All’inizio di novembre mentre anche su queste pagine si faceva notare il crollo dei volumi e dai valori sul mercato europeo del Carbon trading, dall’estremo oriente e dalla Corea in particolare giungeva la notizia che il ministero dell’ambiente Sud Coreano stava seriamente pensando di adottare il sistema del carbon trading nell’ambito degli sforzi per limitare le emissioni della maledetta e venefica anidride carbonica.
(per chi fosse interessato all’articolo originale della Yonhap ecco il link)
Pochi giorni dopo, la tensione sul 38° parallelo sale come non mai da 50 anni a questa parte e allora, come è giusto che sia, la speculazione e il linguaggio politicamente corretto all’insegna dell’ecologismo di facciata, lascia spazio alle priorità reali e al pragmatismo, tant’è che il 26 novembre fonti ufficiali del governo di Seul dichiarano sempre alla Yonhap quanto segue:
S. Korea should discontinue carbon exchange debate: official
SEOUL, Nov. 26 (Yonhap) — South Korea should discontinue the debate on the introduction of a carbon exchange market that can lead to serious repercussions for local industries, a senior government official said Friday.
Knowledge Economy Minister Choi Kyung-hwan said in a meeting of lawmakers that it is too early for South Korea to set up a commercially driven market to buy and sell carbon emission rights1.
Seoul 26 Novembre: la Corea del sud intende interrompere il dibattito sull’introduzione del mercato del carbon trading il quale può determinare serie ripercussioni per le industrie locali, questo ha dichiarato un rappresentante del governo venerdì.
Il ministro dell’economia Choi Kyung-hwan ha detto in una riunione con i parlamentari che è troppo presto per la corea del sud per creare un mercato commerciale per acquistare e vendere diritti di emissione di anidride carbonica.
Quindi cari amici appassionati di carbon trading anche la penisola coreana non fa per voi…
- http://english.yonhapnews.co.kr/news/2010/11/26/0200000000AEN20101126009100320.HTML [↩]
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