C’è indubbiamente un aspetto molto positivo nell’essere fuori dai giochi. Tempo libero a sufficienza, nessuna preoccupazione circa chi compiacere e chi offendere con le proprie dichiarazioni, nessuna carriera da proteggere avendola già acquisita e chiusa. Insomma, ci si può permettere di parlare fuori dai denti.
Deve pensarla così Hal Lewis, già protagonista di un avvincente scambio epistolare con l’APS, l’associazione dalla quale ha rassegnato le dimissioni appena qualche settimana fa. E così, scrive un’altra lettera e suggerisce cosa fare. Le sue argomentazioni sono condivisibili, però non si può fare a meno di notare che uno che si è chiamato fuori non dovrebbe continuare a dare suggerimenti. Può, come in effetti fa nella lettera, dichiararsi insoddisfatto della risposta che ha ricevuto, ma se ha deciso di abbandonare l’associazione, non può continuare a dire cosa la stessa dovrebbe fare secondo lui. Altrimenti avrebbe dovuto restare e far sentire la sua voce dall’interno.
Ad ogni modo, se volte leggere cos’altro ha da dire, trovate la lettera qui.
Sì in effetti Lewis poteva evitare l’ultima parte anche se si giustifica dicendo che lo fa per evitare che APS finisca nel baratro.
Sul fronte AGW invece si fa sentire Mann:
http://www.universetoday.com/77842/mann-a-changing-climate-doesnt-have-a-political-agenda/#more-77842
La richiesta è di aiuto alla stampa probabilmente in risposta al raffreddamento del clima politico USA.
– But looking at the current political climate, Mann asked for journalists’ help in the future. “No doubt we are in for a period of months or even years where climate science is likely to be subject to the sort of politically motivated inquisition that we haven’t seen, frankly, since the 1950’s,” –
Addirittura rievoca la caccia alle streghe del periodo maccartista.
In fondo, la tragedia, con sua figlia, l’orso bianco e la SPECTRE petrolnegazionista.
E quello sarebbe ancora uno scienziato?
Questa è scienza o è chiagn’ & fotting?