E pensare che c’è qualcuno che continua ad andare in giro raccontando che conosciamo sufficientemente bene il sistema clima di questo Pianeta da poter separare la variabilità intrinseca che lo ha sempre contraddistinto da quella che si sarebbe innescata recentemente.
Alcuni giorni ho letto un articolo in cui si parla di utilizzo dei segnali GPS (sì, quelli dei navigatori satellitari) per migliorare la qualità delle osservazioni satellitari dei parametri atmosferici, soprattutto la temperatura. Lo scopo è ovviamente quello di poter disporre di dati di analisi affidabili ai fini dell’inizializzazione dei modelli meteorologici per le previsioni del tempo, che come si sa pur essendo migliorati tantissimo negli ultimi anni, soffrono ancora moltissimo per l’assenza di dati di analisi sufficientemente attendibili ed omogenei.
Due giorni fa ne ho letto un altro, ancora più interessante.