Sì, potrebbe andare peggio, anzi, per la verità, praticamente è sempre andata molto peggio. Ci credereste? L’umanità, quella moltitudine di esseri con due gambe, due braccia, una testa etc etc, non se l’è mai passata bene come ora. Intendiamoci, la strada è lunga, ma pare che nonostante la salita sia ripida (come lo è la pendenza del trend del “benessere”), non si noti alcun segno di stanchezza.
Tanto leggiamo su due articoli, uno che riprende l’altro, pubblicati rispettivamente da Repubblica e dal Il Riformista. La curiosità mi è scattata sul secondo, sia per i contenuti, sia per la firma, che è di Chicco Testa, il cui passato tra le fila di Legambiente, nota per raccontarci almeno due volte al dì che siamo sull’orlo del baratro, è senz’altro fonte di curiosità.
E così scopriamo che gli uomini sono più ricchi, più istruiti, campano più a lungo, comunicano più facilmente etc, il tutto riassunto in un indice, il “benessere umano”, che è in crescita costante da 35 anni in tutto il mondo.
I soliti ottimisti direte, i soliti interessati. Può darsi, però lo studio che ha sviluppato questi dati è stato sottoposto a verifica da un’altra organizzazione indipendente, che non solo ne ha confermato i contenuti, ma ha finito per definire tutto questo come il “paradosso ambientalista”, e Chicco Testa dice giustamente che non è difficile capire perché.
Interessante, come è interessante anche la spiegazione che si dà per questo paradosso. Ad essere vecchio e stanco e quindi sfiduciato verso il futuro è il vecchio mondo, il nostro, mentre per la grande maggioranza dei nostri simili il mondo è nuovo e colmo di aspettative, come nuove sono le recenti conquiste in tema di benessere.
Probabilmente è vero, questa è la giusta chiave di lettura, cui si aggiunge una certa propensione alla voglia di tirarsi fuori, paventando disastri e proponendo soluzioni che avrebbero -queste sì- il potere di fermare il meccanismo. Del resto su questi argomenti è sempre più facile trovare grande disponibilità a guardare al futuro e dipingerlo di nero, dimenticando che da che mondo è mondo, il passato è sempre stato più nero del presente e molto più nero del futuro.
Durerà? Non è dato saperlo, ma quel che è certo è che le previsioni a tinte fosche sono state sempre clamorosamente smentite, e che l’indice, quel famoso indice, non accenna a dar segni di stanchezza. Ripeto, la strada è ancora lunga, ma ci sta che prima o poi si stanchino anche i pessimisti o “millenaristi” di professione.
…tutto vero!si vive più a lungo,siamo più ricchi,abbiamo più tempo
libero etc,ma se si parla con la maggiorenza delle persone(anche le
più istruite)vi diranno l’insopportabile frase:SI STAVA MEGLIO QUANDO
SI STAVA PEGGIO.Mhaa.