di Luigi Mariani e Guido Guidi
Commento
Nel periodo di riferimento (5-11 dicembre 2012), l’intero comparto europeo e quindi anche l’area mediterranea sono state interessate da una massa d’aria polare marittima, per effetto di una circolazione in quota caratterizzata ancora da valori dell’indice zonale piuttosto bassi, con persistenza in territorio negativo tanto dell’indice AO quanto di quello NAO.
Ne è risultata una circolazione media dominata da due centri d’azione: un robusto promontorio in area atlantica, esteso dalle latitudini tropicali all’Islanda e una vasta depressione centrata sul Mar Baltico.
Ad una prima fase caratterizzata da un flusso nord-occidentale ad elevato gradiente con passaggio di più impulsi freddi, sul mediterraneo centrale e quindi anche sull’Italia, è seguita una circolazione con componente meridiana ancora più elevata, correnti che hanno pilotato una depressione polare attraverso l’Europa centrale fin sul nostro territorio. A tale depressione ed al suo contributo di aria artica marittima, si devono attribuire le nevicate da deboli a moderate osservate nel periodo.
Leave a Comment