Poche settimane fa è stato celebrato l’anniversario del terribile terremoto cui è seguito un devastante tsunami che ha colpito e messo in ginocchio una regione del Giappone. In un assurdo susseguirsi kafkiano degli eventi, i morti per il terremoto e lo tsunami sono stati presto dimenticati a causa delle esplosioni presso il reattore nucleare di Fukushima. Da quel momento in poi, si è parlato solo di radiazioni. Oggi non vogliamo parlare di tutte le polemiche sortite da quell’evento, piuttosto vogliamo porre l’attenzione sul fatto che, ad un anno di distanza, il Giappone abbia spento tutti i propri reattori nucleari.
In molti hanno gioito per questa decisione, ma per motivi diversi. In Giappone la gente se l’è (giustamente) fatta addosso e ora festeggiano la fine del loro “incubo” nucleare. In Occidente invece gli ambientalisti stanno facendo le danze di gioia perchè vedono un movimento più ampio contro il nucleare. Prima la Germania, poi il Giappone e domani chissà.
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