E’ apparso ieri questo comunicato:
CLIMA:ONU; ESPERTO ITALIA, PER IPCC UNA STRUTTURA MANAGERIALE MA DECIDERA’ PROSSIMA PLENARIA; PACHAURI NON SI E’ DIMESSO
ROMA
(ANSA) – ROMA, 4 SET – A tre mesi dalla Conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici di Cancun, in Messico, l’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change, gli scienziati ‘ingaggiati’ dalle Nazioni Unite) potrebbe assumere in futuro al vertice dell’organizzazione “una struttura manageriale” formata da “un comitato esecutivo con a capo un vero e proprio direttore”. A raccontarlo all’ANSA il focal point per l’Italia dell’Ipcc, Sergio Castellari, che precisa come “le notizie apparse su alcuni quotidiani italiani riguardo alle dimissioni del presidente, Rajendra Pachauri, siano assolutamente infondate”. La ‘struttura manageriale’ che dovrebbe assumere l’Ipcc è uno dei punti cardine delle ‘raccomandazioni’ prodotte – dopo 4 mesi di revisione indipendente dei processi e delle procedure Ipcc – dall’Interacademy council (Iac, il collegio accademico internazionale) e presentate il 30 agosto a New York. Si tratta, ricorda Castellari, di un ‘set’ di “una ventina” di raccomandazioni su processi, e “non su contenuti scientifici”, che fanno parte di un “rapporto ben fatto”. Ora, spiega lo scienziato, toccherà alla prossima plenaria Ipcc – dall’11 al 14 ottobre a Busan in Corea del Sud – e ai 194 governi che ne fanno parte decidere se, come e quando, eventualmente adottare queste “raccomandazioni”. Tra le più importanti, per esempio, quella di “mantenere soltanto un mandato per le più alte cariche” (motivo che aveva fatto pensare alle dimissioni di Rajendra Pachauri, capo dell’Ipcc) e la necessità che i tre gruppi di lavoro (dediti al Quinto rapporto di valutazione, Ar5, atteso per il 2013-2014) stiano “più a stretto contatto”. Sul fronte dei negoziati, in vista del rush finale prima di Cancun, la partita ufficiale – ricorda la responsabile clima del Wwf, Mariagrazia Midulla – si sta per riaprire con la riunione ufficiale della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici dal 4 al 9 ottobre a Tianjin in Cina. (ANSA).
Bene, prendiamo atto e diamo doverosamente spazio a questo chiarimento.
Come spesso accade, potrebbe però esserci stato qualche problema di comprensione tra il reporter dell’ANSA che ha raccolto le dichiarazioni e il Focal Point IPCC Italia. La notizia delle dimissioni non poi così è totalmente infondata se nello stesso comunicato si precisa che una delle raccomandazioni più importanti è proprio quella che riguarda la durata del mandato delle cariche più alte del panel. Secondo quanto scritto nel rapporto IAC, infatti, tali posizioni non dovrebbero essere occupate per tempi superiori alla stesura di un singolo report IPCC, e Pachauri è già al secondo. Per cui alla prossima plenaria se saranno implementate queste raccomandazioni qualcosa dovrà pur essere deciso al riguardo. Ovviamente nulla vieta che si cominci dal prossimo report (sarebbe anche logico), ma almeno fino a questa comunicazione ufficiale, è naturale che si sia generata qualche confusione, specialmente perché lo stesso Pachauri aveva inizialmente ventilato la possibilità di rimettere il suo mandato nelle mani dei partecipanti alla plenaria. Ora è tutto chiaro, il resto lo sapremo a ottobre.
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