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Tag: Oklahoma

Il tornado di Monroe ha spazzato via tutto, anche il senso del pudore!

Quello che sto per scrivere non sarà molto educato. A ben vedere, con il mestiere che faccio, sarà anche prevedibile. Come prevedibile era che i soliti noti si sarebbero precipitati a riempire la scena con le loro filippiche la loro prosopopea e le loro palesi bugie.

 

Già, perché non si può pensare che fior di scienziati, esimi ricercatori, abilissimi divulgatori e abituali frequentatori delle riviste scientifiche, nonché, in molti casi, anche titolari di interi capitoli dei report IPCC, non sappiano quale sia lo stato dell’arte della conoscenza in materia di tornado e, più in generale, in materia di eventi atmosferici estremi. Sicché, mentono sapendo di mentire. Sapendo di trovare solido appoggio sulle pagine dei giornali, per l’ignoranza e la fame di scoop di chi li gestisce.

 

La testata protagonista di questo post, come vedremo, è una sola, è vero, ma visto che in uno dei due esempi che farò si riprende pari pari quanto scritto da altri, l’esempio può considerarsi rappresentativo di un mondo della comunicazione e divulgazione scientifica che è diventato come il mercato del pesce alle due del pomeriggio: il meglio se ne è andato e quel che resta puzza da un chilometro.

 

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Moore, Oklahoma, il tornado era un F5

La massima intensità che eventi di questo genere possono raggiungere, almeno con riferimento ai dati disponibili. Il National Weather Service americano ha diramato un comunicato tecnico in cui l’intensità dei venti associati al tornado è stata stimata provvisoriamente in 200-210 miglia orarie, poco sotto 340kmh.

 

La scala di riferimento per valutare l’intensità di questi eventi è applicabile solo a posteriori, ossia dopo la valutazione dei danni. Un sensore che dovesse trovarsi sul percorso infatti non potrebbe davvero riportare alcun dato, anzi, presumibilmente non sarebbe proprio possibile ritrovarlo. Così, come ci racconta wikipedia, si ricorre alla scala Fujita, che prende il nome dello studioso che l’ha definita, analizzando per anni i danni provocati dai numerosi tornado che si svilupparono subito dopo l’esplosioni atomica di Hiroshima.

 

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