Sarebbe ferito ad un polpaccio l’imprenditore triestino salito, il 29 marzo pomeriggio, per la quarta volta, sulla cupola di San Pietro, sia per chiedere aiuto al Papa, sia per protestare contro la crisi economica e sociale che una grossa fetta della popolazione sta vivendo. Ha deciso di passare lassù, al freddo, la notte tra il sabato e domenica in attesa dell’Angelus del Papa. Forse non aveva fatto i conti con la novità che la Santa Sede, proprio quella sera, tra le ore 20.30 e 21.30, per partecipare all’evento organizzato dal WWF detto “Earth Hour” aveva deciso di spegnere le luci della Cupola e la facciata della Basilica di S.Pietro.
Non approvando il gesto, ma comprendendo l’esasperazione in cui possono cadere le persone, molti telespettatori sono rimasti perplessi nel vedere il Presidente del WWF in diretta TV, attorniato da una ventina di bimbi e giornalisti(senza alcun prelato vicino), spegnere le luci senza alcun cenno alla persona appesa sulla Cupola che rimaneva al buio, probabilmente anche ferita. In altre simili occasioni si era visto porre l’attenzione all’accorrere dei Vigili del fuoco ed il montaggio delle fotocellule, stavolta, invece, lo show ambientalista sembra non aver lasciato spazio. L’evento mediatico è sembrato dire che Gaia è più importante di tutto e tutti. Se il Festival di San Remo si è potuto fermare per due disoccupati che minacciavano di buttarsi, l’Earth Hour non ammette pause, “the show must go on” in ogni caso. Forse solo se la persona lassù si fosse portato un cucciolo di animale la faccenda sarebbe stata molto diversa.
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