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Tag: Cambiamenti climatici

Il clima che cambia tra miti e magie

Non conoscevo il mito di Eolo, né posso dire di conoscerlo ora. Così, su due piedi però non mi pare fosse il massimo il nostro amico custode dei venti. Eppure le creature a lui affidate tutto potevano e, specie di questi tempi, tutto possono.

Accade così che con il pianeta che si scalda, anzi, si è scaldato, un inatteso rinforzo dei venti che circondano l’Antartide abbia intrappolato laggiù non solo l’aria fredda, rea di aver mantenuto freddo alla stregua di un condizionatore che funziona al contrario il 6° continente mentre tutti gli altri si scaldavano, ma anche le precipitazioni altrimenti destinate all’Australia, contemporaneamente caduta quindi preda della siccità. Il tutto, naturalmente, per effetto dell’accresciuta concentrazione di anidride carbonica in atmosfera.

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Il riscaldamento è globale, ma gli emisferi sono due!

Ci sono alcuni aspetti nell’ambito del dibattito sul clima ai quali capita di rado che si presti attenzione. Si tratta per lo più di questioni che mettono in seria difficoltà la natura ‘globale’ del problema che staremmo affrontando, per cui quanti sono impegnati sul fronte del clima che cambia e cambia male capita che se ne occupino solo per eliminare i problemi, piuttosto che per risolverli. Come nel caso di cui ci occupiamo oggi. Attenzione, per chi naviga quotidianamente alla ricerca di novità climatiche non è proprio un piatto appena cotto, perché se ne parla già da un po’, ma vale la pena comunque discuterne.

Si dice, per molti aspetti giustamente, che chi conosce il passato ha buone chance di conoscere il futuro, specialmente se presta attenzione al presente. Quest’ultimo per oggi lo lasciamo stare, non vorrei infierire, perché se dovessimo guardare al presente dovremmo chiudere in un cassetto la querelle del riscaldamento globale e dimenticarcela, né più né meno come il pianeta si è dimenticato di riscaldarsi negli ultimi tre lustri e più. Concentriamoci piuttosto sul prima, solo alla fine di questo post daremo anche un’occhiata al dopo.

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Fatti e teorie, non proprio la stessa cosa.

Qualche giorno fa, mentre trascorreva placidamente la Giornata della Terra, mi è capitato di ascoltare uno dei tanti interventi di esperti a vario titolo che commentavano la ricorrenza. Non starò qui a dirvi né di chi si tratta né dove l’ho sentito, perché non è importante. Quel che conta, nella fattispecie ha contato, sono state le modalità con cui è stato affrontato l’argomento del deterioramento del rapporto uomo-ambiente. Da abile comunicatore, il nostro ha ovviamente concluso il suo contributo buttandosi sul clima e affermando quanto segue: “i cambiamenti climatici sono un dato di fatto, questo è sotto gli occhi di tutti.”

Bene, vi faccio una domanda alla quale se vorrete potrete rispondere nei commenti ma su cui vi prego di riflettere prima di proseguire: quante cose che possano essere ricondotte ai cambiamenti climatici avete (o avete mai avuto) sotto gli occhi?

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Ricordati che devi morire! Di caldo, ogni sei anni.

Questo post è uscito in originale su La nuova Bussola Quotidiana

 

Ricordati che devi morire! In che modo? “Arrosto”. Ogni 15 agosto dobbiamo sopportare l’editoriale di Giovanni Sartori ed ogni 7-8 anni c’è la pubblicazione a rate di un nuovo report dell’IPCC, ciò affinché ad ogni nuova rata del nuovo report l’annuncio della catastrofe si rinnovi. Abbiate pazienza!

Il 13 aprile è stato presentato a Berlino la terza parte del nuovo e quinto rapporto sul clima dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc). Scrivono i quotidiani “Dalla scienza arriva un messaggio chiaro”, infatti La Repubblica titola “Riscaldamento globale, l’Ipcc: Solo 17 anni di tempo per invertire la tendenza”, Il Messagero invece “Effetto serra, Ipcc: «Emissioni record, solo 16 anni per cambiare rotta”  ed il Corriere della Sera “Effetto serra, gli scienziati dell’ONU: Solo 15 anni per evitare il disastro”. Avete letto bene: 15, 16 o 17. Chi offre di più? Certo 16 è più bello perché fa conto paro con il 2030 che è l’obiettivo delle politiche Ue. È da escludere 17 e 6 mesi?

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Clima che cambia ed eventi estremi, ora c’ho le prove!

Un’immagine non nuova ma che ogni tanto bisogna ‘rinfrescare’. Che ne dite, è vendibile il fatto che in questi anni di global warming ruggente gli…

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