Ho aspettato qualche giorno a pubblicare questo post. I fatti che raccontiamo sono meteorologici, quindi essendo accaduti nei primissimi giorni del mese, sono praticamente morti e sepolti. Ma come sanno tutti quelli che si occupano di meteorologia più o meno professionalmente, non esiste un campo dello scibile umano dove l’esperienza conti di più. Esperienza nel valutare l’evoluzione di ogni singola situazione in relazione al nostro territorio certamente, ma anche e ultimamente soprattutto, esperienza nel valutare gli strumenti a propria disposizione.
Si parla della prima vera perturbazione scesa nel Mediterraneo a guastare l’estate appena dieci giorni fa. In gergo molto poco tecnico una bella “botta” tuffatasi nel Mare Nostrum direttamente da nord e alimentata da un mix di aria polare e aria delle medie latitudini di tipo marittimo a sostituire l’aria subtropicale marittima continentalizzata che ci stava regalando l’ennesima (ma per fortuna ultima) onda di calore della stagione.
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