Cominciano ad essere pubblicati i dati relativi alle anomalie termiche globali, oggi diamo un’occhiata ai dati di RSS (Remote Sensing System). Prima di analizzare i numeri, vale la pena spendere due parole su quello che è successo nel mese di gennaio: senza ombra di dubbio c’è stato un balzo in avanti davvero marcato delle anomalie.
Questo scatto in avanti è tanto più rilevante poiché si inserisce in un contesto di La Niña, passata e (pare) incipiente, una PDO in fase cool e un periodo di bassa attività solare. Tant’è.
Veniamo ai numeri:
RSS (dati)
09/2008 0.194
10/2008 0.181
11/2008 0.216
12/2008 0.172
01/2009 0.322
Quindi il mese di gennaio 2009 è a ben 0.388°C di distanza dal gennaio 2008 (-0.066°C). Questo risultato è, in effetti, abbastanza inaspettato. Ovviamente un mese non fa il trend, proprio per questo continueremo in modo oggettivo a seguire mese per mese l’andamento delle anomalie termiche globali.
Si, anche a me è apparso abbastanza inaspettato, con un quadro di indici globali di questo genere. In effetti ero in attesa di un ulteriore crollo del global warming in quanto la nina si andava a sommare a quella del precedente anno. Ho avuto modo di parlarne anche con Alessandro Patrignani nel suo td del forum del MTG. E’ vero che le temperature satellitari risentono più in ritardo del fenomeno del nino/a. Possono passare anche 6 mesi per avere il massimo di effetto. Quindi è possibile che ci sia ancora un eredità dell’abbozzo di nino di metà 2008. Un pò di preoccupazione cè ma aspettiamo fiduciosi…