Giovedì scorso l’area circostante la città di Catania è stata colpita da un violento nubifragio. Un evento intenso ma non eccezionale, almeno stando a quanto riportato dalle reti pluviometriche disponibili. Senza voler approfondire più di tanto l’analisi tecnica dell’evento, si può dire che con le correnti in quota da sud che hanno generato il forcing perché si formasse un minimo a mesoscala sottovento alle coste della Tunisia, si è generato un intenso flusso orientale sullo Jonio che ha accumulato tutta l’umidità di cui disponeva sul versante orientale dell’Etna, fornendo carburante ad una cella temporalesca stazionaria. Per cui, la concentrazione delle abbondanti precipitazioni in un lasso di tempo molto breve su di un areale con orografia particolare hanno fatto sì che l’impatto sia stato molto significativo.
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