Nell’indimenticabile film di Roberto Benigni non era Sandy ma Giuditta, ma sempre di geniale parodia della moda si trattava. La moda, da non crederci, è l’ultima frontiera dell’attivismo climatico. Attenzione, non parlo di tessuti ecocompatibili, riciclaggio di materiali o altri stratagemmi comunicativi molto chic per alzare l’appeal della produzione, parlo di moda del linguaggio.
Da Science Daily:
Climate Science: Trends in Use of Words in Scientific Studies May Impact Public Perceptions.
E’ un commento ad uno studio pubblicato su PLOS ONE, rivista scientifica open access ad ampio spettro:
Word Diffusion and Climate Change (pdf)
La prima firma è Alexander Bentley (non ha niente a che vedere con le auto, purtroppo), docente di archeologia e antropologia all’università di Bristol. L’abstract recita così:
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