Ehm, avevamo detto venti, poi qualcuno ha rilanciato su trenta, sperando di scatenare una gara di virtuosismi carbonici alla conferenza di CO2penhagen, ma il trucco non ha funzionato. Ora anche l’Unione Europea realizza finalmente che “non c’è trippa per gatti”, per cui, per bocca di Connie Hedegaard, commissario UE per il clima, apprendiamo che non saranno prese decisioni nei prossimi mesi circa l’innalzamento del target di decarbonizzazione dal 20 al 30%. Principale imputata di questo stallo ovviamente la crisi economica.
Tuttavia a Bruxelles serpeggia la preoccupazione che altre più forti economie prendano la leadership del clima, lasciando la UE alle prese con il problema della perdita di molti posti di lavoro.
Evidentemente non si sono accorti che questo è già successo proprio per la smania di proporre e perseguire qualcosa di completamente inattuabile, con o senza crisi, e che il realismo di chi i conti li fa con i soldi propri e non con quelli altrui (leggi degli stati membri), ha già preso (per fortuna) il sopravvento, spegnendo le luminarie della festa del carbonio.
Qui il testo dell’Ansa del 17 maggio, grazie a Fabio per la “segnalazione”.
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