Salta al contenuto

Tag: CO2

Le risposte al global warming: Tempi climatici? No, biblici.

Quanto segue è tratto da un articolo di Willies Eschenbach pubblicato su WUWT un paio di giorni fa. Sì, lo so, quello è un sito di scettici, Eschenbach non è un climatologo e bla, bla, bla. Vi chiedo però un po’ di attenzione al merito.

Sembra che sia uscito recentemente un report dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana. Obbiettivo: rispondere su commissione del governo USA a quache quesito ‘semplice semplice’ in materia di riscaldamento globale e cause dello stesso.

  1. Identificare i fondamenti concettuali su cui si basa l’attuale comprensione degli effetti sul clima della CO2,
  2. Definire quantitativamente l’attendibilità e l’incertezza della nosta conoscenza di questi fattori e processi, e
  3. Riassumere in termini concisi ed oggettivi l’attuale comprensione della relazione anidride carbonica/clima per gli usi dei policy makers.

Un lavoretto mica male. Non solo, un lavoro che, se completato, avrebbe risolto tutti i nostri problemi. Data l’impossibilità di compierlo però, la risposta a questi quesiti non è arrivata. Gli esperti interpellati hanno preferito rispondere diversamente, mettendo a punto una nuova domanda e fornendo la risposta:

Facebooktwitterlinkedinmail 7 Comments

Ventisei contro ventisette, per un pugno di dollari

Il 16 gennaio scorso abbiamo pubblicato un post a firma di Fabio Spina sulla problematica delle emissioni derivate dal trasporto aereo e della regolamentazione unilaterale che la UE si è imposta – imponendola di fatto al resto del mondo – per dare un po’ di ossigeno (scusate il gioco di parole) al mercato del Carbon Trading.

Ieri, dopo un mesetto di consultazioni, si è concluso il consiglio della cosiddetta “Coalizione dei non-volenterosi”, ossia di tutti quei paesi che non hanno nessuna intenzione di piegarsi al diktat della UE e che vorrebbero continuare ad attraversare lo spazio aereo europeo senza dover pagar dazio al mercato dell’ETS.

Facebooktwitterlinkedinmail 3 Comments

Tranquilli, se avete freddo è solo un’impressione

“A breve la Terra aumenterà la sua temperatura di tre o quattro gradi e questo comporterà effetti allarmanti. Buona parte del nostro paese sarà a rischio desertificazione, al sud ci saranno sempre meno piogge”. Questa una piccola parte dell’intervento del fisico Antonello Pasini, riportata dal settimanale Cattolico “il Ponte” del 18 maggio 2008, in un convegno tenuto a Cattolica insieme all’europarlamentare Giulietto Chiesa, il quale cercò di convincere la platea che “il pericolo più grande è l’ottimismo”.

Fa piacere leggere i toni più moderati di Antonello Pasini in una sua recente intervista pubblicata sul quotidiano Avvenire in data 7 febbraio dal titolo “Troppo caldo, troppo freddo?I misteri del clima impazzito”, a firma di Vito Salinaro. L’intervista segue la pubblicazione dell’articolo (Published online 7 November 2011 in Wiley Online Library) che vuole mostrare una relazione statistica tra forzanti antropogeniche e riscaldamento globale, cioè che i gas serra prodotti dall’uomo hanno ‘causato’ la temperatura (nel senso di Granger). In questo periodo freddo l’articolo trova disponibilità di  molto spazio sui mass-media come se fosse una rassicurazione che, seppur in presenza di un’ondata eccezionale di freddo, l’allarme “global warming” non cessa anche se ormai sono circa dieci anni che la temperatura globale non cresce (vedi “Anno 2011: nono estratto sulla ruota della NASA, dodicesimo sulla ruota giapponese.”).

Facebooktwitterlinkedinmail 82 Comments

Lotta alle emissioni e aviazione: Incoscienza (in)consapevole

E poi nessuno ci venga a raccontare che non lo sapeva. Premessa.

Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato un post in cui si parlava della recente introduzione nella UE di una carbon tax specificatamente diretta al mondo dell’aviazione civile. Questo sta rischiando di innescare una guerra commerciale tra l’Unione e il resto del mondo per l’aggravio dei costi che le compagnie saranno costrette a subire per operare nel territorio UE.

No Aviation Without Taxation – di Fabio Spina

Oggi abbiamo delle novità.

Ecco qua, da Androkronos:

Quote di emissioni di CO2 come azioni di borsa, ecco come speculare in cielo

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Siamo salvi, la Co2 è bipartisan

E sono salvi anche i lettori di CM. Neanche questa volta trasformeremo le nostre pagine in un’arena politica. Si tratta di ben altra partigianeria, che però rimanda curiosamente alla sempiterna opposizione di fase tra destra e sinistra.

La faccenda rientra nella categoria “studio quello che mi piace ma lo posso fare solo se mi finanziano e perciò ci metto comunque di mezzo il clima e i suoi derivati“. Più che i risultati di questo studio però, che fioriscono in un campo di cui sono assolutamente ignorante, direi che un plauso debba andare al colpo di genio con cui si è materializzato il volo pindarico tra la CO2, cioè il clima e i suoi derivati, e lo specifico settore di applicazione oggetto di questa ricerca.

Facebooktwitterlinkedinmail 4 Comments

Correlation is not causation, o forse sì.

Questa è simpatica. Non è nuova ma è simpatica.

Le temperature aumentano e la CO2 anche? Ecco che con una pur traballante correlazione spunta fuori un robusto rapporto di causa effetto.

E cosa succede se si trova una correlazione meno traballante tra le temperature e qualcos’altro? Forse un rapporto di causa effetto più robusto? No, perché nella fattispecie i due elementi sono del tutto scollegati.

Facebooktwitterlinkedinmail 6 Comments

Tutta colpa di Charlie Chaplin

Non fosse mai entrato in quella fabbrica! Non avesse mai dato inizio ai ‘Tempi moderni’. Ci saremmo potuti godere una glaciazione come si deve, una drastica riduzione della popolazione mondiale e, soprattutto, dei ghiacciai finalmente in crescita.

Meno male che la realtà supera sempre l’immaginazione, perché alla fantasia dell’approccio CO2 dipendente non c’è davvero limite.

Facebooktwitterlinkedinmail 4 Comments

L’economia va giù, le emissioni invece no

Se domani vi sveglierete e guadagnerete di più (ok, è solo un esempio…) ci saranno dei beni che non acquisterete più (la vostra domanda di quel bene diminuisce), ma ci saranno anche dei beni che finalmente potrete acquistare o acquisterete in quantità superiore (la vostra domanda di quel bene aumenta). In economia si distinguono varie tipologie di bene, nella fattispecie stiamo parlando di beni normali e di beni inferiori.

Facebooktwitterlinkedinmail 3 Comments

A.A.A. offresi quote emissione. Sconto 70% a causa previsione errata.

Esiste in Europa, dall’entrata in vigore del “Protocollo di Kyoto”, un mercato dei “carbon credit”. Per dirla molto grossolanamente in borsa si scambiano le quote di emissione come se fossero un nuovo prodotto, una nuova “commodity”, una nuova “materia prima” di cui tutti molto probabilmente un giorno avranno bisogno. La speranza degli ecologisti (esempio: “Protocollo di Kyoto, il Wwf si schiera con il commercio di emissioni”) e della finanza “verde” sembra sia che tale borsa divenga mondiale: visto che ogni azione umana  comporterà un consumo di energia e quindi un’emissione, questa dovrà essere bilanciata da “un’azione” acquistata/scambiata in borsa (da dei crediti). Un nuovo mercato enorme. A molti è stato fatto credere che la finanza era in grado di poter contribuire in modo essenziale al problema dei cambiamenti climatici, ci hanno persuaso che le banche/fondi, prima dello sviluppo tecnologico, erano in grado di aiutare la salute del pianeta.

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

Riduzione CO2: meglio male accompagnati che soli

347 europarlamentari hanno votato contro, 258 a favore e 62 astenuti. Ad inizio luglio, con questo risultato, poco pubblicizzato dai mass-media, è finita la politica…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger... 2 Comments

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »