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Tag: Global Warming

Quando si dice il caso…

Questo post è nato come una comunicazione di servizio. Per un paio di settimane infatti sarò a Reading, la città nel Berkshire, a ovest di Londra, che ospita il Centro Europeo per le Previsioni  Medio Termine (ECMWF, vi consiglio il click, hanno appena rinnovato completamente il loro web).

L’occasione è lieta perché si parla di predicibilità e di previsioni a lungo termine, intese come i noti prodotti dei modelli mensili e stagionali sviluppati proprio qui. Argomenti questi molto cari a tutto il panorama meteorologico, comprese le nostre pagine, che abbiamo popolato spesso proprio con discussioni sul lungo termine, specialmente durante la stagione invernale.

Ciò significa che il lavoro su CM potrebbe subire un certo rallentamento. Non è detto ma è nelle possibilità. Almeno per ora però accade il contrario, perché negli ultimi giorni sono accadute cose piuttosto interessanti, in qualche modo collegate proprio a questa città ed all’ECMWF.

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Il gelo negli USA, il global warming e i dilettanti allo sbaraglio

 La notizia è sulla bocca di tutti, mentre il Mediterraneo si crogiola al calduccio in un inverno giovane ma sin qui piuttosto clemente, nel resto dell’emisfero la stagione fredda si sta facendo sentire come non avveniva da decenni. Onde alte come palazzi sulle coste del Nord Atlantico e nevicate accompagnate da temperature da incubo negli Stati Uniti e sul Canada.

 

I media naturalmente ci vanno a nozze, compresi quelli ad uso anche domestico, che stanno ormai rimpiazzando quelli tradizionali. Qui sotto un tweet di Donald Trump, che è famoso per molte cose, ma non per le sue conoscenze in campo meteo-climatico.

 

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Global warming catastrofico: scetticismo analitico e sociologico

Com’è stato il tempo oggi dalle vostre parti, caldo, freddo, così così? Non importa, quali siano state le condizioni atmosferiche della località dove vi trovate, tra le innumerevoli possibilità che la Natura mette a disposizione, non sarà stata colpa del riscaldamento globale. Per molte ragioni. La prima forse la conoscete se siete lettori assidui di questo blog o se semplicemente vi siete soffermati a riflettere: l’aumento delle temperature medie superficiali globali non è in alcun modo percepibile o riscontrabile nella quotidianità alla scala spaziale locale; e nemmeno a quella regionale o continentale. Non a caso la stima delle temperature medie è, appunto, globale. Ad altrettanto ampia scala spaziale sono poi riferite le proiezioni di ulteriore riscaldamento, tra l’altro sin qui largamente disattese, con i modelli di simulazione climatica che, se poco attendibili a scala globale, per spazi più ridotti sono del tutto inutili. Almeno sin qui.

 

Già questo basterebbe a tranquillizzare gli animi di quanti si sentono, come dire, un po’ assediati dai continui avvisi di catastrofe imminente così generosamente diffusi da una certa comunicazione scientifica e dalla grande maggioranza dei media. Ma per essere scettici di ragioni ce ne sono molte altre, anche analitiche e sociologiche.

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Breaking News: Artico, la situazione è grave, serve al più presto un’Agenzia Internazionale per fermarne lo scioglimento

Forse è arrivato il tipping point, forse la situazione è irreparabile, ma bisogna comunque tentare. Gli scienziati sono molto preoccupati, i cittadini devono rendersene conto…

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Com’è freddo il global warming…

Alcuni giorni fa, attraverso il blog di Andrew Montford (Bishop Hill), mi sono imbattutto in una notizia interessante e anche in controtendenza direttamente dal mondo reale. La fonte è il sito web Sail-World, un portale di informazioni per i naviganti, con specifico riferimento al diporto e alle attività sportive. Senza mezzi termini leggiamo l’incipit:

 

Dopo decadi di cosiddetto global warming, il Passaggio a Nordovest ha quest’anno un significativo 60% in più di ghiaccio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I sogni futuri di dozzine di avventurosi marinai sono ora minacciati. Un certo numero di imbarcazioni inoltratisi nel leggendario Passaggio sono bloccati dal ghiaccio, che ora blocca entrambi gli accessi, con la stagione di transito che potrebbe finire presto. Douglas Pohl racconta la storia: […]

 

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