In altra parte di CM ho presentato il commento ad un lavoro di Higgins e Scheiter (H&S) pubblicato qualche giorno orsono su Nature. La lettura di tale lavoro e di un precedente lavoro degli autori stessi, uscito nel 2009 su Global Change Biology, si presta ad alcune considerazioni di tipo sociologico che, al fine di evitare commistioni in sede di dibattito, ho preferito affrontare in una sede indipendente.
Per sviluppare le mie considerazioni partirò dall’abstract dell’articolo di Nature, il quale inizia con un drastico “Recent IPCC projections suggest that Africa will be subject to particularly severe changes in atmospheric conditions”. L’ introduzione all’articolo stesso si apre poi dal canto suo con un bel “Many studies have shown that the climatic conditions under which plants grow are changing (IPCC, 2007). Three major determinants of plant growth, the atmospheric CO2 concentration, rainfall and temperature have changed significantly since the preindustrial time and current projections obtained from simulation models predict further changes in these climate variables (IPCC, 2007).”.
Infine l’articolo si conclude con la frase seguente:“This study, together with palaeoecological evidence , suggest that atmospheric CO2 has been and will be a major factor shaping vegetation change”.