Va ora in scena l’AGW. Grazie Fabio.
Esame di fisica. Il professore allo studente.
“Lei ha un barometro. Come lo usa per determinare l’altezza di un grattacielo?”.
Lo studente risponde: “Vado all’ultimo piano, lego uno spago al barometro, lo calo finchè tocca terra e poi misuro la lunghezza dello spago”.
Il professore non è soddisfatto: “Può dirmi un altro metodo, che dimostri le sue conoscenze di fisica?”.
“Vado all’ultimo piano, faccio cadere il barometro e misuro il tempo impiegato a toccare terra”.
“Non è quel che volevo, vuole riprovare?”.
“Con il barometro faccio un pendolo alto quanto l’edificio, poi misuro il suo periodo”.
“Un altro?”.
Misuro la lunghezza del barometro, poi lo pianto per terra in una giornata di sole, e misuro la sua ombra; quindi misuro l’ombra del grattacielo, e per similitudine…”.
“Un altro?”.
“Cerco il portiere e gli dico – salve, signor portiere; le regalo questo prestigioso barometro se mi dice l’altezza del grattacielo”.
Votazione: INSUFFICIENTE.
Oh oh, si trattava niente meno che di Niels Henrik David Bohr.
Comunque noto che nell’originale aveva dato una risposta simile alla mia:
“Or, Sir, here’s another way, and not a bad one at all. If the skyscraper has an outside emergency staircase, it would be easier to walk up it and mark off the height of the skyscraper in barometer lengths, then add them up.”
Nella mia vita universitaria mi successe qualcosa di simile (senza pretendere di essere stato al livello di tanto scienziato). All’esame di controlli automatici il professore mi propose un esercizio. iniziai a risolverlo, ma disse che c’era un metodo migliore. Allora proposi un altro metodo, ma lui ripetè che ce n’era uno migliore, e così andammo avanti per sette od otto volte in tutto, mentre lui continuava a ripetere che c’era un metodo migliore.
Alla fine me ne uscii dicendo “rappresentiamo il disturbo come una variazione di carico…”
La cosa sollevò il suo sarcasmo e mi sbeffeggiò davanti all’intera platea additandomi al pubblico ludibrio per aver detto una simile “bestialità”.
Io gli feci però osservare che la “bestialità” era scritta in uno dei libri di testo, da lui stesso previsti.
Era assolutamente vero, anche se quella frase incriminata era in un capitolo di quel testo che non si portava, e forse non se ne ricordava.
Di quel libro infatti si portava solo qualche capitolo.
Io invece, per capire meglio, m’ero letto l’intero libro.
Frettolosamente il professore mi dette 20 e mi congedò dopo quella prima e unica domanda.
Accettai quel voto che non corrispondeva affatto alla mia personale percezione della mia preparazione (nella quale avevo grande fiducia, e avrei sperato in un 30) perché non avevo voglia di perdere altro tempo con una persona simile.
Guido Botteri
Questa bellissima storia è ancora più ricca e succolenta, perché quello studente (notizia non peer-verified…) ricevette poi un premio Nobel, vedi:
http://www.mentors.ca/bohr.html
E’ un classico della creatività applicata alla scienza.
Baro-metro
lo dice pure il nome.
Dan
Misura la differenza di pressione atmosferica tra la strada e la cima
del grattacielo cosi puoi ricavarne l’altezza, dopo potrai vendere finalmente al rigattiere sto benedetto barometro…!
Con i tempi che corrono qualche eurino extra non fa male!
🙂
ma in definitiva, che cosa me ne faccio del barometro????
La risposta giusta era forse:
compro tanti barometri, tutti rigorosamente uguali, misuro la lunghezza del barometro, poi li fisso uno sopra l’altro fino a raggiungere l’altezza del grattacielo, e moltiplico la lunghezza del singolo barometro per il numero dei barometri usati
(colla correzione sull’ultimo barometro, se il grattacielo non è multiplo perfetto del barometro).
Eh ? Eh, che le pare, professore, può andare ?
…ma perché fa quella faccia ? No, non si arrabbi, volevo solo collaborare… non spinga, ma mi sta forse buttando fuori ? No, no, a calci no ! A calci no, per favore…
🙂