Ci siamo, la conferenza di Durban è alle porte. In quella sede, stante l’acclarata impossibilità di fare passi avanti significativi in termini negoziali, sarà opportuno capitalizzare al massimo quanto già acquisito. Cioè, praticamente niente in termini di mitigazione climatica – esercizio inutile consistente nella volontà di mitigare ciò che mitigabile non è – ma qualcosa , anzi più di qualcosa, in termini economici. In poche parole soldini da spendere.
Ma, perché si possa procedere allo shopping occorre che qualcuno ci metta la pecunia, nella fattispecie la comunità internazionale, sempre prodiga di promesse, ma alquanto riluttante quando si tratta di erogare. E con la crisi che c’è la riluttanza si sta trasformando in fuga.


