Vi ricordate le temperature vitaminiche della Nuova Zelanda? No? Bene due parole per rinfrescare la memoria. La Climate Science Coalition, associazione di scettici cospiratori al soldo delle Big Oil naturalmente, aveva sollevato una questione qualche tempo fa, protestando con il NIWA, ente di ricerca sul clima indipendente dal Servizio Meteorologico neozelandese, per l’uso di un dataset di temperature formato da solo sette serie di temperatura, a loro dire ben selezionate ed aggiustate per generare un trend di temperatura più accentuato di quanto realmente osservato.
In effetti, come avevamo già mostrato anche sulle nostre pagine, la differenza tra i dati grezzi di cui dispone il Servizio meteorologico neozelandese (pubblici) e la selezione delle sette stazioni impiegate dal NIWA anche per la propria quota di supporto alle attività dell’IPCC è piuttosto evidente.
Beh, pare cle la CSC abbia deciso di far causa al NIWA, per chiedere ad un giudice terzo di ordinar loro di smettere di fare affidamento su quella unica ricostruzione e di basare su di essa qualsiasi genere di forma di informazione rivolta ai decisori politici e, infine, di mettere a punto un dataset di temperature della nazione completo ed affidabile.
In tribunale. Chissà se qualcuno tra la chiusura ideologica dei sostenitori dell’AGW e la testardaggine degli scettici più irriducibili si rende conto di che fine sta facendo la scienza del clima a furia di rotolare verso il basso. Non importa chi avrà la ragione dal giudice, avranno, avremo, comunque perso tutti.
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