Non proprio una località il Miocene, quanto piuttosto un’era geologica. Calda e con poca CO2. Caspita, e come è stato possibile? Cerchiamo di capire.
La notizia la riporta Repubblica ma viene da rinnovabili.it, ve la propongo così com’è:
1 CommentNon proprio una località il Miocene, quanto piuttosto un’era geologica. Calda e con poca CO2. Caspita, e come è stato possibile? Cerchiamo di capire.
La notizia la riporta Repubblica ma viene da rinnovabili.it, ve la propongo così com’è:
1 CommentQuanto segue è tratto da un articolo di Willies Eschenbach pubblicato su WUWT un paio di giorni fa. Sì, lo so, quello è un sito di scettici, Eschenbach non è un climatologo e bla, bla, bla. Vi chiedo però un po’ di attenzione al merito.
Sembra che sia uscito recentemente un report dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana. Obbiettivo: rispondere su commissione del governo USA a quache quesito ‘semplice semplice’ in materia di riscaldamento globale e cause dello stesso.
Un lavoretto mica male. Non solo, un lavoro che, se completato, avrebbe risolto tutti i nostri problemi. Data l’impossibilità di compierlo però, la risposta a questi quesiti non è arrivata. Gli esperti interpellati hanno preferito rispondere diversamente, mettendo a punto una nuova domanda e fornendo la risposta:
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Oggi pubblichiamo un guest post firmato da Agrimensore, uno dei nostri lettori. L’argomento è molto interessante e si colloca, con un approccio sia tecnico che divulgativo, nel contesto della discussione sui feed-back che abbiamo affrontato anche pochi giorni fa.
Buona lettura.
gg
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Sul blog di Anthony Watts, ho trovato un articolo molto interessante in merito alla valutazione del tipo di feed-back che regola il sistema climatico terrestre:
No new strange attractors: strong evidence against both positive feedback and catastrophe
13 CommentsNon sarebbe un futuro roseo comunque quello che porebbe prospettarsi in base a quanto dicono alcuni ricercatori dell’università di Southampton, ma andiamo con ordine.
La sensibilità climatica è tecenicamente intesa come reazione del sistema al variare della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera. Per convenzione, in questo come nella gran parte degli studi che si sono occupati di questo aspetto, compresa la modellistica climatica, il valore di riferimento è l’aumento di temperatura atteso al raddoppio della concentrazione di CO2 rispetto all’era pre-industriale.
4 CommentsAlcuni giorni fa abbiamo pubblicato un post circa la pubblicazione di un nuovo articolo scientifico in cui si abbassa in modo consistente la stima della sensibilità climatica, fattore cruciale nella discussione sul peso dell’impatto antropico sulle dinamiche del clima. Qui il nostro post.
Gironzolando per il clima-web, ieri ho trovato una intervista a una delle firme dell’articolo, Natan Urban. E’ una lettura interessante, perché fornisce un chiaro approfondimento dell’argomento e anche del materiale utile alla comprensione del loro lavoro.
Leave a CommentTra tutte le discussioni che è possibile fare sull’argomento clima e, soprattutto, sulla sua evoluzione futura, ce n’è una assolutamente centrale. Se vogliamo, praticamente ogni discorso di pende da questa. Si parla della sensibilità climatica, ovvero della reattività del sistema alle variazioni della concentrazione di anidride carbonica.
Dal valore che si assegna a questa relazione dipende infatti la dimensione del cambiamento prospettato dalle simulazioni climatiche. Non a caso, da diversi scenari di emissione scaturiscono diversi livelli di possibile aumento delle temperature medie superficiali globali.
1 CommentNon si può leggere tutto e tanto meno entrare nel merito specifico di ognuna delle tante pubblicazioni scientifiche che appaiono. Capita però che qualcuno lo…
2 CommentsL’ avevamo detto nei giorni scorsi, l’argomento è topico. Lo scambio dialettico tra Spencer e Dessler, autori di pubblicazioni che si sono ripetutamente scontrate sul…
Leave a CommentLa saga continua. Nella comunità scientifica del clima c’è un manipolo di studiosi che proprio non ne vuol sapere di piegarsi alle sirene del catastrofismo…
3 CommentsAppena un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un post spiegando il malinteso # 1. Malgrado la maggior parte della gioiosa macchina da guerra della…
1 CommentIn che modo un sistema così attentamente studiato potrebbe dare soddisfazione a chi fa tanti lodevoli sforzi per comprenderlo? Una sola risposta: restituendo un’immagine di…
4 CommentsUna semplice segnalazione che però penso dovrebbe far riflettere. Si tratta di un post piuttosto complesso pubblicato sul blog di Judith Curry ma a firma…
Leave a CommentIl tema della sensibilità climatica, intesa come possibile aumento delle temperature media superficiali del pianeta ad un raddoppio della concentrazione di CO2 rispetto all’era pre-industriale,…
17 CommentsCi sono alcuni aspetti in ordine al prospettato armageddon climatico che colpiscono in modo particolare la suscettibilità di quanti questa deriva catastrofica la sostengono a…
1 CommentSegnalo quest’articolo del professor Roy Spencer sulla sensibilità climatica. Tra parentesi i miei commenti. Global Warming Il termine “Global warming” (riscaldamento globale) si riferisce all’aumento globale…
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