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Sessant’anni di temperatura a Verona Villafranca

Le osservazioni meteorologiche per il sito di Verona/Villafranca sono disponibili almeno dal 1951. L’aeroporto su cui insiste la Stazione Meteorologica è situato nella pianura a sud-ovest della città ad un’altezza di 67 metri sopra il livello del mare, tra i territori di Sommacampagna e Villafranca. Questa stazione è la quinta di cui ci occupiamo per il nostro progetto per una rete di riferimento per la climatologia dell’Italia.

Per decidere se questo è un sito da includere nella nostra rete di riferimento, diamo un’occhiata alle immagini satellitari messe a disposizione da Google Maps e da Pagine Gialle. Inoltre, alcune foto del sito, della capannina e dei dintorni sono disponibili in questo album.

L’aeroporto di Villafranca, pur essendo di militare, ha certamente un traffico civile di prim’ordine. L’ampia aerostazione a servizio dei passeggeri, come si può vedere dalle immagini del satellite, è stata costruita sull’estremità nord-orientale della pista, vicino al grande snodo tra l’autostrada del Brennero e la Torino-Trieste. L’osservatorio, invece, è situato all’altro estremo, almeno attualmente, in un contesto prevalentemente agricolo, oltre che militare.

In ogni caso, seguendo la classificazione adoperata dalla NOAA per stimare i possibili errori nella misura delle temperature, poiché la capannina è posta a meno di 10 metri da edifici o camminamenti, Verona/Villafranca sarebbe classificata come CRN 4. Per quanto riguarda la nostra classificazione, volta a valutare le modifiche nel tempo, l’area dell’osservatorio meteorologico dell’aeroporto militare di Villafranca sembra essere la zona che ha subito meno cambiamenti recenti. Nonostante questo, il notevole incremento di traffico aereo nella vicina pista suggerisce di inquadrare il sito pienamente nella categoria degli aeroporti civili e, per questo motivo, si propone di assegnarlo alla classe 4. La discussione è aperta.

Veniamo adesso ai dati mostrati nella seguente figura che riporta il grafico delle medie annuali dal 1951 al 2009 per la temperatura minima, Tn, la massima, Tx, la temperatura media, Tmean, e il DTR (Diurnal Temperature Range), cioè lo scarto tra massima e minima (Tx – Tn).

Osservando il DTR (curva lilla), si vede che nel corso dei decenni esso oscilla all’incirca tra 9 e 10 gradi, con una certa tendenza all’aumento. Si distinguono i primi anni della serie, fin verso il 1954, quando la distanza tra massime e minime è leggermente superiore rispetto al periodo che segue. Da lì in poi, le minime si attestano generalmente sugli 8°, con alcuni anni più freddi, e le massime oscillano attorno al valore di 17.5°. Nel 1989 e fino al ’94, il DTR s’incrementa in maniera brusca di oltre un grado, molto probabilmente per delle minime che sembrano un po’ troppo fredde; notare a tal proposito che anche i valori del satellite (dati da Climate Explorer) aumentano così come fanno le massime. Nel 2002 i valori delle temperature minime hanno un vistoso e sospetto aumento mentre, subito dopo, le massime aumentano sensibilmente, discostandosi così dai valori stimati dal satellite, riferiti a tutta la colonna della media e bassa troposfera, e spingendo il DTR verso gli 11°. Considerando tutto il periodo della serie storica, la media mobile su 5 anni calcolata sulle minime (linea blu grossa) suggerisce un aumento di circa un grado, mentre sulle massime l’incremento è del doppio. Sia il satellite sia le temperature massime mostrano il cambiamento avvenuto intorno al 1987 e di cui ci siamo già occupati quando abbiamo analizzato i dati della Paganella, non molto lontana da Verona.

L’anno più caldo a Villafranca è il 1994 per il satellite, mentre l’anno più freddo sarebbe il 1956. Per quanto riguarda le stagioni e i mesi, il riscaldamento verso la fine degli anni ’80 è ben visibile sui valori massimi dell’inverno e della primavera e, in parte, anche dell’estate che mostra un aumento significativo pure nell’ultimo decennio, valori minimi compresi. Occorre aggiungere, però, che l’aumento delle minime durante le altre tre stagioni è più blando e mascherato dalle oscillazioni pluri-decennali. Le temperature mensili appaiono molto rumorose ed è difficile estrarre ad occhio un segnale chiaro; spicca l’aumento che si avuto nel mese di marzo alla fine degli anni ottanta sui valori massimi. Giugno, invece, mostra la maggior parte dell’aumento nell’ultimo periodo sia per le massime sia per le minime.

Sul sito di Mille anni di clima trovate la scheda completa di Verona/Villafranca, i valori climatici e gli estremi, i dati giornalieri, i grafici e la discussione.

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Published inAttualitàClimatologiaNews

19 Comments

  1. Maurizio Rovati

    Oggi 19 giugno 2013 il meteo del tg 5 ha detto che ieri a verona villafranca è stato raggiunto il record con 36,2°C.
    Hanno per caso applicato qualche modifica alla stazione di rilevamento?
    M.

    • No. Non risulta alcuna modifica. Il precedente è 35.1°C nel giugno 1990, quindi quella di ieri è effettivamente la T Max più alta registrata in giugno nella serie storica per quella stazione. Per inciso, non è stata la T max più alta di ieri, altre stazioni sempre nel Veneto e in Emilia Romagna hanno fatto leggermente “meglio”, ma in quei casi non si tratta di record per il mese di giugno.
      gg

  2. qua dove sono io, che ho ricostruito grazie agli annali la serie storica della mai città se guardiamo gli estremi ( max + alta e Min + bassa ), gli altri devo ancora concludere, per il decennio degli anni 2000 abbiamo solo 1 record di Freddo ( Aprile 2003 ) e ben 7 di caldo.
    ovviamente il dato è solo su 12 record ciascuno, appena concluderò la serie della max + basse e delle Min + alte sarà più concreto il confronto.

  3. ho controllato la rete AM, l’unico caso è quello di Verona.
    penso che sia l’unico caso dove un estremo massimo di un mese di una determinata stagione sia più alto di un mese della stagione ad essa più calda.

  4. La cosa che più lascia perplesso di Verona è che il record di caldo di maggio è superiore a quello di Giugno.
    quante stazioni hanno questa particolarità nella rete AM?
    qualcuno ne sa qualcosa?

    • Ottima scoperta.
      D’altra parte, se le temperature aumentano anno dopo anno, per un motivo qualsiasi, la cosa potrebbe essere quasi attesa.
      C’è da dire che durante l’ondata di caldo del maggio dell’anno scorso molte stazioni ritoccarono i record mensili. Non ho però fatto caso a se abbiano battuto giugno. Seguici nei prossimi mesi e vedremo.
      Ciao

    • Filippo Turturici

      Quest’inverno, la stazione di Udine-Rivolto ha stabilito il suo nuovo record assoluto di freddo: -18.0°C.
      Il 20 dicembre 2009 però, battendo anche il gennaio 1985 (forse bisogna risalire al febbraio 1956 se non al febbraio 1929 per trovare una temperatura simile od inferiore ad Udine).
      La cosa è insomma possibile, per quanto poco probabile.

  5. @ Tutti, per Verona ma non solo. Piano con le macchine fotografiche, ci sono delle regole precise da rispettare.
    gg

    • Filippo Turturici

      Non so se sia questo il problema segnalato: ma ormai basta andare su Google per vedere le foto di qualunque installazione militare; pare ormai che solo nei consigli di quartiere, quando si discute di piani urbanistici, le foto aeree siano censurate come da legge ancora vigente (es. con zone verdi fittizie al posto di caserme ed aeroporti).
      Bisognerebbe che al Ministero si accorgessero che su internet è completamente ignorata tale disposizione.

  6. Filippo Turturici

    Esiste una stazione di confronto: quella dell’ARPAVeneto.
    Un esempio dei dati: http://www.arpa.veneto.it/upload_teolo/dati_rete/staz_104.html
    E’ da molti mesi, se non alcuni anni, che nei forum meteo (locali e nazionali) è aperta la discussione sulla diversità di valori assoluti ed anomalie tra le due stazioni: mai grandissimi, ma costantemente attorno a 0.5-1°C di differenza media. Infatti la stazione NOAA, quella aeroportuale, è costantemente sopra la media annuale e mensile; quella ARPAV è molto più “variegata”, ed in accordo con i dati di altre zone (Alpi, Friuli o Bassa Pianura).

    • Filippo Turturici

      P.S. questo non vuol dire che non esistano giorni/settimane in cui le due stazioni abbiano valori simili.

    • Grazie Filippo.
      Vedo che la stazione della rete regionale è su “solo” dal 1990; quindi le medie climatiche possono risentire di diversi regimi (tipo post 1987) e potrebbero in parte giustificare le diverse anomalie.

      In ogni caso per saperlo con certezza servirebbero i dati di tutta la serie storica sia di quella automatica sia di quelle storiche dell’ex idrografico.
      Il difficile è quello: avere i dati digitalizzati, che sicuramente qualcuno avrà a disposizione e gratis.

    • Filippo Turturici

      Mi sono male espresso: non è rigorosamente corretto, ma visto che è uso comune farlo, la stazione ARPAV, se confrontata con le medie 1961-’90 dell’aeroporto, presenta anomalie inferiori.
      E’ più rigoroso magari dire semplicemente: la stazione ARPAV presenta una media spesso (non sempre) inferiore a quella ENAV/AM, e picchi di temperatura sovente infeiori, pur essendo riferite località vicine (l’aeroporto è poco più a nord del paese, verso Verona).
      Attenzione: non sto dicendo che VR-Villafranca sia una stazione necessariamente starata o mal posizionata; potrebbe non essere più rappresentativa, a causa dell’espansione dell’isola di calore urbana (ovviamente a meno degli effetti post-1987 ecc).
      Ricordo infatti che il Veneto, nella sua fascia pianeggiante centro-settentrionale (ciò è vero un po’ ovunque, anche se soprattutto per la zona di Padova), ha conosciuto una grande espansione edilizia ed infrastrutturale negli ultimi 20 anni; tale per cui, ad esempio, quelle che un tempo erano zone di campagna vicine alle città, sono oggi pienamente parte dell’area urbana.

      Un’altra stazione su cui mi informerei meglio è quella di Treviso-Istrana: il nome è fuorviante, è solo in provincia di Treviso, e non in città e nemmeno nelle immediate vicinanze.
      E’ una base aerea immersa nella campagna, diciamo tra Treviso e Padova.
      Nelgi ultimi tempi, pare, che segni una temperatura media mensile (es. a maggio 2010) spesso superiore a quella di Treviso-Sant’Angelo: questa sì in città, all’aeroporto cittadino, come stazione.
      E intendo proprio “aeroporto urbano”: per fare un confronto, è una situazione simile a Linate, mentre Istrana sarebbe l’equivalente di Malpensa.

    • Filippo,
      Istrana è sotto un albero tipo cedro.

      Per quanto riguarda l’aeroporto di Villafranca, un’eventuale estensione dell’isola di calore urbana o del traffico della pista (che è la stessa cosa), dovrebbe avere un impatto essenzialmente sulle minime.
      Se le massime aumentano di più delle minime, c’è qualcos’altro da controllare. O la nuvolosità che è diminuita e determina un impatto maggiore di giorno; la notte con la maggiore serenità dovrebbe dare un riscaldamento inferiore in presenza di un trend climatico.
      O il sensore che è stato posto in luogo più riparato dal vento o lo schermo è diventato meno bianco o non è più ventilato.
      Il fatto che la maggiore differenza tra min e max si sia avuta in estate, mi fa protendere per una causa non naturale.
      Ma bisogna indagare.

  7. Simone,
    per favore, se riesci a trovare altre informazioni sui lavori, o quant’altro, che hanno interessato il sedime aeroportuale, faccelo sapere.

    Se vai sull’album fotografico, il link è sopra, trovi anche le foto un po’ sgranate della capannina che è proprio visibile dall’estremità sud-occidentale della pista. Lì si radunano molti appassionati di volo a caccia di foto di decolli e atterraggi.
    Se poi tu avessi anche i dati di altri stazioni dei dintorni, il confronto sarebbe utile per trovare segnali non climatici.
    Ciao

    • Simone

      Ok quando torno provo a vedere che posso fare.
      Provo a contattare qualche conoscente che lavora dentro la base militare e vedere se posso avere qualche info in più (che non sia coperta da segreto militare, eh! :-). In caso ti posso mettere direttamente in contatto con lui.
      Per altro, nei prox anni ci saranno altri lavori di ampliamento come questo progetto
      http://1.bp.blogspot.com/_PmCtPnJsDwM/S_9yKidRn-I/AAAAAAAABxE/s96nMvZE7Rc/s1600/fase123_0000.jpg

      ti faccio sapere.

      S.

  8. Simone

    Salve,
    finalmente tocca alla mia città natale! 🙂
    Volevo solo contribuire ricordando che l’aeroporto è stato chiuso per un lungo periodo per rifacimento e allungamento della pista d’atterraggio. Non ricordo esattamente l’anno, cmq in anni recenti. Forse potrebbe anche spiegare in qualche modo il “sospetto” 2002.
    In ogni caso fra una settimana ritorno a casa e se necessario mi offro per eventuali ulteriori informazioni e foto della centralina, ammesso sia visibile dall’esterno.

    Simone

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