Questo post è stato pubblicato dal prof. Sergio Pinna sulle sue pagine web.
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di Sergio Pinna
I lettori della cronaca di Pontedera de La Nazione (22 gennaio 2014) si saranno certamente preoccupati leggendo le parole di Francesco Meneguzzo, meteorologo dell’IBIMET di Firenze: «Ci dobbiamo abituare a stagioni estreme che si alterneranno: inverni freddissimi e inverni quasi primaverili. Le ragioni di quest’attuale stagione? Il riscaldamento globale che non si è mai arrestato e che . . . . .».
Anzitutto sarebbe bene spiegare alle persone che le temperature globali sono praticamente stabili da una quindicina d’anni a questa parte e nessuno ne conosce i motivi. In secondo luogo si potrebbe poi chiarire che non esiste alcuna plausibile teoria che possa mettere in relazione un eventuale futuro incremento delle temperature con un aumento della variabilità climatica, cioè col verificarsi di oscillazioni (positive e negative) più pronunciate rispetto ai valori di riferimento.
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