Alcuni giorni fa un caro amico mio e di queste pagine mi ha “tristemente” segnalato di aver trovato la frase che segue su una pagina divulgativa di un sito delle Nazioni Unite, anzi, addirittura una vetrina dell’UNFCCC.
“Infrared radiation is carried slowly aloft by air currents”
Questa è scienza allo stato puro, non trovate? Credo di sì, quello che però non potete più trovare è la pagina in questione, perché il caso ha voluto che sia stata lestamente sostituita, tanto velocemente da aver fatto credere a me ed al nostro amico di avere avuto le traveggole.
Sicché è scattata una ricerchina con Google. Primo link utile che va diretto alla nuova versione della pagina; passiamo alla copia cache et voilà, la scienza allo stato puro torna a far capolino.
Qui trovate la nuova pagina, sempre collegata al tag “feeling the heat”, qui invece la copia cache.
Risultato dell’operazione? Pasticcioni divulgatori sapientoni dell’UNFCCC vs Google (e CM) 0-1. Palla al centro.
Guido: chi noi? Boh, chiedilo a Gravina. E’ lui che ha cominciato col plurale. Quanto poi al tritacastagne: a Claudio: se qui si parla di radiazione IR, intervengo citando un articolo che parla di radiazione IR. E ddaje con la permalosaggine….
Fine OT dai. Bona là.
No, Alessio lei diventa un tritac…astagne nel momento in cui ritorna pedissequamente sull’articolo in questione. Pensavo fosse chiaro anche alle pietre. E ora, glielo posso garantire, l’OT finisce veramente qui. Bella lì.
CG
Spesso mi viene il dubbio che questi “scienziati divulgatori” non abbiano fatto nemmeno le superiori. La velocità delle onde elettromagnetiche in un mezzo in rapporto al vuoto, altro non è che l’indice di rifrazione del mezzo. Viene posto uguale ad 1 il vuoto, per l’aria l’indice è prossimo ad uno, ad esempio per il violetto nell’aria è 1,000297, dall’altra parte del visibile per il rosso è 1,000290…. è per lunghezze d’onda maggiori come verso l’infrarosso? ovviamente siamo ancora più vicino all’unità, le lunghezze d’onda maggiori interagiscono di meno con la materia. Dati i numeri con una divisione è facile calcolare la velocita della radiazione nell’aria, mi vergogno anche a dare il risultato, ciascuno prenda la propria calcolatrice.
Considerando la velocità dei processi di assorbimento ed emissione (dell’ordine dei 10 alla -8 sec), e tutti i tipi di interazione radiazione materia, i fotoni che non vengono convertiti nel moto termico fuoriescono dall’atmosfera in frazioni di secondo.
Questa scienza era forse troppo complessa per i catastrofisti dell’onu? di certo non lo è per i ragazzini delle superiori!
Ok, orrida cosa quella frase….allora perchè non aggiungere un po’ di scienza anche nel famigerato post del fotovoltaico ospitato su queste pagine?
Credo che su quell’articolo vi siate già scatenati abbastanza. Famigerato, Alessio.
CG
Beh noi si prova a portare la discussione coi piedi per terra. Dall’altra parte si scrivono c…orbellerie. Ohibo’.
Alessio chi è noi esattamente? E’ possibile smetterla di fare pensiero di gruppo? Cos’è facciamo le squadre furtissime? 🙂
gg
No, semmai VOI (la lobby dei tritac..astagne), fate bene il vostro mestiere. Ignorando i 1076 articoli ad oggi editi ed insistendo sull’unico che, al contrario di molti altri, è stato eviscerato da cima a fondo.
CG
Vedi Alessio, il bello di queste pagine (secondo me, ovviamente) è che chi scrive si assume la responsabilità di quello che dice, e si espone alle critiche ed alle correzioni (nessuno lo sa meglio di me che con centinaia di post sulla schiena ne ho scritte di fesserie!). Il “famigerato” post ha sollevato una discussione molto approfondita e sono sicuro che chi l’ha seguita ed ha partecipato avrà apprezzato, imparato, insegnato, insomma, sarà cresciuto. E io e Claudio, che queste pagine le curiamo, ne siamo stati assolutamente felici. L’autore ha sbagliato? C’è stato chi lo ha ampiamente documentato. Evviva. Dov’è il problema? 🙂
gg