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Uragani, la NOAA aggiusta la mira

La NOAA ha emesso il 4 agosto scorso un comunicato stampa per aggiornare la previsione sulla stagione degli uragani. Alla fine di maggio, era stata divulgata la prima previsione, e noi ne abbiamo parlato qui. Già allora, sulla base delle condizioni climatiche all’apertura della stagione, il messaggio era stato di una stagione da “attiva a estremamente attiva”.

Ora, dopo il primo mese della stagione -che ricordiamo si chiude a fine novembre- trascorso senza eventi particolarmente significativi, pur confermando l’esitenza di condizioni al contorno favorevoli alla formazione di cicloni tropicali, la stagione si prevede “attiva” e basta. Il numero delle tempeste con un nome di battesimo attese è ancora alto, ma leggermente più basso di quanto stimato in precedenza.

Pur vero che la fase di picco deve ancora arrivare, infatti, come si legge su WUWT nell’articolo che riporta la news, l’attività registrata a questo punto della stagione non è normalmente in buona correlazione con quanto poi avviene nell’intero periodo.

Può darsi che il recente cambiamento di segno delle anomalie delle temperature superficiali del Pacifico sub-tropicale, scese in territorio negativo, non produca gli attesi effetti “indesiderati”. In genere una fase fredda è indice di un incremento dell’attività degli uragani nell’area Atlantica, ma il cambiamento potrebbe non essere arrivato in tempo.

Vedremo.

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