Ebbene sì, la scaldata è durata lo spazio di due giorni, almeno per noi di CM. Il riferimento è al post di mercoledì scorso con cui vi abbiamo dato conto della pubblicazione di un paper i cui autori avrebbero individuato un bias riscaldante in uno dei dataset delle temperature rilevate dai sensori satellitari curati per l’università di Huntsville (UAH) da Roy Spencer e John Christy.
L’argomento è topico perché esistono delle differenze tra queste rilevazioni e altre dello stesso genere (RSS – Remote Sensing System), come ne esistono più in generale tra quanto sin qui misurato (ed eventualmente in parte errato) e quanto i modelli di simulazione climatica prevedono che si debba scaldare l’atmosfera per conseguenza del fattore antropico.
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