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Cinque minuti del loro tempo – Capitolo II

Sempre se non reca troppo disturbo, sempre se gli impegni negoziali per scongiurare il disastro da caldo non sono troppo stringenti, sempre se la cosa non li annoia troppo, inviterei gli esperti di cui al capitolo primo di questa breve saga a leggere questo lancio dell’ANSA:

15:40 – Maltempo: si impenna il prezzo del grano

04.12.2010

ROMA, 4 DIC – Il prezzo del grano aumenta del 13% in una settimana e raggiunge i 7,79 dollari per bushels (22 centesimi al chilo) per le consegne a marzo trascinando al rialzo anche il mais che chiude a 5,74 dollari per bushels (16 centesimi al chilo) e la soia che supera addirittura il tetto dei 13 dollari per bushels (36 centesimi al chilo) per le consegne a gennaio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti alla chiusura settimanale del Chicago Board of Trade (CBOT) sugli effetti del maltempo che, oltre ad aver provocato morti e caos nei trasporti e voli aerei in varie parti del mondo, a seguito del danni alle colture ha spinto verso un deciso balzo le quotazioni delle materie prime agricole. Il nuovo rialzo del grano, ingrediente base di pane e pasta e di quello di mais e soia, destinati a mangime negli allevamenti per la produzione di carne, e’ giustificato – riferisce la Coldiretti – dalla previsioni di un calo della produzione in Australia dovuto al maltempo che ha interessato anche il vecchio continente: dalla Russia dove nei campi ha colpito il gelo all’ Italia dove pioggia e neve hanno reso inaccessibili almeno un 40% dei terreni per la tradizionale semina autunnale. Se l’intensificarsi del fenomeno allarma le aree gia’ colpite dalle alluvioni, in campagna e’ forte la preoccupazione perche nei campi bagnati non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni ed a rischio c’e’ sopratutto la semina del grano, ma difficolta’ si registrano anche per la raccolta delle olive, l’invasatura delle piante nei vivai e lo spandimento dei reflui ad uso agronomico nei terreni nelle zone di allevamento. Si tratta in realta’ dell’ultima serie di eventi che – continua la Coldiretti – ha colpito a livello globale la tradizionale coltura che durante l’estate ha subito gli effetti di una forte siccita’ accompagnata da incendi che ha fatto drasticamente crollare la raccolta di cereali del 38% in Russia con il conseguente blocco delle esportazioni e addirittura la possibilita’ che possa importare grano nel nuovo anno. (ANSA) (enfasi aggiunta)

Ma va? Vuoi vedere che conta più il tempo del clima? E chi l avrebbe mai detto.

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