(AGI) – Rimini, 30 giu. – L’erosione minaccia il 25% delle coste emiliane, a rischio estinzione 32 chilometri di costa su 131: il dato e’ stato fornito da Goletta Verde di Legambiente nella terza tappa del suo tour a Rimini per verificare lo stato di salute del mare e delle coste dell’Emilia Romagna. Tra le cause principali che provocano l’arretramento del litorale quello naturale delle violente mareggiate, in aumento a causa dei mutamenti climatici, ma anche la cementificazione delle fasce costiere e il continuo sfruttamento dei fiumi nell’entroterra. Da non sottovalutare anche la costruzione di briglie e il prelievo illegale di inerti dagli alvei dei corsi d’acqua che, di anno in anno, riducono sempre piu’ l’apporto di sabbia e ghiaia sulle coste. “Sulla sorte delle coste dell’Emilia Romagna – ha commentato Giorgio Zampetti, portavoce Goletta Verde- pesano il continuo sfruttamento del suolo, la costruzione di ville vista mare, l’insediarsi sulla costa di molteplici attivita’ sia turistiche che produttive proprio a ridosso della spiaggia”. Non mancano le case abusive costruite direttamente sul terreno del demanio: un fenomeno in crescita anche in Emilia Romagna (122 casi nell’ultimo anno, +14%). La cementificazione selvaggia delle coste non risparmia neanche le aree di pregio lungo la fascia costiera del Parco del Delta del Po, conclude Legambiente, dove gia’ da qualche anno si contano almeno 958 seconde case per chilometro lineare. (enfasi aggiunta)
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Una contraddizione in termini o un’ammissione? Due le cose, o c’è un errore, o il portavoce di Goletta Verde pensa che le mareggiate siano sempre più violente per effetto dei cambiamenti climatici, ma questi sono naturali. Sarebbe interessante chiarire questo aspetto. Ancora più interessante sarebbe conoscere i dati che certificano questo presunto trend positivo della violenza delle mareggiate.
Dunque il problema sarebbe l’erosione. La macchia mediterranea è scomparsa, le dune rimangono solo nelle insegne delle discoteche e degli stabilimenti balneari, le case sono a pochi metri dalla riva. E’ logico che se il mare avanza o recede, come peraltro gli capita di fare da millenni la cosa possa dare un po’ fastidio. Comprendo lo sconcerto dei fortunati possessori di cotante suggestive magioni o luoghi di intrattenimento, ma non veniteci a raccontare che è colpa del clima che cambia per cortesia.
Se le mareggiate aumentano ( e la cosa andrebbe dimostrata in modo accurato ) c’è qualcuno che si lamenta della cosa, se per due anni, come accadde nella prima metà degli anni 80, se ne vedono pochissime in adriatico spunta la famigerata mucillagine e, ne siamo sicuri, la colpa sarebbe ancora una volta del clima impazzito….