PREMESSA
Dopo i rapporto della IAC sull’IPCC si era prima diffusa la voce delle dimissioni del Presidente Rajendra Pachauri successivamente smentita (ritrovate tutto nei post su CM qui, qui, qui, qui e qui), comunque ogni decisione al riguardo era stata rinviata a quanto si sarebbe deciso a Busan, in Corea del sud, nella trentaduesima sessione plenaria dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc). Il summit si è concluso il 14 ottobre e serviva a fornire gli ultimi dettagli scientifici per la discussione alla Conferenza dell’Unfccc di Cancun. Pachauri davanti a 300 delegati di 134 paesi, ha aperto l’incontro ammettendo che
«Gli ultimi dieci mesi o giù di lì sono stati un periodo difficile per l’Ipcc, mentre ci sono state alcune carenze ed errori da parte nostra, quello che abbiamo passato è anche un riflesso del controllo intensificato e dell’interesse a cui siamo stati sottoposti. All’Ipcc ci rendiamo conto che forse la nostra più grande sfida è la nostra efficacia proprio nel riuscire a fornire le conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici in una maniera che ha implicazioni con una vasta gamma di attività umane. Quindi è da aspettarsi una vasta gamma di reazioni. La più grande sfida per l’Ipcc è il successo stesso dell’organizzazione».
Pachauri ha richiamato i riconoscimenti e le verifiche a cui è stato sottoposto il lavoro dell’Ipcc dopo il “climate-gate”, ultimo il riconoscimento di serietà dei dati dei rapporti dell’Ipcc emerso dall’indagine dell’Inter academy council (Iac) Review Committee voluta dall’Onu dopo lo scandalo dei dati “falsi” sulla velocità di scioglimento dei ghiacciai himalayani e della risalita del mare in Olanda contenuti nel quarto rapporto dell’Ipcc. Sulla base dell’indagine dell’Iac
«E’ esclusivo compito dei governi esaminare e prendere decisioni su ciascuna delle raccomandazioni presentate dall’Iac, nonché le modalità della loro attuazione, se sono accettate. «Io personalmente mi astengo dal pronunciarmi sulla maggior parte delle raccomandazioni, in particolare quelle che hanno implicazioni dirette sulla durata del mandato del presidente e dei co-presidenti dei gruppi di lavoro». «Essendo stato un iniziatore di tale riesame ed essendo impegnato nella realizzazione dei miglioramenti necessari per il funzionamento del Ipcc farò tutto quello che il panel mi chiederà per portare avanti questo processo».
Il rapporto Iac infatti sottolinea che «La maggior parte delle raccomandazioni del Comitato possono essere implementate nel corso del fifth assessment process e deve essere presa in considerazione in occasione della prossima sessione plenaria. Queste comprendono le raccomandazioni per rafforzare, modificare o far rispettare le procedure Ipcc, compreso il trattamento di “gray literature”, l’intera gamma di punti di vista, l’incertezza, e il processo di revisione. Raccomandazioni che possono richiedere la discussione in varie sessioni plenarie, ma che potrebbero essere attuate nel corso del fifth assessment, comprese quelle relative alla gestione, comunicazione e conflitto di interessi. Poiché il fifth assessment è già in corso, può essere troppo tardi per avviare un processo più trasparente degli scopi e dei criteri per la selezione di autori».
Secondo Pachauri alcuni guai e incomprensioni dell’Ipccc derivano dal congelamento della struttura del suo Segretariato formato da un presidente dipendente del WMO, dal vice-segretario dell’Unep, due assistenti di segreteria e un Assistente amministrativo, senza responsabilità formale del presidente dell’Ipcc. Una specie di “imbuto” burocratico che non ha favorito le esigenze di comunicazione e diffusione delle informazioni scientifiche sui cambiamenti climatici. Pachauri ha sottolineato:
«Il cambiamento e il miglioramento in un’organizzazione così importante e complessa come l’Ipcc è inevitabilmente in ritardo, ma deve basarsi sui punti di forza dimostrati del sistema (…) Mi impegno a portare avanti la riforma, così come deciderà il Panel secondo i risultati del Iac review process. E’ inoltre importante ricordare che abbiamo nelle nostre mani un compito gigantesco, quello di completare la preparazione dell’ AR5 ai più alti livelli di qualità e di rigore. Nulla di ciò che decidiamo deve in alcun modo ostacolare il progresso verso la nostra missione più importante di produrre un AR5 eccezionale, che il mondo a buona ragione si aspetta da noi. Infine, vorrei dire che mi sento molto fortunato e grato di aver ricevuto un grado senza precedenti di sostegno in questo periodo dal Panel. Il vostro sostegno è stato un grande vantaggio durante tutto questo tempo, sia quando ho fatto il giusto che quando ho sbagliato. Se non fosse per questa grande risorsa, forse non saremmo stati in grado di completare l’AR4 nel modo che abbiamo fatto, in particolare la relazione di sintesi, su cui è stata presa la decisione di andare avanti senza ritardi nel ciclo precedente»1.
CONCLUSIONI
Riportiamo quanto scritto sui risultati dell’incontro coreano dal Focal Point IPCC italiano: Le conclusioni della revisione dello IAC relative ai processi di gestione, alle strategie di comunicazione dell’IPCC e a tutte le procedure seguite per la produzione dei rapporti di valutazione, vanno nella direzione di una riforma complessiva dell’IPCC. In questo senso, l’assemblea ne ha riconosciuto l’importanza per il miglioramento del lavoro e dell’amministrazione dell’IPCC, necessario per riaffermare l’autorevolezza dell’istituzione all’interno della comunità scientifica globale. A tal fine, i delegati hanno approvato una serie di misure che attuano immediatamente molte delle raccomandazioni. Queste misure includono l’adozione di linee guida sul trattamento coerente dell’incertezza intrinseca alla scienza dei cambiamenti del clima, ed altre indicazioni, da finalizzare, sull’uso della cosiddetta letteratura “grigia” (“gray literature”, vale a dire non pubblicata su riviste scientifiche peer-reviewed) e su possibili errori nei rapporti di valutazione. In merito agli altri aspetti connessi alla preparazione dei rapporti, è stata formata un’unità operativa che vaglierà le rimanenti raccomandazioni. Inoltre, per la considerazione di riforme di carattere amministrativo è stata predisposta un’unità che si occuperà della costituzione di un nuovo Comitato Esecutivo, rivedrà le principali responsabilità del Segretariato e il mandato dei Presidenti e dei Vice-Presidenti dei tre Gruppi di lavoro. Tra le riforme, l’IPCC ha deciso di attuare una politica rigorosa relativamente al conflitto di interessi ed ha, a questo proposito, istituito un’altra unità per l’analisi di proposte. Infine, l’assemblea ha accettato le raccomandazioni riguardanti lo sviluppo di una strategia per una migliore comunicazione rivolta al pubblico e ai media. Il Presidente Pachauri ha accolto con favore il processo di riforma dell’IPCC, che vedrà ulteriori progressi nei mesi a venire fino ad un possibile accordo in occasione della prossima Sessione plenaria prevista verso la metà del 2011.
Quindi, nonostante la revisione dello IAC avesse richiesto un mandato unico di massimo sei anni al capo IPCC mentre Pachauri è attualmente al secondo mandato, Pachauri sembra rimanere ed essere in grado di trasformare l’IPCC in una “organizzazione rinnovabile”.
DICHIARAZIONI
Dopo la conferma, Pachauri ha detto in una conferenza telefonica “Cambiamento e miglioramento sono vitali per l’IPCC”. Pachauri, ri-eletto nel 2008 la seconda volta, ha detto che il limite di un unico mandato sarà eventualmente adottato per il futuro leader dell’IPCC dopo la presentazione del prossimo rapporto del 2014. “La mia intenzione è di rimanere finché non avrò completato la missione che avevo accettato”, ha detto. In una successiva intervista alla Reuters, ha dichiarato che avrebbe visto come una “violazione dei doveri” riconsegnare l’impegno a metà strada. Ha detto: “Io lavoro 18 ore al giorno, non ho fatto una unica vacanza, io sono in viaggio tutto il tempo. Avrei potuto fare la mia vita più facile con le dimissioni”. Pachauri ha inoltre respinto le proposte che l’IPCC potrebbe emettere relazioni più frequenti. “La conoscenza si sta muovendo rapidamente ma non così rapidamente come si potrebbe giustificare l’elaborazione di relazioni con maggiore frequenza”.
L’IPCC, approvate delle nuove linee guida per rafforzare i controlli, nonché norme per la valutazione degli errori e per la movimentazione di materiale che non erano stati revisionati dagli scienziati, dovrebbe prendere in esame questioni quali la gestione della segreteria con sede a Ginevra IPCC, che ha un budget di circa 5 milioni di dollari (3 milioni di sterline) all’anno. Tra le raccomandazioni IAC compaiono anche la nomina di un segretario esecutivo e il personale aggiuntivo di comunicazione.
Pachauri ha detto alla Reuters che la prossima relazione dovrebbe guardare di più a questioni quali la geo-ingegneria, cioè tecniche per influenzare il clima globale come riflettere la luce solare con degli specchi o fertilizzare i mari per incoraggiare la crescita di assorbimento del carbonio delle alghe.
“Geo-ingegneria è un’area che otterrà una messa a fuoco più chiara” , gli esperti sono alla ricerca di nuovi modi per rallentare il riscaldamento globale dopo che il summit di Copenaghen, l’anno scorso, non è riuscito a concordare un trattato vincolante per tagliare le emissioni di gas serra. Fra le altre zone, il gruppo avrebbe cercato di lavorare di più sul livello del mare e come possano formarsi le nuvole in un mondo più caldo, quando non ci sarà più umidità nell’aria. Le parti superiori della nube bianca possono riflettere la luce del sole e mantenere fresco il pianeta2.
RIFLESSIONE
Insomma le parti dell’IPCC da migliorare sono tante anche a detta di chi ne fa parte, dal combattere la possibile modifica del clima involontaria con l’emissioni si passerà a volerlo cambiare volontariamente con la geoingegneria. In futuro ci saranno molti cambiamenti, questo forse perché, come affermava Tancredi nel Gattopardo, “bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla”. Invece a me piace pensare che con il tempo tutto cambia. Tutto, anche l’IPCC, meno il clima. O no?
- fonti http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE69A09420101011 http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=7099 http://www.nytimes.com/2010/10/15/world/15nations.html [↩]
- fonte http://www.guardian.co.uk/environment/2010/oct/14/rajendra-pachauri-ipcc-reforms http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-11541056 [↩]
Sii il primo a commentare