E’ uscito un nuovo articolo sul JRL che affronta il tema della variazione del livello dei mari. Utilizzando le serie storiche dei livelli di marea presso le stazioni costiere, si è cercato di stimare il livello medio del mare a scala regionale e globale utilizzando la tecnica delle reti neurali, tramite una serie di correlazioni empiriche non-lineari. Le stesse tecniche sono state inoltre impiegate per “riempire” i deficit di informazioni.
Il rateo di innalzamento del livello del mare a scala globale risulta essere stato, nel periodo 1900-2006 di 1,56 ± 0,25 mm/anno. Questo valore è consistente con quello di stime precedenti, ma gli autori dello studio pongono in risalto il fatto che non ci sia stata alcuna accelerazione nell’aumento del livello dei mari, pur essendo confermata una notevole variabilità spaziale, in un contesto comunque di generale assenza, fatta eccezione per l’Atlantico tropicale e meridionale, di trend statisticamente significativi.
A scala temporale più breve, ma comunque più lunga della variabilità interannuale, sono state individuate delle oscillazioni di natura ciclica con periodo di circa 50-75 e 25 anni.
Potrà apparire anche speculativo, ma questi periodi corrispondono alla durata di un ciclo completo e di un emiciclo della Oscillazione Decadale del Pacifico, un fattore climatico del quale è provata l’influenza sul livello medio dei mari per il bacino di riferimento. Ancora più speculativo, ma molto meno tale di quanto lo siano invece gli allarmi lanciati da un certo genere di divulgazione alquanto disinibita, è far notare che il rateo di aumento del livello medio dei mari presentato in questo studio, se proiettato nel futuro, vedrebbe un aumento di circa 6 pollici (poco più di 15cm) nei prossimi cento anni.
Forse non sarà questa la verità e tanto meno l’ultima parola su uno degli argomenti più “scottanti” delle presunte conseguenze del riscaldamento globale e delle sue origini antropiche, ma, dato che ha passato il processo di revisione paritaria, forse questo studio dovrà essere preso in considerazione nelle prossime valutazioni che la comunità scientifica vorrà fare sull’argomento, non vi pare?
Un altro articolo (e’ JGR btw) che conferma il trend di salita del livello degli oceani trovato da altre ricerche indipendenti ed in linea (col limite superiore) delle proiezioni del terzo rapporto IPCC tra il 1990 ed il 2010. Interessante l’uso delle neural network pur con i punti negativi che gli autori sottolineano.
Grazie Alessio,
sì, confermo è un approccio interessante.
gg