catastrofe climatica.
Inizialmente, pensavamo che gli annunci prematuri sarebbero rimasti quel che erano, e che nessuno avrebbe avuto il coraggio di arrivare sino in fondo. E invece NOAA e NASA, gestori di due dei tre più completi dataset di temperature superficiali, nonché utilizzatori al 90% e oltre degli stessi dati, hanno deciso di dichiarare il 2010 anno più caldo dall’inizio delle misurazioni escludendo dal computo il mese di dicembre, proprio quello in cui le temperature superficiali, specialmente sull’emisfero nord, hanno subito una drastica diminuzione.
Vedere per credere. Nel comunicato NOAA c’è un link ad una immagine che riproduce le anomalie di temperatura in formato grafico. L’intestazione del grafico recita dicembre-gennaio, ed è stato aggiunto il 2010. Quando però si vanno a vedere le anomalie nella speciale classifica degli anni compilata per l’occasione si scopre che il paragone è stato fatto con i periodi gennaio-novembre. Sotto ancora un’altra classifica, in cui il periodo torna ad essere gennaio-dicembre ma c’è un asterisco che poi non trova spiegazione nei paragrafi successivi.
Veramente incomprensibile ed al limite della farsa. Ma se i dati non sono consolidati, come loro stessi ammettono, che bisogno c’era di fare l’annuncio? Vogliamo scommettere che poi non sarà così quando includeranno dicembre e la faccenda passerà inosservata?
Giungo ben ultimo a commentare questo post. Voglio aggiungere, però, una chicca alla discussione. Sul Corriere della Sera di oggi è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il record del 2010: è stato il più caldo degli ultimi 130 anni” a firma di M. Iossa. Nell’articolo si prende spunto dalle alluvioni in Australia, Sri Lanka e Brasile e si va a finire al …. G.W.. La Iossa parte dalla considerazione “…. il GISS, che è riuscito a calcolare la lieve differenza di 0,01 gradi che passa tra il 2005 ed il 2010” e riporta il commento di Hansen già postato da Fabio Spina. (E’ inutile dire che mi associo a tutte le considerazioni già fatte in merito al centesimo di grado misurato con tanta precisione da destare qualche sospetto).
L’articolo prosegue con una dichiarazione di G. Maracchi del CNR che attribuisce tutta la responsabilità di quanto sta succedendo alle “… immissioni di CO2, difficilmente contestabili visto che ci sono i dati ed il fenomeno si può misurare….”
Fin qui tutta ordinaria amministrazione. La cosa che mi ha fatto riflettere e che mi porta a condividere le preoccupazioni che G. Guidi manifesta nell’incipit del suo post, è la chiosa dell’articolo di M. Iossa. Sempre G. Maracchi, infatti, insiste sul fatto che bisogna far capire alla gente due cose: “La prima è che il forte freddo che ha fatto a Natale e che farà ancora non contraddice il record di caldo del 2010”. La seconda, presumo, dall’articolo non si capisce bene, “il G.W. sta cambiando non solo il clima in generale ma anche il tempo atmosferico….”. Il tutto è condito con l’immancabile grafico in cui le zone polari artiche sono rosso fuoco, quasi marrone.
In questo articolo troviamo tutto l’armamentario ideologico di cui si dibatte in questo blog. Il problema è che uno che legge il Corriere si fida di quello che trova scritto. Si meraviglierà, forse, della grande precisione con cui si misurano le temperature da parte della NASA e, alla fine, si convincerà che quando fa troppo caldo è perché il pianeta si sta scaldando mentre quando fa troppo freddo è perchè il pianeta …. si sta scaldando. Lo hanno detto fior di scienziati intervistati dal Corriere della Sera, mica quattro dilettanti che si dilettano a commentare un blog. Così si forma il consenso.
Mio modestissimo parere personale.
Ciao, Donato.
Errata corrige: La cosa che mi ha fatto riflettere e che mi porta a condividere le preoccupazioni che Sancho Senza Panza manifesta nell’incipit del suo post…
Mi scuso con l’autore.
Ciao, Donato.
L’incertezza sulle misure e’ di +-0.07 (e stiamo qui a discutere di un record guardando i centesimi di grado! ridicolo!)
Il grafico con gli errori (finalmente ne vedo uno) e’ qui: http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/service/global/global-land-ocean-mntp-anom/201001-201012.gif
Io l’unico dato significativo che vedo, osservando il grafico, non e’ certamente il record del 2010, bensi’ il fatto che negli ultimi dieci anni la temperatura e’ rimasta pressoche’ invariata.
Pierluigi
Quello è l’errore statistico, in realtà l’errore sarebbe molto maggiore perché nessun termometro operativo raggiunge l’accuratezza minore all’ordine del grado, così anche le radiosonde. Le misure saltellitari essendo indirette hanno errore ancora maggiori.
Se trovate traccia di quest’ultimi in qualche grafico o articolo Vi sarei grato di farlo sapere sul blog.
Buona domenica
ma un margine di errore nei risultati non c’è? in genere quando si è seri si riporta sempre un valore +- un errore numerico o percentuale….
Poi mi sfugge una cosa.
1) Quest’ultimo anno l’antartide si è caratterizzato per un ulteriore aumento dell’estensione dei ghiacci
2) L’inverno in America meridionale è stato particolarmente rigido
3) da quel che potuto vedere e sentire almeno a livello europeo mi sembra che l’inverno scorso sia stato perticolarmente rigido , la primavera ha ritardato il suo arrivo e l’estate è stata piuttosto mite, Veramente non riesco a correlare questi dati con la realtà percepita (almeno da me piccolo e stupido essere umano)
Se qualcuno puo portare dati opposti e inequivocabili……
Contrordine compagni…e’ il momento delle piccole differenze
http://www.giss.nasa.gov/research/news/20110113/
mentre le carte mostrano global warming confinato a specifiche regioni del globo (specie quelle meno popolate)
http://www.giss.nasa.gov/research/news/20110113/509984main_201111_anomaly_maps.jpg
Mi si perdoni se scrivo una sciocchezza ma ripeto non sono “del campo”. Esistono mappe simili per i dati satellitari UAH e RSS? O sono solo dati gia’ aggregati sull’intero pianeta?
Sarebbe interessante per vedere e valutare l’effetto di interpolazione dei dati terrestri.
S.
Gent.mo Simone, stiamo elaborando i dati satellitari, a commento del 2010 e del trentennio precedente. Anche disaggregano i dati per zona geografica. Conto di pubblicare l’articolo entro breve.
Grazie e buon proseguimento,
CG
Il relativo comunicato ANSA è:
ROMA, 13 GEN – Il 2010 si conferma come l’anno piu’ caldo degli ultimi 130 anni. Secondo l’istituto Goddard della Nasa, la temperatura media registrata nello scorso anno ha infatti sostanzialmente raggiunto quella del 2005 (con una differenza di appena 0,01 gradi), che finora deteneva il record di anno piu’ caldo a partire dal 1880. Secondo i nuovi dati, dopo il 2010 e il 2005 gli anni piu’ caldi (sempre dal 1880 ad oggi) sono stati, nell’ordine, il 1998, 2002, 2003, 2006 e 2007. Risulta che la temperatura abbia cominciato a salire in modo costante a partire dalla fine degli anni ’70, aumentando di 0,19 gradi ogni decennio. Per il direttore del Goddard, James Hansen, il 2010 rischia di detenere il suo record per breve tempo, ’’se la tendenza al riscaldamento globale sara’ confermata’’. La ricerca si e’ basata sulle rilevazioni di oltre mille stazioni meteorologiche in tutto il mondo, satelliti e stazioni antartiche. I dati sono stati poi analizzati al computer per calcolare le anomalie, ossia la differenza tra la temperatura di superficie in un particolare mese e la temperatura media del periodo fra il 1951 e il 1980. I risultati della Nasa coincidono con quelli prodotti da altre istituzioni americane, come l’Ente nazionale per gli oceani e l’atmosfera (Noaa) e il britannico Met Office Hadley Centre. (ANSA)
un centesimo di grado. no comment.
La cosa fa piegare in due dalle risate, ma ci rendiamo conto su cosa si è costretti a discutere? 2 centesimi di grado su 60, misurati con degli strumenti posizionati chissà dove e sulla cui taratura…mah.
E parlare, invece, delle misurazioni satellitari, probabilmente più affidabili?
Qualcuno potrebbe per favore spiegarmi perchè NOAA e NASA sono così interessate a confermare l’AGW? Grazie.
Qualcuno potrebbe per favore spiegarmi perchè NOAA e NASA sono così interessate a confermare l’AGW?
Non cadiamo nel complottismo, per favore.
NOAA e NASA riportano dei dati, usiamoli per quello che sono (niente di sconvolgente) senza però fare dietrologie.
Oltre i dati sarebbe interessante che il comunicato di un ente scientifico avesse detto che sui due millesimi di differenza ci sono 7 su uno dei due valori (l’altro non è riportato), che non esiste strumento al mondo che misuri in campo i centesimi di grado.
Se fossero spiegate anche queste cose tutto sarebbe più chiaro.
Inoltre prima NOAA e NASA davano valori diversi, ora si sono “accordate”. Saluti
Caro Turz, la mia era una sincera richiesta di chiarimenti, nessuna dietrologia e nessun complottismo.
Spesso si sbaglia a presumere cosa pensi il prossimo.
Ho trovato la vecchia pagina sull’impagabile cache di Google e ho salvato la tabella con January-November.
L’anomalia passa da 0.64°C (Jan-Nov) a 0.62°C. Quindi il 2010 va a pari merito col 2005 e a 0.02°C di distanza dal 1998, per quel che 0.02°C possano significare.
Reply
Ottimo! Grazie, ora non resta che prendere la lente d’ingrandimento e cercare quei due centesimi di grado. 🙂
Non riesco a trovare il riferimento a gennaio-novembre, ovunque è scritto Jan-Dec.
è un po’ strano, forse, che alla pagina precedente si dica che le analisi per Dec 2010 saranno disponibili solo dal 18 gennaio. Per fare quelle annuali non hanno bisogno di anche quelle di dicembre?
S.
Reply
Simone, per quel che vale perché non è stato fatto lo screenshot e non sarà facile recuperarla, la pagina è cambiata oggi. Infatti, è scomparso anche l’asterisco accanto alla dicitura Jan-Dec della tabella Global Top 10.
Forse significa che il mese di dicembre è stato incluso, ma non avendo la pagina vecchia i numeri non sono confrontabili.
Vedremo cosa si può fare.
Sul sito NOAA per le elaborazioni relative al mese di Dicembre 2010 http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2010/12 trovi pagina bianca con scritto: “Please Note: The December 2010 Global Analysis report will be available on January 18th, 2011.”
E’ compilata invece la pagina del report annuale http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2010/13 e di NOvembre http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2010/11.
Fino a ieri anch’io avevo notato la “stranezza” sulla tabelle.
Insomma, se ci fossero indicati anche gli errori da fine anni ’90 è finita la salita e siamo entrati su un altopiano. Quanto durerà?
Ciao Fabio
Mi sono dimenticato di notare, che di solito si presentavano prima i dati su tutti i mesi e dopo quello annuale, è la prima volta che mi capita di vedere che si presentano dati 11 mesi, poi l’annuale e dopo quello del 12 anno.
Così si porta acqua a favore di chi pensa che il 12° dato sia fatto per far ritornare il dato annuale che era stato già previsto a Novembre. Niente complottismo, solo osservazione di cosa accade.
Saluti
Magari era solo un banale errore di cut&paste.
Ripeto come hanno detto altri qui, e’ piu’ strano che arrivi prima il dato/analisi annuale che quello mensile. (ma sono solo un semplice appassionato, non so come funzionino le cose)
Mi permetto anche di segnalare questa analisi di un vostro collega Meloni di meteogiornale
http://www.meteogiornale.it/notizia/19563-1-metodi-nasa-global-warming-di-novembre-portato-all-eccesso
e’ incredibile come queste misurazioni frutto di interpolazioni possano risultare facilmente alterabili (non dico volutamente, niente complotti, ma da semplici errori o da misure fuori range di anche una sola stazione che pero’ determina il dato di una gran fetta di territorio)