Perdonatemi se ci torno su, ma l’argomento della trasmutazione semantica del Global Warming è troppo stuzzicante.
Non siamo stati i soli a parlarne ovviamente, infatti anche l’amico Piero Vietti ci ha scherzato un po’ su. Più di lui però ci hanno scherzato i suoi lettori, un po’ come è avvenuto anche qui su CM. Vi consiglio vivamente di leggere i commenti al post di Piero.
Personalmente, dopo attenta riflessione e scartando tra termini decisamente trash e altri dal significato sottile e accattivante ma poco comprensibile ai più, ho finalmente trovato quello che ritengo sia giusto iniziare ad usare su queste pagine ogni qual volta ci andrà di fare due risate liberatorie. E’ iniziata l’era climatica del:
Chiagn’&Fotting
Di cui la stessa fonte fornisce le necessarie spiegazione e traduzione: “piangere e fottere, ovvero lamentarsi ed approfittare della buona fede delle persone”. Menzione d’onore ad altra definizione spettacolare ma un po’ lunga:
derarent nomor mezz stegions
Animo cari amici “negazionisti” (chi di parola ferisce di parola perisce), una risata li seppellirà.
Ah, dimenticavo. Un altro amico, Claudio Costa, ha sollevato il dubbio che l’esatta traduzione di “global climate disruption” possa essere “disfacimento climatico globale”, quindi non del clima, ma del globo ad opera del clima. Mi pare un po’ eccessivo, ma qualche purista della lingua che si è già esercitato nel bacchettare la mia endemica approssimazione potrebbe avere da ridire, per cui, se volete, la si può mettere anche così. Inoltre è molto più definitiva e quindi spaventevole, dunque assolutamente utile alla bisogna.
Fantastico! ‘Derarent nomor mezz stegions’ mi ha fatto ridere per trenta secondi netti. Articolo subito linkato a un po’ di amici.
Non avevo mai scritto un commento, ma leggo il blog con interesse da molto tempo. Sto imparando parecchio su meteorologia e climatologia, sulla loro complessità e sulla necessità di tenere la testa aperta allo scetticismo praticando una scienza VERA. Vi ringrazio per questo.