(AGI) – Roma, 4 lug. – Anche gli animali patiscono il caldo eccezionale di questi ultimi giorni e le mucche nelle stalle producono fino al 15 per cento di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno munti in periodi normali. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la situazione e’ preoccupante soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di allevamenti. “Un’emergenza aggravata dall’umidita’ che aumenta la sensazione,anche negli animali”, si legge in una nota della Coldiretti, “la temperatura ideale e’ fra i 22 e i 24 gradi, invece con l’arrivo dell’afa gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Nelle stalle sono state allestite doccette, ventole e condizionatori e nell’alimentazione gli allievatori stanno utilizzando integratori specifici a base di sali di potassio. Al brusco calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque”, conclude la Coldiretti, “un notevole aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua e di energia”1.
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Il buon Fabio, segnalandomi questo lancio d’agenzia si chiede e vorrebbe chiedere all’esperto di turno: “Ma perché prima si faceva la transumanza?” E io mi chiedo: “Perché si portavano gli animali in montagna nella stagione calda? Perché il clima non era ancora cambiato?” Ora gli fanno la doccia, li sventolano, gli danno il gatorade, e se non fanno tanto latte quanto “nei periodi normali” siamo nei guai.
Siamo al delirio, probabilmente indotto dal caldo. Quand’è che ci sarebbero stati 22/24°C in pianura padana nel mese di luglio? Forse nell’ultima era glaciale, ma solo forse. Speriamo ne arrivi presto un’altra, altrimenti addio cappuccino del mattino.
Si chiama agalassia estiva si studiava all’università già 30 anni fa, molto prima catastrofismo climatico.
La soluzione più ingegnosa per risolverla l’hanno trovata gli israeliani: sono delle piscine circolari con l’acqua in movimento dove le vacche possono sempre accedere a rinfrescarsi ( come in natura) in USA invece vanno molto i ventilatori cooling che nebulizzano acqua in stalla ( indicati però nelle aree con clima secco )
Un collega veterinario del Burundi mi ha detto che loro portano le vacche direttamente nei laghi…beate lotro.
In pianura padana ci si arrangia con ventilatori, stalle ben coibentate, qualcuno fa il cooling e o doccietta, c’è anche quella con la spazzola rotante tipo auto lavaggio.
In Brasile nelle scrofe in sala parto usano il cooling goccia a goccia direttamente sull’animale e stalle senza pareti ma solo con le reti
a noi agricoltori il tempo non va mai bene a prescindere! 😉
…la coldiretti appena 2 settimane fa si lamentava per il freddo fuori stagione e la troppa pioggia.Quale è secondo costoro il clima
ideale?