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Alchimie climatiche

Non sogniamoci neanche di capire il perché, i meccanismi del clima sono troppo complessi per essere comprensibili per la vulgata, anche se incidentalmente si occupa di correr dietro al tempo meteorologico da mane a sera.

Epuure è così chiaro, lamentano quelli bravi, fa freddo perché fa caldo. In breve. Si scioglie il ghiaccio nel Mare del Nord, al punto che qualcuno sta pensando di organizzare da quelle parti la prossima America’s Cup. Il sistema reagisce alla sua maniera, cioè al contrario di quanto sarebbe lecito attendersi e il risultato è che in Europa e in Asia si crepa dal freddo.

Queste, tradotte in linguaggio greve ma comprensibile, le spiegazioni date da Vladimir Petoukhov, prima firma di uno studio che affronta questo argomento e fisico del Postdam Institute of Climatology:

“Recent severe winters like last year’s or the one of 2005-2006 do not conflict with the global warming picture, but rather supplement it” “These anomalies could triple the probability of cold winter extremes in Europe and north Asia”

“I recenti inverni rigidi come quello dello scorso anno o quello del 2005-2006 non sono in conflitto con il global warming, ma piuttosto lo confermano” “Queste anomalie potrebbero triplicare la probabilità di inverni estremamente freddi in Europa e nell’Asia settentrionale”.

Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno simulato il comportamento del clima forzando un modello climatico con la diminuzione del ghiaccio marino nel Mare del Nord e nel Mare di Barents, a nord della Scandinavia.

Interessante, davvero. Peccato che in perfetta analogia con tutte le simulazioni climatiche a colpi di bit, non si siano preoccupati di controllare la realtà di quello che succede. Sicché, questa bella spiegazione, che potete leggere con dovizia di particolari in questo articolo dell’Independent, trascura il piccolo particolare che mentre effettivamente in Europa e in Asia settentrionale faccia piuttosto freddo, il ghiaccio nella zona che hanno svuotato al computer sia nella norma.

Speriamo che prima o poi trovino la spiegazione giusta, a furia di provare ci sta che succeda.

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Published inIn breve

Un commento

  1. Guido Botteri

    Sempre più spesso leggo articoli di sostenitori dell’ipotesi AGW che dichiarano candidamente che i modelli climatici sbagliano.
    Mi fa piacere che anche loro se ne siano accorti dopo anni che lo vado pensando e proponendo come ipotesi di lavoro.
    Anche oggi, nella trasmissione “Leonardo” l’hanno detto.
    Naturalmente per loro è normale che i modelli siano da correggere.
    …e lo sarebbe anche per me, né solleverei questa questione, che nel mondo scientifico dovrebbe essere normale,
    se non fosse che sul fatto che la questione climatica sarebbe “chiusa” è stato, ed è ancora per qualcuno, un cavallo di battaglia di coloro che, sulla base di questa affermazione sempre più smentita dai suoi stessi sostenitori (nel momento che ammettono che i modelli climatici sono sbagliati e vanno corretti…) si scagliano contro ogni dubbio, ogni scetticismo, ogni dissenso bollandoli con l’infamante insulto di “negazionismo”.
    Ma allora sono “negazionisti” anche quei sostenitori dell’ipotesi AGW che si sono accorti che i modelli vanno corretti, e quindi, se vanno corretti, vuol dire che finora erano “sbagliati” ?
    Vorrei chiudere questa polemica con l’invito a tutte le persone intelligenti e in buona fede, di qualsiasi idea siano, a non usare di questi mezzucci ignobili, come il far denigrazione dell’avversario con epiteti del genere, e a confrontarci tutti sul concreto delle argomentazioni, nel rispetto che deve essere reciproco, come mi auguro sia, almeno in futuro.
    Quando feci un appello simile su un sito a cui non intendo far pubblicità, mi caricarono di insulti ancora maggiori dicendo che “negazionista” era poco. Spero che i tempi siano maturi per un atteggiamento più civile. E colgo l’occasione per augurare a tutti, ma proprio a tutti, in qualsiasi modo la pensino, un felice Anno Nuovo !

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