Proprio così! Dopo aver visto i dati dell’aeroporto di Brindisi, mi viene voglia di festeggiare alla buona qualità apparente dei valori di temperatura massima e minima lì rilevati almeno dal 1951. L’aeroporto è situato ad una manciata di chilometri a nord del centro storico della città, stretto tra la zona portuale ad est, il mare ancora più a nord e la campagna ad occidente; la sua elevazione è di 15 metri sul livello del mare. Questa stazione è la settima ad essere analizzata per il nostro progetto per una rete di riferimento per la climatologia dell’Italia.
Il contesto ambientale in cui sono situate la stazione e la capannina meteorologica è visibile tramite le immagini satellitari messe a disposizione da Google Maps e da Pagine Gialle. Anche in questo caso, Bing è il sito che mette a disposizione una foto ravvicinata dell’osservatorio e della capannina stessa. Nella foto sono visibili due capannine di cui quella a nord non compare in immagini satellitari meno recenti.
L’aeroporto di Brindisi è un’estesa struttura militare che ha visto sviluppare, nel corso dei decenni, anche un consistente traffico civile a servizio del Salento e dal 2008 è, a tutti gli effetti, un aeroporto civile; per quanto ne so, le rilevazioni meteorologiche sono ancora un compito dell’Aeronautica Militare.
Seguendo la classificazione adoperata dalla NOAA per stimare i possibili errori nella misura delle temperature, quale che sia la capannina che attualmente rileva i dati ufficiali, poiché essa è posta a meno di 10 metri da edifici o camminamenti, Brindisi sarebbe classificata come CRN 4. Per quanto riguarda la nostra classificazione, volta a valutare le modifiche nel tempo, l’area dell’osservatorio meteorologico dell’aeroporto pugliese sembra essere in una zona urbanizzata, a ridosso di una pista con un certo traffico aereo, tale da suggerirne l’inquadramento nella categoria degli aeroporti civili; per questo motivo, si propone di assegnarlo alla classe 4. La discussione è aperta.
Nella figura che segue sono riportati in forma grafica i dati delle medie annuali dal 1951 al 2009 per la temperatura minima, Tn, la massima, Tx, la temperatura media, Tmean, e il DTR (Diurnal Temperature Range), cioè lo scarto tra massima e minima (Tx – Tn).
In linea generale, il DTR non mostra variazioni brusche nel corso del tempo anche se s’intravede una sua leggera diminuzione che, più che altro, pare dovuta ad un aumento delle minime in maniera superiore rispetto alle massime. Alcune oscillazioni più ragguardevoli nel DTR si notano all’inizio di questo millennio, degne di essere considerate ulteriormente. Per far ciò si voleva confrontare i valori dell’aeroporto con quelli dell’Ufficio Idrografico. Data, però, la presenza di vaste mancanze ed incongruenze nei dati di quest’ultimo ente, ho preferito desistere. Si proverà a tornare su questo punto quando si analizzeranno i dati delle altre stazioni ubicate nel Salento. Mi sento più tranquillo, invece, nell’affermare che le temperature massime del 1951 sembrano alte in maniera anomala; questo si evince sia dal DTR sia dai valori dell’Idrografico che in quel periodo appaiono di migliore attendibilità. Al di là di capire adesso se i valori alti delle massime intorno all’anno 2000 siano del tutto corretti, ciò che appare evidente è che i dati di oggi non sono poi tanto lontani da quelli registrati negli anni ’50; le minime, invece, sono aumentate un po’ di più. Da notare anche che molte delle variazioni annuali nelle temperature rilevate sono presenti anche nei dati troposferici stimati dai satelliti (scaricati da Climate Explorer).
Gli anni più caldi a Brindisi sarebbero il 1994 ed il 2001, mentre gli anni più freddi sarebbero il 1956 ed il 1978.
Per quanto riguarda le stagioni e i mesi, l’inverno brindisino di oggi non sembra differente in maniera rilevante rispetto a quello dei decenni passati. La primavera ha avuto l’incremento di temperatura maggiore intorno all’anno 2000, riscontrabile un po’ in tutti i mesi ma con le oscillazioni più repentine in marzo (chi si ricorda del marzo 2001?) e quelle più graduali ma costanti nel mese di maggio. L’estate rivela una graduale tendenza all’aumento dal 1980 circa, senza grosse differenze tra i vari mesi. Il leggero aumento visibile durante la stagione autunnale è, in effetti, poco rilevante nel rumore delle oscillazioni tra un anno e l’altro. Quel che più è notevole nei dati stagionali e mensili di Brindisi riguarda la mancanza di differenze significative negli andamenti delle massime rispetto alle minime, differenze spesso riscontrate nelle altre stazioni già trattate.
Sul sito di Mille anni di clima trovate la scheda completa di Brindisi, i valori climatici e gli estremi, i dati giornalieri, i grafici e la discussione.
Buonasera,
mi presento: sono un brindisino appassionato di meteorologia, ed abito nel quartiere Casale, da cui prende il nome l’omonimo aeroporto, per la precisione a 1 km esatto dal sito di ubicazione della stazione meteorologica, in prossimità dello stadio.
Notando la data di pubblicazione dell’articolo, mi rendo conto di “rispolverare” una vecchia discussione, ma volevo offrire un contributo nonchè chiedere ulteriori informazioni circa il progetto “Milleannidiclima”in cui questa analisi rientra.
Innanzittutto, volevo congratularmi del lavoro fatto circa la reanalisi dei dati della stazione meteorologica di Brindisi, che a quanto pare è una delle più attendibili in Italia circa i parametri ivi rilevati sin dal 1944, anche se i dati giornalieri sono disponibili solo dal 1951.
A questo proposito, ho letto che i periodi dubbi riguardo la rilevazione delle temperature massime risalgono, rispettivamente, al 1951 e al 2000.
Per quanto concerne il ’51, non posso che concordare… tanto che quando vidi le temperature massime e minime giornaliere di quest’anno, pensai che si fosse trattato di un errore e che in realtà esse si riferissero a Lecce, più tipica di tali escursioni termiche diurne.
Anche se le temperature massime sembrano ristabilirsi già ad Ottobre 1951, anche se non ho prove, se non la mia esperienza “locale” per affermarlo.
Invece, riguardo le max del 2000, a prima vista osservando gli estremi giornalieri, non paiono dati mal rilevati, anche perchè il DTR non sembra anomalo come invece appariva quello del 1951.
In ogni caso, per risolvere il dilemma, l’autore dell’articolo ha proposto un confronto con i dati dell’Idrografico, anche se improponibile, come riferito dal Sig.Mezzasalma.
Io, invece,ho una soluzione sempre targata “AM”, cioè confrontare i dati rilevati in capannina con le temp riportate nei radiosondaggi al suolo, dato che LIBR dispone di stazione aerologica ubicata secondo le coordinate individuate sul web sul lungomare della città in corrispondenza della Cala Materdomini, nei pressi del porticciolo (si guardino in proposito Google o Bing maps).
Per di più, nel periodo storico considerato, erano eseguiti 4 radiosondaggi al giorno, con copertura pressochè totale della giornata,in confronto alle attuali 2 volte (00Z e 12 Z).
Anche se devo ammettere che non conosco i metodi con cui registrano i valori termoigrometrici con i radiosondaggi, suppongo che le temp al suolo riportate non dovrebbero discostarsi se non di +/- 1°C rispetto alle temp della capannina mostrat nei METAR.
Facendo qualche prova randomizzata, cioè ponendo casualmente alcuni giorni, posso affermare di non aver osservato differenze significative anche se il campione che ho usato è esiguo( circa 15 giorni) rispetto ai 366 dell’anno intero in questione.
Comunque, sempre allo scopo di apportare nuove informazioni, volevo evidenziare delle sovratime nelle massime questa volta evidenziabili in alcuni giorni del Marzo 2015, nonchè nella prima metà del Gennaio 2016 (letteralmente dall’1 al 14-15), nella maggior parte di Febbraio 2016 (ivi incluso il “record” di 24.6°C, assolutamente falso e sovrastimato come tutte le temperature di quel giorno di 2-3 gradi, anche se la temp del giorno successivo di 23°C che eguaglia il precedente record mensile del 1955 è corretta),infine gran parte delle max della prima metà di Marzo 2016. Dal 15 Marzo 2016, invece, le rilevazioni sono tornate ad essere assolutamente corrette, pur con alcune (circa 3-5) anomalie sia in alto che in basso delle minime talune notti.
Volevo inoltre chiedere dopo posso trovare i dati del progetto “Milleannidiclima” , dal momento che il sito indicato non è più disponibile e ho particolare interesse a visualizzarlo.
Vi ringrazio e mi scuso per la lunghezza eccessiva del mio messaggio
Grazie ancora.
Buongiorno, riscrivo dopo vari mesi per segnalare la completa funzionalità della stazione meteorologica, che a differenza di quanto si apprende su Wikipedia non è ancora ENAV, ma sempre dell’ Aeronautica Militare. Ne approfitto sempre per chiedere eventuali informazioni meteorologiche circa Brindisi magari disponibili un tempo sulla piattaforma “Mille anni di clima”, e non reperibili su Internet.
Vi ringrazio.
Caro Paolo,
anzitutto complimenti per l’utilissimo lavoro che stai conducendo.
Circa poi l’utilizzo dei dati dell’ex servizio Idrografico dei LL.PP. per scopi di verifica, ti consiglio grande prudenza: l’Idrografico aveva infatti come priorità (ce lo dice la parola stessa) precipitazioni e livelli dei corsi d’acqua e spesso le temperature erano rilevate in siti non standard (cortili, balconi o terrazze in contesti urbani). L’incertezza è inoltre acuita dal fatto che di detti siti è il più delle volte impossibile risalire alle caratteristiche. Ovviamente ciò non toglie che qualche stazione termica buona l’avesse anche l’idrografico.
Ciao.
Luigi