Una brutta aria quella che sembra tirare in Canada. Alcuni giorni fa la candida ammissione dei responsabili dell’agenzia governativa che si occupa di acquisire e gestire i dati climatologici sul loro territorio che le informazioni in loro possesso sono di pessima qualità, nonostante chi li usa sia convinto che essi siano osservati con accuratezza, puliti dagli errori e propriamente archiviati, con tutto quello che questo comporta per l’uso di questi dati ai fini della conoscenza dell’evoluzione climatica del paese.
Poi arriva un articoletto di Tim Ball , scettico impenitente, che sul Canada Free Press spara a pallettoni sull’IPCC e sulla piega che ha preso la scienza del clima in seno al suddetto Panel. Il problema, dice Ball, è semplicemente quello che l’IPCC non ha come obbiettivo la disamina dei cambiamenti climatici nel loro complesso, ma esclusivamente quelli di origine antropica. Non sapendo quanto e come il clima possa cambiare per cause naturali, pensare di definire quanto e come possa cambiare per cause antropiche è un esercizio destinato all’insuccesso. Questo e molto altro senza andare troppo per il sottile lo pubblica qui.
Il Canada è anche la patria di tal Steve McIntyre, nota spina nel fianco dei sostenitori dell’AGW senza se e senza ma, colui che avuto più “citazioni” nelle mail del climategate di quante qualsiasi altro studioso della materia ne possa aver avuto per una pubblicazione scientifica. Vuoi vedere che il suo lavoro sta finalmente portando qualche frutto?
Chissà, magari non proprio un vento, ma almeno una po’ di brezza finirà per arrivare anche a queste parti.
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