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Maggio 2008, andamento termico

Sebbene al momento siano state pubblicate due delle quattro serie storiche principali, aggiornate a maggio 2008, è possibile cominciare a fare le prime considerazioni. Ad oggi le serie aggiornate sono RSS (Remote Sensing Systems of Santa Rosa) e UAH (University of Alabama, Huntsville), quindi si tratta di dati satellitari per la bassa troposfera. Analizziamoli.

Come sempre accade, vista la natura delle misurazioni, RSS e UAH sono concordi nell’individuare un interessante scarto negativo nell’anomalia termica. Il dato di maggio addirittura sorprende, mostrando uno scarto maggiore al dato di gennaio 2008. Presentiamo di seguito i primi 5 mesi così come sono stati registrati dai satelliti:

UAH (dati)
01/2008 -0.046
02/2008 0.020
03/2008 0.094
04/2008 0.015
05/2008 -0.180

RSS (dati)
01/2008 -0.070
02/2008 -0.002
03/2008 0.079
04/2008 0.080
05/2008 -0.083

Come possiamo leggere dai dati, sia RSS che UAH tornano in territorio negativo, con RSS che registra un’anomalia pari a -0.083°C per uno scarto complessivo da aprile, pari a -0.163°C. UAH invece registra una anomalia pari a -0.180°C, ed uno scarto da aprile 2008 pari a -0.195°C.

Ed ecco la serie UAH riportata in grafico:

Salvo il rimbalzo registrato a marzo, le anomalie attualmente confermano gli influssi di una Niña da moderata a strong che ormai, tuttavia, si è mitigata fino a giungere all’attuale fase praticamente neutra. Se da un lato l’inerzia termica del pianeta giocherà a favore di temperature più miti, dall’altro lato bisognerà tenere conto delle previsioni che prospettano un inizio di Niño entro l’estate, seppure di debole entità. Questo porterà quasi sicuramente ad un rialzo delle temperature a livello globale entro la fine dell’anno.

Per il momento aspettiamo che le rimanenti due serie storiche (GISS e HadCRUT) vengano aggiornate, ve ne daremo conto in un aggiornamento di questo post. Dal momento che i comportamenti delle varie rilevazioni sono ormai piuttosto noti, si può azzardare una previsione: sicuramente HadCRUT vedrà il calo di maggio, i dati GISS, invece, giocano da outlier e potrebbero addirittura non vedere questo scarto negativo. Ricordiamo però che RSS, UAH da un lato e GISS, HadCRUT dall’altro lato non sono confrontabili senza una sistemazione dei dati (diverso il periodo di confronto per il calcolo della media e diversi i pesi a livello geografico per le rilevazioni), in termini relativi però qualche considerazione la potremo fare.

Abbiamo pubblicato l’aggiornamento con le restanti due serie di dati: HadCRUT e GISS.

Zemanta Pixie
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Published inClimatologia

15 Comments

  1. marcus

    bella questa! 😀 tanto di questo passo è preferibile il tempo dei Doge che quello dei neanderthal! 😀

  2. alessandrobarbolini

    costeranno pure zero ,ma vallo a dire ai padroni e ai potenti che l,economia ritorna ai tempi del doge di venezia

  3. marcus

    Beh..un conto è che un barile di petrolio se lo letichino in 20. Altro conto è se se lo contendono in 2…se non altro per il prezzo che è fortemente legato alla domanda e all’offerta del bene.
    Come ho scritto altrove: il sole è il vento sono le uniche fonti di energia che costeranno sempre zero ( ad esclusione dei costi fissi di impianto che tuttavia in una produzione di larga scala specie sulle abitazioni nuove comporterebbero un bassissimo sacrificio): qualsiasi bene materiale è quotabile nei mercati ed in quanto tale soggetti sempre alla speculazione e alle oscillazioni nei rapporti domanda/offerta. Il sole ed il vento invece sono beni immateriali ( ed in quanto tali tagliano via i problemi di cui sopra), sono tendenzialmente infiniti e soprattutto sono accessibili a tutti e da tutti. Se a questo aggiungiamo anche il nullo impatto ambientale non si capisce perchè ci si ostini a perseguire strade già prese e sbagliate. Io una spiegazione ce l’avrei ma dare sempre la colpa allo sporco denare e alle convenienze politiche rischia di essere l’unica vera retorica del mio discorso.

  4. alessandrobarbolini

    coi pannelli solari scalderemo pure l,acqua faremo andare il satellite meteosat,ma mi spieghi come fa ad andare un aereo ,un tir una nave ,io nostri brum brum??solite balle ,senza quel cavolo di petrolio si torna al 1500 punto e basta

  5. marcus

    Purtroppo è così! Ma possibile che degli svariati miliardi di dollari in investimenti nessuno cerchi di trasformare un pò più in dati concreti e un pò meno in filosofia il rapporto che c’è tra sole e terra?
    Intanto su tutto tace:_zero sunspot negli ultimi 14 giorni.

  6. alessandrobarbolini

    ciao GUIDO,devo dire che a uno mattina ,ti ho visto un po perplesso mentre MARACCHI parlava della stagione (a detta dei esperti ANOMALA)che poi di anomalo non ha poi nulla..io sono rimasto spiezzato quando giampiero ha voltato la frittata sull,avanzamento del deserto ,dovuto alla gente che trascura il territorio..BEH!! qua non ci sto ..io il mio giardino lo posso lavorare innaffiare fin che voglio ,ma se un,anticiclone si inizia a posizionare per decenni continui,ad un certo punto l,acqua finisce e io il deserto me lo trovo comunque…troppo facile sposare il giardino di israele quando in palestina il territorio non fa crescere l,erba,,mi scuso ma anche stavolta MARACCHI ha sorvolato la questione….bello il suo intervento ..ciao guido

  7. @ Marcus
    Bella domanda, hai un paio di secoli per avere la risposta?
    Ad ogni modo di coincidenze non ne esistono di certo. Siamo noi ad immaginare che il comportamento debba necessariamente essere deterministico perchè questa è la nostra filosofia di pensiero. Il sistema è invece altamente stocastico, benchè le cause all’origine siano tutt’altro che casuali. Una sola governa probabilmente su tutte ed è la fonte primaria di energia, ovvero il sole, con riferimento all’attività tanto elettromagnetica che corpuscolare. Dopodichè è probabile che non sia necessariamente un feedback di vasta portata ad innescare gli altri, anche piccole e soltanto apparentmente insignificanti variazioni di una o più forzanti potrebbero esere determinanti. Questa però, così senza dati è filosofia.
    gg

  8. marcus

    D’accordissimo con Guidi che vi siano delle concause, spesso incomprese, che determinano il cambiamento climatico, inteso come naturale oscillazione climatica.

    Tuttavia mi preme ancora una volta richiamare l’attenzione sul fattore “sole”.
    Stiamo spulciando qualsiasi dato in maniera maniacale ma troppa poca attenzione si dedica a questo soggetto climatico che forse troppo banalmente io definisco la “causa prima”.
    La coincidenza che in pendenza dei vari minimi solari si siano avute annate fredde e piovose globalmente, forse non è poi così tanto coincidenza! In questi mesi registriamo abbattimenti termici a livello globale che ci riportano in dietro di almeno 10 o 15 anni. Le proiezioni per i prossimi mesi non mancano di stupire. E lassù cosa sta avvenendo? beh..ancora non lo si sa di preciso…siamo solo all’inizio di un nuovo ciclo undecennale. Tuttavia ancora tutto tace! silezio di tomba e sunspot assenti da oltre 13 giorni. E se escludessimo la breve parentesi del 26 maggio, i giorni senza sunspot salirebbero a 18! Insomma oramai sono passati diversi mesi e nulla si muove! Alla barba di quello che doveva essere il ciclo più esplosivo degli ultimi secoli! Nel frattempo, sarà una coincidenza,ma a livello globale le termiche si abbattono.
    Domanda: non sarà mica che tutto quello che accade quaggiù sia direttamente o indirettamente riconducibile a come splende quello lassù? Poniamo per un istante che le concause siano non indipendenti ( come solitamente le si analizza) ma legate le une all’altra ( es. NINA forte-AMo in calo-perturbazioni atlantiche più convinte-abbattimento termico terrestre europeo -raffreddamento mediterraneo ed oceanico ecc…): quale sarebbe la concausa che voi mettereste al primo gradino di un’ipotetica piramide gerarchica da cui tutte le altre concause dipendono o sono in funzione? lascio a voi la risposta.

  9. @ Alessio
    Cercare di attribuire più o meno importanza ad un fattore piuttosto che ad un altro, quando non si sa quanto questi pesino in effetti è piuttosto difficile, oltre che privo di significato. Certamente, con riferimento alle fluttuazioni delle SST del Pacifico equatoriale, si può considerare il fatto che esse siano molto importanti ai fini della convezione sulle basse latitudini, dalla quale dipende in larga misura il trasporto di calore verso l’alto e la sua successiva immissione nella circolazione generale. Inoltre da questa convezione dipendono anche la quantità di copertura nuvolosa sempre alle latitudini tropicali, ancora una volta dove si giocano le fasi salienti della partita del clima. Infine il vapore acqueo immesso in atmosfera, che varia al variare dellla potenzialità di evaporazione della superficie, gioca anch’esso un ruolo determinante. Circa l’Atlantico settentrionale, venendo (solo in parte) meno questi fattori, resta ancora da scoprire quale sia l’incidenza delle fluttuazioni di temperatura sull’indice NAO, che, a ben vedere, regola il clima ed il tempo sulle medie latitudini europee. Proprio come in questa vivace tarda primavera.
    gg

  10. Alessio

    appunto x questo mi chiedo ora perchè dobbiamo aspettarci un nuovo aumento termico a livello globale? in questo caso allora il minimo nn c’entrerebbe nulla! ma poi mi chiedo anche un altra cosa…xè il nino o la nina…influenzano così tanto il clima con le loro anomalie? quando abbiamo anche altre grandissime porzioni di oceani sia freddi che caldi!!? che nella mia ignoranza secondo me potrebbero avere anche impatto, x esempio abbiamo l’atlantico settentrionale molto sopra la norma…forse la parte oceanica + calda al mondo in questo momentocome anomalie positive…! sicuramente c’è una spiegazione…aspetto illuminazioni 😛

  11. Claudio Gravina

    La bassa (assente, in realtà) attività solare di questi mesi ha sicuramente influito. L’attuale situazione è molto interessante, poichè vi è una singolare concomitanza di fenomeni (ne avevamo parlato qui)

  12. Alessio

    il minimo solare in tutto questo nn c’entra + nulla? alcuni pensano che + che la nina sia dovuto a questo fenomeno la diminuzione a livello globale…se invece x colpa di un nino anche debole dobbiamo riaspettarci un rialzo termico allora il minimo di cui parlavamo, e se ne parlava in moltissime altre parti nn ha influenza?! scusate la confusione 🙂

  13. Bene Claudio,
    interessante la previsione sugli output dei due centri di raccolta dati che ancora mancano all’appello. Mi vengono in mente due considerazioni.
    1. Sistemi di calcolo e di normalizzazione diversi inevitabilmente danno luogo a rappresentazioni anche sensibilmente differenti. Chissà che un giorno non si possano uniformare eliminando almeno uno step. Diversamente continueremo a fare la media delle medie delle medie perdendo per strada una buona parte del significato dei dati.
    2. Possibile che a nessuno venga in mente che avere (si fa per dire) la nomea di rappresentare i dati con un bias sempre dello stesso segno mina la credibilità di questi rilevamenti?
    gg

  14. […] relativi alle anomalie termiche del mese di maggio 2008. Argomento trattato su Climate Monitor: Maggio 2008, andamento termico. Gli influssi della Niña si fanno sentire ancora, in questa parte dell’anno, tuttavia stiamo […]

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