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Tag: Inverno 2013/2014

L’Outlook di CM, alcune precisazioni.

Rivolgendomi a tutti coloro che hanno commentato o che semplicemente hanno letto l’outlook e hanno avuto delle perplessità o delle difficoltà interpretative, vorrei proporre delle riflessioni al fine di  sgombrare il campo da alcune imprecisioni che si commettono quando si leggono i vari outlook e i prodotti ad esso collegati, quali le mappe di anomalie, così come nel nostro caso.

 

Le previsioni stagionali sono allo stato dell’arte dei tentativi di prognosi a mesi di distanza che hanno dei grandiosi limiti dovuti principalmente:

 

  • alla scala temporale su cui si lavora;
  • alla molteplicità delle variabili in gioco anche a macroscala (di cui molte ancora poco note nella loro dinamica evolutiva);
  • alle tecniche usate per il loro trattamento.

 

Tutto appare ancora abbastanza pionieristico. Queste previsioni, infatti, differiscono in maniera sostanziale dalle tecniche deterministiche usate normalmente in caso di previsione meteorologica. Infatti più che di previsioni stagionali dovremmo parlare di “probabili schemi circolatori stagionali”. Le mappe degli outlook non possono quindi essere interpretate come se fossero prodotti usciti da una qualunque corsa di un qualsiasi modello meteorologico.

 

Le mappe prodotte per le anomalie stagionali vogliono tentare di fotografare un possibile comportamento prevalente dell’atmosfera in relazione a delle forzanti  endogene ed esogene al sistema terra che imprimono, concedetemi il termine, un determinato carattere alla circolazione stessa. Infatti, normalmente, si rappresentano le anomalie di alcune limitate variabili che appunto si prestano meglio a descrivere questi scostamenti. Per questo non è opportuno attribuire alle anomalie disegnate dalle mappe stagionali uno schema fisso valido per l’intero periodo rappresentato.

 

Il giusto approccio è invece quello di decifrarle attribuendogli il valore di indicazione di uno schema di circolazione che è frutto delle relazioni tra le forzanti conosciute ed esaminate in grado di determinare un probabile impianto circolatorio prevalente o comunque tale da determinarne il peso maggiore.

 

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La Previsione Stagionale per l’inverno sulla base dell’indice OPI

Soltanto qualche giorno fa abbiamo pubblicato un post che descrive il lavoro di ricerca sull’Indice OPI portato avanti da Riccardo Valente, Alessandro Pizzuti, Filippo Casciani e Andrea Zamboni del Centro Meteo Toscana. Poi è arrivato il nostro outlook, appena giovedì scorso. Ora, terminato il mese di ottobre, Riccardo, Alessandro e Andrea hanno finalizzato la loro analisi e prodotto una previsione per la prossima stagione invernale. Naturalmente siamo felici di ospitarla su CM al fine di stimolare la discussione anche tra i nostri lettori. L’approccio è concettualmente molto simile, ma il processo di analisi e prognosi è differente e, come leggerete tra poco, lo sono anche i risultati, sebbene sussistano comunque molte analogie, specialmente riguardo alla zonalità accentuata che dovrebbe caratterizzare l’inizio della stagione fredda e al segno che si pensa possa assumere tendenzialmente l’indice AO.

Nel post che segue c’è inoltre una premessa che mi sento di condividere appieno, ma è decisamente meglio che leggiate per vostro conto, perciò, ecco qua.

gg

 

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PREVISIONE STAGIONALE PER L’INVERNO 2013/2014 SU BASE OPI

 

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