Tra qualche settimana, al massimo un paio di mesi, ricominceremo ad essere bombardati dalle stime sulla stagione vinicola. Vino buono ma poco abbondante in annate con buon soleggiamento, raccolto compromesso nelle annate siccitose, maturazione difficile nelle annate più piovose della norma e così via. Negli ultimi anni, a ben vedere, le abbiamo viste praticamente tutte.
Con riferimento alla viticoltura, i parametri atmosferici di riferimento sono svariati, c’entra il sole, sicuramente, così come c’entra l’umidità atmosferica. Ma il fattore capace di imprimere il condizionamento più significativo è la temperatura massima media dei mesi di luglio e agosto. Da questa dipende la data di maturazione dell’uva. Nei luoghi dove la produzione vinicola ha una lunga o addirittura lunghissima tradizione, esistono delle registrazioni anche plurisecolari delle date di inizio del raccolto delle diverse qualità di uva. Dall’analisi di queste serie, spesso ottimamente conservate e documentate, è possibile per il tramite di opportuni accorgimenti, ricavare delle interessanti informazioni di natura paleo climatica.