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Tag: OMM

L’IPCC e la “manutenzione non programmata”

Il KNMI è l’Istituto Meteorologico Olandese, un faro per tutti quelli che si occupano a vario titolo di meteorologia e climatologia. Sulle loro pagine web, infatti, è possibile scaricare i dataset di praticamente tutte le variabili atmosferiche. Un esempio di trasparenza e attenzione quasi ossessiva alla libera circolazione delle informazioni. Una policy e uno sforzo che conferiscono autorevolezza all’istituto.

 

Qualche giorno fa, attraverso le pagine della Global Warming Policy Foundation, una fondazione che non ha mai fatto mistero di compiere azioni di lobbying sullo scetticismo climatico, è spuntato fuori un documento proveniente proprio dal KNMI. In appena tre pagine, gli esperti olandesi chiedono con forza all’IPCC di adeguarsi ai tempi, di mutare alcuni dei fondamentali principi istitutivi, di focalizzare meglio l’attenzione sulle problematiche regionali piuttosto che su quelle globali, di porre in essere procedure di definizione dei report più trasparenti, di rendere gli stessi report meno prolissi e più comprensibili. Insomma, una bella revisione che sebbene avviata, forse, come già suggerito dall’Inter Academy Council e riportato anche dal KNMI, avrebbe dovuto aver luogo in modo più completo ben prima di giungere alle fasi finali della pubblicazione del 5° report del panel di prossima pubblicazione.

 

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Duri di comprendonio

Non saprei come altro definirli i nostri media. In una delle nostre ultime discussioni è apparso un commento con il link, che definirei molto appropriato, all’ultima prodezza del solito ignoto redattore di corriere.it. Si tratta di poche righe scritte per rilanciare il report dell’OMM, massima autorità meteorologica mondiale, che riassume quanto accaduto dal punto di vista climatico e meteorologico negli ultimi dieci anni.

 

 

Neanche a dirlo, l’accento è andato sul fatto che l’OMM dichiara che gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi da quando si fanno misure oggettive e che ci sono state circa 370.000 cadute vittima di eventi atmosferici. Un disastro nel forno praticamente. Forse però, i nostri amici del corriere, così come tutti quelli che riprenderanno entusiasticamente questo lancio nei prossimi giorni, dovrebbero andare a leggere quel report. Così facendo scoprirebbero nell’ordine che l’OMM:

 

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Non ce la possiamo fare

[photopress:Comics.JPG,thumb,pp_image]E’ da un pò che circola la voce che il clima stia andando verso un periodo di raffreddamento e che questo potrebbe anche essere già iniziato, tenuto conto del fatto che dal 1998 le Temperature Medie Globali hanno smesso di crescere e, più recentemente, hanno anche cominciato a scendere.

Sarà per il forcing interno esercitato dai bacini oceanici, sarà per il condizionamento esterno dell’attività solare attualmente in fase di declino, ma il raffreddamento in atto è sì per ora breve, ma è anche incontrovertibile, in quanto ampiamente documentato dalle serie di temperatura di superficie, dai telerilevamenti satellitari delle temperature del mare e della bassa troposfera e, ultime ma non meno importanti, anche dalle temperature delle profondità oceaniche.

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Un inverno vero

“Il riscaldamento globale esiste, ma il clima non sempre potrebbe collaborare.”

[photopress:Hong_Kong.jpg,thumb,pp_image]Latitudine 22,33°, longitudine 114,18° Hong Kong potrebbe non avere più inverni a partire dal 2020-2030. Questa la sconvolgente news pubblicata sul sito della WMO appena dieci giorni fa. Poco male, eventualmente potremmo prestargliene un pò dei nostri. Verrà pure dalla massima autorità meteorologica della capitale della tecnologia, ma forse non contiene esattamente l’appeal per essere pubblicata sul sito della massima autorità meteorologica mondiale. Ad ogni modo, ognuno pubblica ciò che crede.

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