Come ve lo immaginate il Global Warming? Su, dai, non è difficile, gli accaldati scienziati che se ne occupano ce lo descrivono da anni. Cielo opaco, atmosfera rovente, un incendio di là, un campo inaridito di qua, poche polverose foglie a vestire gli alberi sopravvissuti etc etc. E quando tutto questo passa, perché il tempo per fortuna ogni tanto cambia pure, tempeste a go go, tuoni, fulmini e saette, torrenti fangosi in piena e case travolte, insomma, un disastro.
E quando fa freddo come quest’inverno? Regola numero uno, anche se fa freddo comunque da qualche altra parte fa caldo, mentre il contrario non è vero. Regola numero due, fa freddo perché fa caldo, sicché, comunque, è solo un’impressione.
In questi bollenti giorni d’inizio estate, con Hannibal, Caronte e Minosse – tre maschere dello stesso personaggio, l’anticiclone nord-africano – tra gli accaldati suddetti impazza un motto, anzi due:
- Ve lo avevamo detto;
- E’ così che ci immaginiamo il global warming.